mercoledì 10 giugno 2009

Segretario? Tanto sbattimento e pochi riconoscimenti...

Ritorno al lavoro devastante dopo la tre giorni elettorale.
Facile fare un bilancio, ampiamente negativo.
Ma, con l'ottimismo che mi ha sempre caratterizzato (ma che negli ultimi tempi si è un po' nascosto), voglio raccontare prima le cose positive.
La prima è comunque una esperienza umana formante, il confronto anche con quella "politica" che sembra così distante dai cittadini, e che invece nei seggi (nella forma e nelle persone dei rappresentanti di lista) si avvicina ai cittadini, e che fondamentalmente rende uguali tutti i posti, mare o montagna, città o piccoli paesi, i seggi sono tutti grandi uguali e hanno tutti la stessa importanza.
Gli scrutatori erano gente conosciuta, con cui è stato piacevole chiaccherare e anche i piccoli incidenti di seggio (il tizio che non trovava una scheda che aveva in mano, l'elettore che voleva inserire la matita nell'urna, pensando peraltro di fare una battuta carina, i conteggi comunque complicati, con almeno 42 casi diversi) e l'inesperienza (obbligata, visto che era la prima volta) sono state accolte comunque con comprensione.
Però, c'è sempre un però, e in questo caso è enorme.
Tanta tensione. I conti che non tornano. Il terrore di non aver conteggiato correttamente i casi speciali. Comunque la prospettiva (ricordata praticamente ad ogni pagina delle istruzioni) di strascichi penali. Le ore ed ore passate a scrivere cose in duplice, triplice, quadruplice copia, che comunque mai nessuno leggerà.
Il tutto per 170 miseri euro, fortunatamente esentasse.
Insomma, non ne vale la pena.

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