martedì 30 maggio 2006

San Siro...

prega per noi!
Grande concerto sabato sera a San Siro. Non ero mai entrato nel tempio del calcio del Nord Italia e, devo dire, che il colpo d'occhio già arrivando in zona è notevole. L'effetto è stato lo stesso che avevo avuto quando ero andato a Parigi, percorrendo un parco (di cui non ricordo il nome) per arrivare alla Tour Eiffel. Da lontano sembra piccola, quasi insignificante, man mano che ti avvicini prende tutta la maestosità che si merita. Così anche San Siro. L'architetto che l'ha costruito, IMHO, è stato un genio: le spirali sulle torri e le rampe sul corpo esterno slanciano la struttura verso l'alto dando una impressione di leggerezza.
Comunque eravamo lì per un concerto, e non per apprezzare la bellezza architettonica di San Siro!
Nel prato la situazione era di uno svacco totale: tutti sdraiati per attendere l'inizio del concerto tanto che nel prato era già difficile trovare posto. Abbiamo quindi optato per il secondo anello rosso, tribuna sopra la tribuna d'onore e in fronte al palco. Trovati i posti ci siamo praticamente annoiati fino alle 6. Due parole sul palco e sugli impianti, che sono la prima cosa che guardo in uno spettacolo (deformazione professionale). Palco largo una 40ina di metri con due passerelle dritte laterali che portano la larghezza totale sopra gli 80 metri. Da dove cominciano le passerelle laterali partono due passerelle verso il centro dello stadio che si incrociano al centro formando un'isola di pubblico al loro interno. Su queste passerelle 44 teste mobili. Poi un'altra cinquantina a incorniciare il palco e un po' anche all'interno. Ai lati del palco i maxischermo. Alla base degli schermi e dietro il palco 16 enormi teste mobili con macchina del fumo e ventola incorporata che da sole illuminano lo stadio. Decine e decine di accecatori, compresi 4 sul secondo anello rosso di fronte a noi. Sei occhi di bue da 5-7000 watt sul nostro anello.
Casse, sembravano passive, disposte a cluster appese alla copertura dello stadio, sembravano Martin Audio o HK, ma non si distingueva la marca.
Comunque lo spettacolo è stato spaziale. Pochi giochi di colore puro, anzi, hanno sfruttato molto le differenze di temperatura dei bianchi, dai bianchi quasi gialli di alcuni accecatori, alcuni erano bianchi azzurri, il bianco puro delle teste e molti effetti tipo strobo che fanno le teste.
La musica, come al solito spettacolare. Mauro Pagani con violino e Mandola, il mitico Rigo Righetti al basso, e i tre chitarristi hanno estasiato tutti. Il Liga dal vivo dà il meglio di sé. Il tutto supportato da un eccellente impianto tecnico (d'altronde 85000 persone a 40 euro a testa...)
Il ritorno è stata un po' la nota dolente, perché qualche furbone ha deciso di chiudere la A4 da Milano a Bergamo causando code chilometriche.
Ma ogni divertimento ha un prezzo e questo è stato il prezzo per un grande concerto....

martedì 23 maggio 2006

11 settembre e la posizione di Beppe Grillo

Oggi sul blog di Beppe Grillo appare una lettera di Giulietto Chiesa che sposa la posizione "complottistica" sulla vicenda 11 settembre, sponsorizzando un video in cui si sposa una delle tante teorie complottistiche in voga su Internet.
Non credo che la versione ufficiale sia da prendere come oro colato, ma penso che sia attualmente la versione completa con meno lacune e meno problemi. Questo non significa che problemi non ce ne siano, anzi.
Il modo di lavorare di molti complottisti, o meglio di coloro che non credono veritiera la versione ufficiale, è dannoso per la ricerca della verità. Continuare a portare avanti fatti dimostratisi falsi, come il carrello a discesa automatica, il pod sotto uno degli aerei del WTC, il lampo prima dell'impatto eccetera, alza un enorme polverone di fuffa nel quale, anche se ci fosse una verità, sarebbe sepolta sotto strati enormi di falsità.
Le domande da porsi non sono "come mai sotto uno dei boeing del wtc c'è un pod" ma piuttosto, "di chi è la colpa del fallimento della macchina di difesa aerea americana"; le affermazioni da fare non sono "al pentagono è stato lanciato un missile" ma è da chiedere "come è stato possibile attaccare con un aereo civile il centro nevralgico della difesa americana".
Nel dare risposte a queste domande bisogna anche ricordare che, in tempi di tensione ben più alta un piccolo aereo da turismo ha beffato il sistema difensivo russo atterrando sulla piazza rossa, e nel piccolo aereo, volendo ci sarebbe potuta stare una bomba....
Mi ha un po' deluso Beppe Grillo, che seguo da qualche tempo. Non so che verifiche ha fatto, ma uno della sua posizione rischia, con questa mossa, di annegare le sue battaglie nel mare della spazzatura "complottistica".
Un'ultima considerazione. Ho letto i commenti all'articolo citato all'inizio sul blog di Beppe Grillo. Sono abbastanza squallidi e non c'è un minimo di ricerca della verità in nessuno di essi. Inoltre Beppe è totalmente assente, e non difende le opinioni che porta avanti.
Invito tutti a leggere e tenere letti i commenti ai post del blog di Paolo Attivissimo, che invece contengono (tranne alcuni scivoloni di stile, ma non di Paolo, anzi) una ricerca attiva di ciò che è successo in quel giorno e un tentativo di spazzare via il polverone per fare emergere i problemi veri.

