tratto da qua:
Come tanti, in questi mesi ho passivamente subito in silenzio ed in religioso rispetto ogni norma, ogni regola, sia di legge che dettata dal buon senso, mascherine, distanziamento, limitate interazioni sociali ecc ecc.
Grande paura del virus non l’ho mai avuta, e non l’ho tuttora, ma rispetto e ho sempre rispettato ogni norma, non nego le tragedie che tanti vivono e vivranno, ne tanto meno nego l’esistenza del virus, perché solo uno stolto può farlo.
C’è e bisogna stare attenti, le regole le conosciamo tutti.
La scorsa primavera eravamo stati colti di sorpresa (per modo di dire, visto che in altre parti di Europa gia avevano qualche problema a fine gennaio, ma chissenefrega finché non è a casa nostra, no? Nota a margine per il giornalismo che ancora parla di Italia come primo paese toccato), siamo stati collaborativi, rispettosi e compassionevoli, ma ci siamo anche subiti i guardiani da balcone, le odiose videochiamate di ore e ore con gente che fino a prima nemmeno ci salutava in strada (ndr sono ironico), virologi ovunque, conte che sbucava anche dal microonde, eccetera.
Abbiamo visto scene orribili, perso amici, cari, conoscenti, oppure ci siamo presi il COVID fortunatamente senza conseguenze.
Poi le cose si sono assopite, ed ha iniziato ad emergere il problema socio economico.
Uan super premessa. Penso che il governo abbia sbagliato tutto lo sbagliabile. In primis avocando a se stesso decisioni che si sarebbe dovuto condividere. Ha sbagliato anche larga parte dell'opposizione, tacendo o facendo proposte impossibili da portare avanti o ballerine (il lunedì "apriamo tutto", il mercoledì "chiudiamo tutto", il venerdì "apriamo tutto").
Qualche voce isolata (e informata) c'è stata, ed è stata sostanzialmente ignorata
Son state fatte conferenze pompose, stati generali, commissioni, esperti, promesse e pochi fatti, quasi zero, magari proprio zero è esagerato, ma niente di paragonabile a tanti altri paesi.
A ottobre, il copione, ha ricominciato a ripresentarsi come prima.
L’epidemia ha ripreso a circolare, ohibo, che sorpresa, e quindi giù, colpa di quegli stronzi di albergatori, di baristi, ecc ecc, che con una estate dissoluta, volgare e dissennata, hanno riportato il boom della pandemia alla nostra porta, dovevate chiudere qua, dovevate chiudere la, per fare soldi avete distrutto la salute della gente, eccetera eccetera eccetera.
Diciamo che sì? Fare un minimo di mea culpa mai? La ratio di lasciare aperti bar e ristoranti dalle 5 alle 18 è per permettere alla gente che lavora fuori casa di non dover mangiare in ufficio o fuori al freddo, ma la risposta di parte della categoria è stata "concerto alle 15, dalle 16 happy hour e poi torni in ufficio a finire giornata". A questo punto la chiusura totale era abbastanza inevitabile.
(Nota a margine: questo è il pensiero di una marea di persone, di molti giornalisti e anche di alcuni esponenti politici)
Cosa sarà mai rinunciare a X, cosa sarà mai rinunciare a y, ma si, chissenefotte, come scriveva qualcun altro su questa pagina, è cosi bello essere in cassa integrazione (chi l’ha), mentre si pascola sulle colline, no?
Tanto c’è qualcun altro che ti paga, la decrescita felice è sempre stata il mio sogno d’altronde, ho il suo poster in salotto.
Siamo stati tutto novembre, dicembre e lo saremo pure a gennaio, in un soft lockdown, decisamente più addolcito, con le regioni colorate, d’altronde a Natale un po’ di colore fa bene.
Al netto del modo di raccontarlo, calibrare le misure in base alla situazione è un modo intelligente di lavorare
Qualcuno vedrà questo post come il post di un negazionista, parola usata a sproposito in questi mesi, oltretutto, a volte vera (non parlo di me) e spesso no.
Ecco, se questo post lo vedete cosi, togliete pure il like alla pagina, perché vuol dire che non avete la facoltà di ragionare oltre i limiti del vostro orticello, cosa tipicamente italiana, che se fosse quotata in borsa, non avrebbe mai il segno meno.
Dissentire o trovare critiche su qualcosa che non va, non è essere negazionisti e non vuol dire che automaticamente non si rispettino le norme.
Il classico straw men argument. Chi dà del negazionista a un semplice critico del governo è un coglione, e, per fortuna, non l'ho sentito fare da nessuno. Certo che se oltre a criticare il governo uno dice che la mascherina non serve, che gli assembramenti fanno bene e che Immuni ci ruba i dati e li consegna alla Cina (possedendo fieramente un account TikTok), beh, è un negazionista.
