tag:blogger.com,1999:blog-21804623.post325794667674805367..comments2023-05-19T10:00:32.541+02:00Comments on Camiciusonline: PoverinoCamiciushttp://www.blogger.com/profile/10046494036242689946noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-21804623.post-69827205961129521342011-10-24T16:30:34.418+02:002011-10-24T16:30:34.418+02:00Vero Gelma, infatti ritengo gli sportivi fortunati...Vero Gelma, infatti ritengo gli sportivi fortunatissimi: soprattutto chi pratica gli sport più rischiosi accetta tutti i pericoli che possono succedere. Però è questo che ammiro di loro: pensare che si rompono una gamba e dopo 2 mesi ritornano a correre mentre una persona normale avrebbe lasciato perdere, se ne fregano di tutto anche di rimetterci la pelle, non fa altro che aumentare la mia ammirazione per loro.<br /><br />È ovvio poi che quasi nessuno parla dei morti sul lavoro (è per riportare l'esempio fatto, ma può essere esteso a qualsiasi morte o calamità) però questi sono ridotti a numero, mentre uno sportivo (volenti o nolenti) lo si conosce anche solo per averlo visto mezza volta in TV. L'empatia che si può creare tra una persona che vedi 18 domeniche all'anno è ben diversa da un freddo numero o un semplice nome riportato anche in un tg in prima serata. Mi rendo conto che forse non è giusto, però la natura umana è fatta così, tendiamo a identificarsi con un volto noto rispetto al resto.Paolohttps://www.blogger.com/profile/04767047334431282393noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-21804623.post-72823431892651230722011-10-23T22:38:44.020+02:002011-10-23T22:38:44.020+02:00Se vuoi la differenza è ancora piu' sostanzial...Se vuoi la differenza è ancora piu' sostanziale. Uno sportivo sceglie. Sceglie di praticare uno sport, accettandone tutti i rischi del caso. Chi muore sul lavoro, spesso, è vittima di un compito che non ha scelto.Andrea Gelminihttps://www.blogger.com/profile/05931555079669204916noreply@blogger.com