venerdì 8 ottobre 2010

Kingda-freakin'-ka

Ebbene sì. Ho fatto l'ottovolante più veloce, più alto, e con più accelerazione del mondo.
Che sia ancora per poco, surclassato dal Formula Rossa del Ferrari World di Abu Dhabi, e grazie ai guasti del RingRacer del Nürburgring, poco importa.
Giusto alcuni dati:
  • 0-207 in 3,5 secondi.
  • 138 metri di altezza
  • 127 metri di drop
  • 950 metri di lunghezza
  • 0 inversioni (incredibilmente)
  • 4 treni, caricati in 2 stazioni
Il produttore è Intamin AG assoluto leader mondiale dei roller coaster lanciati (ovvero che usano un motore per fornire al treno l'energia cinetica sufficiente a terminare il percorso).
Il percorso è semplice, quasi banale. Dopo il lancio in orizzontale, c'è una compressione che porta il treno in una salita a 90 gradi. Dopo una rotazione di 90 gradi a sinistra c'è il top hat a 138 metri. La sensazione è quasi di non riuscire a passare la collina (e infatti capita che il treno non abbia l'energia sufficiente. A questo punto il treno ricade e viene rilanciato). Subito dopo si comincia a cadere e l'accelerazione è mostruosa. Per i primi metri si ha la sensazione di cadere nel vuoto, sensazione confermata dal fatto che non si vede dove vadano le rotaie, poi interviene la brutale rotazione di 270 gradi a destra che ti riporta verso la stazione. Completa il giochino una hill da 40 metri che a quel punto sembra inutile.

Parte il treno davanti a te. Probabilmente usano dell'acqua per raffreddare la corda, percui l'effetto è simile a quello della catapulta di una portaerei.
La sensazione di un lancio del genere è indescrivibile. Il corpo è premuto contro il sedile (decisamente comodo e anatomico) con la forza di un maglio. La spinta non ha mai indecisioni o cali. Da quando si parte (da fermi, come Stealth di Thorpe Park) a quando si viene mollati dalla corda l'accelerazione è costante. Probabilmente sarebbe meglio avere degli occhiali, non tanto per gli insetti, quanto perché a oltre 200 km/h tenere gli occhi aperti è veramente difficoltoso.
Più forte di quanto mi aspettassi l'accelerazione in discesa e la sensazione di sbattere contro la struttura data dal fatto che ci si avvita all'interno scendendo. Credo che alla fine della drop (di 127 metri) si superino ancora abbondantemente i 150 km/h.
La ciliegina sulla torta, a quel punto, sarebbe una inversione, al posto della hill di 40 metri, magari formata con un heartline roll iniziato a 150 km/h e in completa frenata.

Comunque, ho fatto Kingda-ka. Due volte. E lo rifarei. Resterà comunque per molto l'ottovolante più alto del mondo e con la drop a 90 gradi più alta del mondo.

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