Sta arrivando il nuovo dpcm, ad ora sono tutti solo rumors ma si prospettano ennesime mazzate al nostro settore, come ristoranti interni chiusi nelle feste di Natale e capodanno, divieti di spostementi, ecc ecc.
Serve per contenere la pandemia, è la spiegazione, certo, in una percentuale servirà anche a quello, ma la puzza di Capro espiatorio si respira dalle Alpi all’Etna.
Molto più facile buttarsi su scelte totalmente moralistiche, perché qualcuno, dal divano, si indignerebbe se la signora Pina e il signor Franco, fossero a farsi la passeggiata a cortina, senza magari incontrare nessuno, e senza muoversi da casa loro o dal loro hotel, senza strusci o movida varia.
Certo. Ma quando l'ospedale della zona di Cortina è calibrato sulla popolazione normale e non sulla popolazione di 15 giorni a Natale capisci che è un casino? Perché la gente dei posti di montagna a marzo era incazzata con chi andava nelle seconde case? Perché i servizi sono calibrati su poche persone, perché tante persone ci sono per pochissimo tempo.
Abbiamo visto cosa ha voluto dire aprire gli impianti a Cervinia il primo giorno. Capacità piena delle cabinovie, coda (impilata) di centinaia di persone, qualche mascherina qua e là, ma più per scena che per altro.
O ancora, dire a tizio e caio che no, non possono andare quel weekend a trombare al lago, per tre giorni di fila, senza magari nemmeno uscire dalla camera, perché sarebbe moralmente scorretto verso chi è chiuso in casa.
Quanti sono quelli che vanno al lago per 3 giorni a trombare rispetto a quelli che al lago vogliono andare al bar, a sentire musica dal vivo e a fare le vasche sul lungolago?
Si, perché l’errore madornale che si perpetua da settimane, è quasi più una moralizzazione verso chi vuole fare qualcosa di semi normale, pur prendendo precauzioni, piuttosto che spiegare che il virus circola e può essere pericoloso.
È sostanzialmente diverso, dirmi che non posso andare a far la spesa in bmw perché c’è chi non può permettersela, piuttosto che dirmi che è una zona malfamata e possono fottermela.
Esempio estremo, ma sembra che la comunicazione da tre mesi a questa parte punti più sul farti sentire in colpa che renderti responsabile, ed anche il più scarso degli psicologi, saprebbe dire che si ottiene l’effetto contrario.
Molto più facile menarla continuamente sui comportamenti individuali (certo, i coglioni esistono e ci saranno sempre, fatevene una ragione, ma sono la minoranza), ma se devo andare al lavoro e mi trovo il treno zeppo di pendolari, o la metropolitana, o il tram, avoglia il comportamento individuale.
Aspetto il treno dopo, come suggerisce qualche genio da tastiera?
Come no, diglielo al tuo capo.
Su questo sono d'accordo: che il governo abbia sbagliato pesantemente mi sembra palese, soprattutto sulla questione trasporti.
Eh si, perché lo smartworking non è applicabile ad ogni lavoro, ma anche qui sembra che qualcuno non ci arrivi.
È più facile indignarsi per la coppietta che va a trombare nonostante i divieti, quando poi se devi malauguratamente finire in un ospedale, ti trovi in salette con trenta persone che magari tossicono, e te ne esci con il Covid sul serio.
È più facile scandalizzarsi per la gente che va a fare shopping, piuttosto che indignarsi per gli enormi assembramenti che lo stato stesso crea ogni giorno (vedasi poste, dottori, inps ecc).
L'INPS è chiusa da mesi, dai dottori non dovrebbero esserci assembramenti e le poste hanno pure deciso di spalmare su vari giorni la consegna delle pensioni. Negli ospedali non ci sono assembramenti (e lo dimostrano guardacaso i video dei negazionisti, quelli veri). Altro straw men argument.
Chi prega alla speranza che chiudano il suo posto di lavoro, perché “almeno me ne sto a casa sul divano che tanto c’è la CIG”, sti gran cazzi, facile cosi.
Chi prega così è un coglione. Ennesimo straw men argument.
Però oh, ci sono i bazooka, le potenze di fuoco dei ristori (cifre mediamente pietose con meccanismi astrusi), i prestiti garantiti (tu indebitati, intanto garantisco io, se fallisci allora paghi tu? No beh un attimo, prima bisogna vedere).
