Ovviamente parliamo di volo VFR: il volo IFR si può fare praticamente in qualunque condizione meteorologica che l'aereo possa sopportare in sicurezza.
Invece, il volo a vista (Visual Flight Rules, VFR), che si può descrivere con il motto "Vedere ed essere visti" prevede regole specifiche su visibilità e distanza dalle nubi.
Negli spazi aerei di tipo A (sostanzialmente ad alte quote e nelle aerovie, oltre che in alcune zone intorno agli aeroporti), il volo VFR è vietato. Quindi non è possibile avventurarsi in VFR negli spazi aerei A.
Negli altri spazi aerei, le condizioni che devono sussistere sono:
- Visibilità orizzontale almeno 5 km sotto FL100 e 8km sopra
- Distanza verticale (da sopra o da sotto) dalle nuvole almeno 1000 piedi
- Distanza orizzontale dalle nuvole, almeno 1500 metri
Queste regole sono di assoluto buon senso: sono necessarie dato che devo poter vedere chi eventualmente arriva, e fare in modo che gli altri vedano me.
Se la visibilità è inferiore a 5000 metri, e la velocità del mio aereo non è superiore ai 140 nodi, posso chiedere al controllore l'autorizzazione per un VFR speciale. Questa autorizzazione di solito viene concessa in breve tempo, ma è a discrezione del controllo.
Le conseguenze più importanti di queste regole sono due:
- la separazione è (praticamente¹) sempre a carico ultimo del pilota VFR
- non è possibile imporre a un volo VFR una quota o una rotta, perché potrebbero portarlo fuori dalle VMC, e il controllore non può saperlo
Quindi, happy landings a tutti, e possibilmente in VMC....
¹ fa eccezione lo spazio aereo di classe B, dove è garantita la separazione e, viste le particolari condizioni meteorologiche, posso garantire la separazione di tutti i voli, assegnando rotte ai voli VFR. Gli spazi aerei di classe B in italia sono stati recepiti ma non esistono
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