mercoledì 15 febbraio 2012

Olimpiadi di Roma

Monti ha detto no alla candidatura di Roma alle olimpiadi del 2020.

Seppur con qualche perplessità sono abbastanza d'accordo.
Diciamo che non sembrano esserci ad oggi le capacità economiche, imprenditoriali, organizzative, per realizzare questo evento. L'organizzazione di molti degli ultimi eventi sportivi ha lasciato piuttosto a desiderare, soprattutto con la realizzazione delle infrastrutture. Ricordiamo la Milano-Torino aperta con 3 anni di ritardo, lo stallo perenne della linea TAV Torino-Lione, la gestione quanto mai buffa dell'EXPO di Milano, almeno fino ad adesso.
Ricordiamo anche i mondiali di nuoto del 2009, in fase di candidatura si millantava di utilizzare il grandioso International Acquatic Center progettato da Calatrava, che però non è stato terminato in tempo, quindi la manifestazione si è svolta nelle strutture del Foro Italico costruito negli anni 30.
Di contro, a parte la questione infrastrutture, l'olimpiade di Torino è stata un discreto successo, soprattutto sportivo, ma ha lasciato un po' di "cattedrali nel deserto", la pista (già chiusa) del bob e dello slittino, il trampolino del salto, eccetera.

Quindi, i lavori da fare sarebbero tanti, costosi e con un esito dubbio. Ci sarebbero sempre abitanti incazzati dal casino, ambientalisti incazzati dai progetti, che taglierebbero degli alberi, che protesterebbero per la colata di cemento, e per il rumore dei camion.
Inoltre, il ritorno economico è quanto mai dubbio. Roma ha già un grosso afflusso di turisti, anche nel mese di luglio-agosto, quindi il classico "la città sarebbe vuota, ma si riempie di gente", che tanto bene ha funzionato per Torino, Vancouver, Sydney o Atlanta, non funzionerebbe così tanto. Così come non ha funzionato così bene per Atene, solo 4 anni fa.

Quindi, anche su questa cosa, credo che Monti non abbia toppato, anzi.

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