mercoledì 10 maggio 2006

Bufera sul mondo del calcio

Ho definitivamente perso la poesia del calcio.
Ok sono interista, figlio di quel magnifico scudetto del 1989. Ma è anche una enorme sfortuna perché da quella vittoria, praticamente agli interisti è sempre andata male.
Una recrudescenza del tifo sul finire degli anni 90 (l'arrivo di Ronaldo, lo scudetto mancato nel 97, la coppa uefa), ma poi la passione è andata scemando.
Ultimamente poi, le intecettazioni di Moggi hanno definitivamente peggiorato la situazione.
Le cause della mia defezione si possono trovare in alcuni aspetti del calcio che proprio non riesco a digerire. Da buon ingegnere ne faccio una analisi a punti:
- Il calcio è un gioco, (Federazione Italiana GIOCO Calcio), e tale deve essere. L'errore arbitrale ci può stare, ma quando un errore arbitrale "costa" a una società svariati milioni di euro (che è quanto ricava una squadra da una finale di Champion's League) questo assume una importanza enorme;
- Il calcio non è un modo per fare utili. Deve essere un modo per divertirsi e divertire, quindi non ha senso una società di calcio che venda azioni.
- Il calcio è uno sport, quindi deve essere trattato come gli altri sport: non ha senso una "Domenica sportiva" dove su tre ore di trasmissione ci sia un solo servizio di un paio di minuti, per altro a un'ora improba, su: campionato di pallacanestro, di pallavolo, la vittoria in coppa del mondo di Sci di fondo, due gare di sci alpino. Poi durante e dopo le olimpiadi tutti bravi a guardare il curling, il pattinaggio e il fondo. Qualcuno si ricorda i nomi dei pattinatori o dei fondisti che hanno vinto l'oro? Quindi c'è anche un problema di comunicazione e di parità con gli altri sport.
- Nel calcio siamo praticamente poco più che una nullità. Non vinciamo un mondiale dal 1982, e se andiamo a quello precedente si torna al fascismo (1938). Ci sono sport, ad esempio la scherma, nei quali il resto del mondo gioca sempre per il secondo, quando non per il terzo posto.
- Gli stipendi dei calciatori sono sproporzionati rispetto a quelli degli altri sport e di tutti gli altri lavori. Poi si lamentano quando giocano 3 partite in 8 giorni, dimenticandosi che le finali scudetto del basket si giocano ogni due giorni. Nel fondo accade normalmente che ci siano due gare in giorni successivi, e nella discesa libera si prova la pista giovedì e venerdì e sabato c'è la gara, magari anche con lo slalom della combinata... Faccio notare che nessuno di questi atleti prende nella vita quanto un calciatore di punta in una stagione. Propongo che una quota di questi stipendi passi dalle tasche dei calciatori a quelle degli atleti degli altri sport;
- L'organizzazione del calcio è intrinsecamente mafiosa verso alcuni club, nei quali ci sono sicuramente Milan e Juventus, e forse anche l'Inter. Tutti gli sportivi beccati per doping hanno giustamente preso due anni di squalifica. Quando il beccato è stato Davids (che giocava nella Juventus), la condanna è scesa a 4 mesi, ovviamente da fine maggio a ottobre. Da allora tutti beccano 4 mesi. Non penso sia né giusto né educativo;
- La violenza che c'è nel calcio italiano non c'è negli altri sport o negli altri stati. Da nessuna parte servono reti e fossati per separare campo di gioco e spettatori. Nelle gare di coppa del mondo la gente sta sulla pista e applaude e acclama tutti gli atleti. Non esiste il tifo contro. Magari tifo di più il mio beniamino o la mia squadra, ma il tifo contro non esiste;

