mercoledì 12 dicembre 2012

Una vista un po' angosciante

di New York e Washington (ma anche Seattle e San Francisco) senza persone. Senza auto. Senza casino.






Tutto fatto con Photoshop, Premiere e After Effects.

martedì 11 dicembre 2012

Coincidenze circolari

Mi piace quando capita che incontro una persona che conosco direttamente ma la incontro per un giro buffo.

Nella fattispecie, domenica ho incontrato una commentatrice del blog di Attivissimo, con la quale avevamo avuto simpatici scambi di messaggi a causa del simpaticissimo personaggio noto come "Accademia dei Pedanti".

Però non è che ci siamo sentiti, organizzati e visti per questa nostra conoscenza, ma per un altro giro.

Sto cominciando il progetto di pubblicazione del diario e ne ho parlato a un po' di amici, tra cui una ex compagna di appartamento. La quale ne ha parlato con l'attuale compagna di appartamento.
Questa conosce Simone Cristicchi, che sta portando in un po' di teatri uno spettacolo sui soldati romani in Russia (quello di cui parlavo ieri).
Quindi organizziamo di andarci, scampo per pochi minuti un disastroso incidente sulla ex statale 510 (proprio dove non c'è una strada "di backup"), recupero loro e andiamo a Milano.
Qui, nello staff che accompagna Cristicchi avviene l'incontro divertente!

Quindi il giro completo è Io -> Betta -> Loretta -> Simone Cristicchi -> Lohana -> Attivissimo -> Io.

Spettacolo!

Diario, -5

Mancano cinque giorni all'inizio dell'esperienza di www.diariodiguerra.it

Ho cominciato a fare un po' di "pubblicità", contattare un po' di giornali locali, avvertire i gruppi alpini locali, provinciali e nazionali.

Qualcuno ha già risposto, non ho ancora idea se la cosa potrà avere seguiti diversi, comunque vedremo.

Ho aspettato così tanto a cominciare a far girare la voce perché per adesso il blog è desolantemente vuoto, ci sono due o tre cose mie, sto aspettando ancora una inquadratura storica che ho chiesto a un amico che studia storia, ma di "ciccia" non ce ne è.

Arrivando con la promozione a cominciare tra un paio di settimane, la cosa comincerà ad assumere una forma più concreta, cominceranno a esserci le prime frasi, e quindi anche chi ci capiterà sopra per la prima volta troverà un posto vivo e non una cosa che deve ancora partire.
Anche perché recuperare la lettura di qualche giorno è sempre possibile...

lunedì 10 dicembre 2012

Cristicchi, i soldati, la guerra

Per una serie di circostanze bizzarre domenica sono finito a Milano in un circolo Arci a vedere uno spettacolo teatrale di Cristicchi. Sì, quello che voleva cantare come Biagio Antonacci.

Non avevo cercato grandi informazioni in merito: il tema mi interessa (visto il progetto che sto portando avanti), e qualunque cosa fatta dal vivo mi affascina.

Insomma, il circolo Arci era un posto un po' bizzarro con un po' di gente strana (noi compresi), il teatro era piccolo, ma accogliente, e la piadina con la birra per cena era buona.

Lo spettacolo ha lasciato a bocca aperta (e con le lacrime agli occhi).
Un'ora e venti, inchiodati alle sedie senza quasi respirare, una cosa quasi incredibile.
Il testo è complicato, intenso, faticoso. Simone Cristicchi, che io conoscevo come cantante, è un attore di primo livello, e può tranquillamente essere messo a fianco di Marco Paolini.
Ha la capacità, senza utilizzare nessun tipo di scenografia (e in questa occasione, anche senza costumi di scena) di portarti come in un film a vivere le situazioni tremende della disgraziata campagna di Russia, a fianco dei fanti della divisione Torino, peggio armati e peggio preparati all'inverno russo delle truppe alpine.

Se avete occasione di andare a vederlo, andateci. Spero che, visti i risultati di pubblico e critica del suo omologo Paolini un lavoro così possa avere una risonanza maggiore, facendo conoscere un lato nascosto della personalità di un artista che non è solo cantante, ma anche attore di prim'ordine.

lunedì 3 dicembre 2012

Grazie

Grazie a tutti per gli auguri.
Ai 16 amici che ieri sera hanno passato una bella serata insieme. Anche a quello che ha voluto visitare il pronto soccorso di Edolo, e ai due che ce l'hanno portato.
A mia sorella, e a mio cognato, e anche a tutti quelli che hanno dato una mano per organizzare, ovvero praticamente tutti quelli che c'erano...

