venerdì 8 ottobre 2010

Sarah Scazzi

Ecco servito l'ennesimo delitto, e con l'ennesimo delitto ritorna la violenza (almeno verbale).
Come tutte le volte c'è gente che invoca la pena di morte, la lapidazione su pubblica piazza, l'evirazione mediante accetta, l'abbandono nel carcere degli ergastolani...

Per fortuna siamo un paese civile, e abbiamo una giustizia (per quanto lenta e farraginosa).
Per fortuna i giudici non giudicheranno secondo l'emozione del momento.
Con ciò non credo che debba essere lasciato libero o condannato a una pena lieve, ma è giusto che la giustizia faccia il suo corso.
Vorrei far notare anche che chi chiede oggi la pena di morte per il tizio, ieri chiedeva la grazia per una donna iraniana accusata dell'omicidio del marito.
Due pesi e due misure.

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