Beh ma almeno le tasse sono state spostate, beh, si, qualcuna, di dieci giorni, forse poi scoprirete che sono state spostate ancora, ma il giorno dopo che avrete gia pagato.
Questo è vero. È una critica che è giusto muovere. Sono state fatte anche grosse rateazioni di quanto dovuto (per redditi maturati prima del covid). Sono stati dati contributi a fondo perduto per migliaia di euro. Sono stati dati 600 euro ad cazzum, anche a chi aveva centinaia di migliaia di euro sul conto, e a chi non ha avuto un calo del giro d'affari.
E poi, insomma, come dice qualcuno, qualche mese senza lavoro non può mica farti fallire, e allora, quando in estate fai le ferie, mica fallisci, dice qualcun altro, o ancora “se qualche mese di non lavoro ti porta a fallire è perché doveva andare cosi”.
Ah certo, perché quando mai non hai lavorato per quasi 8/9 mesi?
Sempre, no?
C’è modo e modo di affrontare dei temi, certo, una pandemia non era tra gli ordini del giorno, ma cari miei, provate una volta nella vita a ragionare meno solo sul vostro appezzamento di terra mentale e andate oltre, se poi non ve ne fotte, è un vostro diritto, ma quando dite “che sarà mai rinunciare a xxx”, vi prenderei e vi metterei dietro un bancone, davanti a un monitor con solleciti di pagamento, plichi di raccomandate, ed i saldi dei conti su un monitor da 52 pollici.
Poi, voglio vedere se avrete ancora cosi voglia di mettervi spensierati sul divano, con la copertina a guardarvi serie su Netflix con il the nella tazza, e sentenziare su Facebook cosa sia inutile e cosa no.
Dire che qualche mese senza lavoro non ti fa fallire è una stronzata. Ma se in questi mesi senza lavoro qualcuno ti ha pagato i dipendenti, qualcuno ha spostato in là il rimborso dei prestiti, è stato dato un po' di ristoro (a chi ha perso fatturato, ovviamente), e tu spendi qualche mille euro per una vacanza, scusa, ma un po' strunz lo sei.
Intanto, per gradire, iniziate a preparare anche i mazzetti per pagare gli aggiornamenti delle vostre casse per la lotteria degli scontrini, che a 29 giorni dalla sua entrata in vigore, ancora non si sa neanche come dovrà funzionare nel dettaglio per gli esercenti, con una pagina di faq, sul sito della agenzia delle entrate, che cosi vuota e scarna, nemmeno le pagine fake, che i truffatori fanno per rubare i dati dei conti bancari.
Questa roba della lotteria degli scontrini si sa da mesi. E per quanto sia divertente da perculare, è una cosa che funzionerà, perché all'estero ha già funzionato più che bene. Perché diciamocelo, le lamentele di molti, moltissimi, sono perché lo scontrino veniva fatto a un cliente sì e 3 no. O magari a uno sì e 10 no. E quindi un cliente che chiede lo scontrino è un cliente che beh, ti obbliga a farlo. Se il cliente reputa svantaggioso non avere la fattura/scontrino sarà lui a chiederlo.
E anche molti ristori sono basati su quante fatture/corrispettivi registravi l'anno prima, e questo, seppur senza fare troppa pubblicità, ha fatto incazzare una marea di gente.
Ripeto, il governo ha sbagliato e hanno sbagliato le opposizioni. Ma questo non vuol dire che gli operatori economici danneggiati siano esenti da colpe.
Poi vedremo quando si sbloccheranno i licenziamenti, quel picco è ancora ben distante.
Ma se va bene, anche lì, ci sarà la disoccupazione, quindi vabbè amen, per 18 mesi chissenefrega, giusto ? 😉 (sempre ironia)
Ma va tutto bene.
Altro straw men argument. È chiaro a chiunque che non possiamo andare tutti in disoccupazione.
Quindi, ricapitolando, qualche cosa corretta un po' di fallacie logiche, e qualche cosa sbagliata.
Manca una cosa da tutto questo: cosa avresti fatto di diverso. Apriamo tutto tanto muoiono solo i vecchi? Chiudiamo tutto e paghiamo alla gente quanto guadagnava (in chiaro e in nero) l'anno prima?
Faccio sommessamente notare tra l'altro, che nessuna democrazia occidentale è stata immune né alla prima ondata né alla seconda, che sia a marzo-aprile che adesso ci sono state forme di lockdown più o meno dure in tutta europa. Gli impianti di sci saranno chiusi in Unione Europea saranno chiusi ovunque, resta aperta la Svizzera, per ora, ma c'è da fare quarantena quando si rientra.
Quindi boh, forse questa seconda ondata era davvero inevitabile.