mercoledì 20 febbraio 2013

Camminare, di notte, nella neve

Riflettevamo durante la Caspolada, passeggiata in notturna con le racchette da neve, che avevamo sentito della gente rinunciare alla passeggiata perché a 5 o sei gradi sotto zero faceva freddo.
E ci è venuto in mente questo, -30 o -40 gradi, e questo (Km 21, facciamo sempre poca strada).
E non avevano il piumino tecnico, i guanti e la berretta, le racchette da neve leggere di plastica, e gli alpini o quelli della Vezzabike con il vin brulé, i panini, e il the caldo ogni 3-4 km. E un posto caldo per cenare, e una doccia da fare dopo la camminata. E portavano lo zaino di qualche decina di kg, le munizioni, le bombe a mano, il fucile e tutto il necessario.

Ecco, forse dovremmo imparare (tutti) a lamentarci un po' di meno e a piegare la gobba un po' di più...

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