Mi dispiace che il calcio abbia fatto questa fine. È uno sport bellissimo da vedere e da praticare, di una semplicità sconvolgente e giocabile con pochissimi mezzi.
Mi auguro che le televisioni si svuotino di calcio e si riempiano stadi, palazzetti e piste.
Inviterei tutti, se possibile ad andare a vedere una gara di Hokey, di basket o di pallavolo, a seguire (magari su eurosport o qualche televisione sfigata) il fondo e lo sci alpino, e di boicottare tutte le trasmissioni in cui si parla di aria fritta spacciandola per considerazioni sul calcio.

mercoledì 3 maggio 2006

Black out in università

Stamattina, stavo giusto per mettermi al lavoro, dopo avere risposto alle mail, controllato Travian e un paio di forum che seguo quando è calato un silenzio di tomba in aula tesisti, seguito (o meglio preceduto di qualche millesimo di secondo) dallo spegnimento delle luci di tutta l'università.
Il silenzo era causato dalla morte contemporanea di tutti i computer sempre accesi, che riempiono l'aula tesisti di un ronzio che tende a sparire, fino a quando non sparisce davvero, e ci si rende conto che il rumore è davvero fastidioso...
Il black out non mi ha sconvolto particolarmente, avendo il portatile non ho perso nulla. Però la rete era morta (switch e router si sono magicamente spenti) quindi, dopo avere scaricato del tutto la batteria del portatile (che però era quasi scarica), ho deciso di trasformare pranzo e cazzeggio postpranzo in cazzeggio prepranzo seguito dal pranzo. Alle due sono tornato al lavoro.

martedì 2 maggio 2006

Voglia di caffé

Nel suo ultimo album il Liga ha messo un piccolo pezzo dal titolo "voglia di caffè". Qui si può trovare il testo.
Comunque racconta un episodio nel quale veniva scambiato per Piero Pelù da un avventore di un bar rompiballe.
Ieri sera al TG3, in collegamento con piazza San Giovanni, la anchor-woman ha salutato e introdotto la collega in piazza, in compagnia di Ligabue, con queste parole: "ciao , ti vedo in compagnia di un grande di questo concerto: Piero Pelù"!!! Notando l'espressione quasi terrorizzata della collega, si è subito corretta, sperando che il Liga non fosse all'ascolto. Invece aveva sentito tutto e ridacchiava sotto i baffi che non ha.
Io dico: fatti dire con chi ti colleghi durante l'ultimo servizio registrato, oppure se non sei sicura, presenta il collegamento in modo generico (tutti i giornalisti sono con un grande ospite, e se non è grande fai sentire tutti più importanti, che è un bene) e lascia a chi è sul luogo il compito di presentare l'intervistato.
Comunque è stata una cosa divertente....
P.S. Il bassista del Liga sembrava al suo posto in una festa di lavoratori: sembrava un manovale bergamasco: camicia a quadri, pantaloni di velluto e stivali pesanti. Quasi da manuale. Però suona da DIO!!!!

Primo maggio: concerto e interviste dei giornalisti

Lunedì primo maggio si è svolto il tradizionale concerto del primo maggio, organizzato dai sindacati. Essendo la festa dei lavoratori i giornalisti si sono sbizzarriti chiedendo ai giovani cosa facevano in piazza San Giovanni. Le risposte sono spaziate entro tutta una serie di fronzoli filosofici, palesemente incalzati dal giornalista di turno. Nessuno, dico nessuno ha detto di essere in piazza San Giovanni per ascoltare un grande concerto, ricco di star e grandi nomi, peraltro gratuito.
Inoltre ricordo che, nel concerto del 2002 che ho seguito direttamente dalla piazza, girava una quantità di maria enorme e io sono uscito come se mi fossi fatto una canna di dimensione ciclopica.
Quanti erano a San Giovanni per ribadire i diritti dei lavoratori, il no alle mafie e la lotta alla precarietà? Quanti invece erano lì per ascoltarsi un concerto, partecipare a un evento e farsi un paio di canne con gli amici?
Ok, non i valori proposti non siano importanti, ma credo che pochi giovani sarebbero disposti a spendere decine o centinaia di euro per manifestare un appoggio a questi ideali.
Il concerto gratuito tira perchè è un concerto gratuito. Anche John Lennon ha fatto un concerto gratis a Roma e c'erano 500mila persone e nessuno ha tirato in ballo gli ideali...