Ai 6 amici che anche oggi, insieme alla mia famiglia, hanno festeggiato con me.

Alla mia famiglia, che ha ospitato i 6 amici, nonostante il preavviso ridicolo.

Ai miei nonni, che pur nella fatica di oltre centosettanta anni in due, sono sempre un punto di riferimento.

Ai 57 amici che mi hanno fatto gli auguri su Facebook. E anche ai tre o quattro che, pur amici, non ho mai visto di persona.

Agli amici di md80.it, che tutti gli anni si ricordano dei compleanni di tutti.

A Nital, ilmangione.it, e EPrice, che mi fanno gli auguri, e qualcuno mi fa pure il 5% di sconto per 5 giorni...

Ai 12 che mi hanno fatto gli auguri via sms.

All'unico che mi ha fatto gli auguri via telefono, facendomi ricordare quando si stava al telefono tutta la giornata, ché non c'era altro modo...

A chi si ricorda di me una volta l'anno, e a chi mi sopporta e mi supporta ogni santo giorno.


Aggiornamento.

Grazie anche ai ritardatari. Vi sono vicino. Anzi, capiterà anche a me...

mercoledì 21 novembre 2012

Diario di guerra

Come preannunciato qui, è il momento di "svelare" il progetto che mi frulla in testa da un po'.

Ho la fortuna di avere una testimonianza diretta, da parte di mio nonno Martino, di due periodi della seconda guerra mondiale, e voglio condividerli con tutti.

La forma originale è quella del diario, e verrà pubblicato giorno per giorno, a settanta anni esatti dalla scrittura.

Per maggiori dettagli vi rimando alla presentazione "ufficiale" del "progetto".

Siccome il tutto partirà tra circa un mese, da qua ad allora pubblicherò un po' di articoli per raccontare chi era Martino, come il mondo è arrivato a quel punto, come è arrivato lì Martino (e con lui la 53esima compagnia "Felina"), e sulla organizzazione e l'equipaggiamento dell'esercito italiano in Russia.

martedì 13 novembre 2012

L'inglese è una lingua strana

Avete mai pensato che luna si dice moon, ma lunare si dice lunar?

Grazie

Beh, forse è un post un po' melenso, ma chissenefrega.

Sto facendo l'ordine delle stampe da appendere alla parete di perline che ho dietro la testata del mio letto, e che da qualche anno a questa parte ospitano un po' di foto mie.
Ogni tanto, anche grazie al fatto che la colla che uso per attaccarle ha dei cedimenti strutturali, le stacco tutte, e ne sostituisco un po'.

Per far le stampe nuove ho quindi rifatto passare tutte le mie foto dell'ultimo anno, e sono veramente tante, ma tante, le cose belle di questo ultimo anno.
Dalle oltre 20 ore di volo come PIC, con i due voli sulla valle, ai tanti posti che ho visitato, da Dublino a Budapest, da Praga a Washington, da Milano a Philadelphia, dalle cascate del Niagara a Krk, dalla Forst di Lagundo ad Outback di New York, tra la 23esima e la sesta.

E le tante persone che mi hanno accompagnato in questi viaggi, chi spesso, chi una volta sola, che si sono fidate di me come organizzatore, oppure alle quali mi sono affidato io.

Insomma, grazie a tutti, per questo ultimo annetto.
Spero che l'anno prossimo sia almeno come questo, anche se sinceramente spero di completare quello che quest'anno è mancato, ma che grazie a tutti questi compagni di viaggio, non ha pesato quanto avrebbe potuto.

Grazie. Davvero.

lunedì 12 novembre 2012

Non sono morto

... sto lavorando a un progetto, del quale ho già parlato con un po' di gente, e che partirà a breve.
Sarà un altro blog, ma che parlerà, diciamo, da lontano. Nello spazio, ma anche nel tempo.

Sarà un percorso lungo qualche mese, che spero potrà avvincere la maggior parte delle persone.
Sarà un esperimento letterario, che per un ingegnere come me sembrerà impossibile.
Credo che nessuno abbia mai fatto una cosa del genere. Non che io sappia, of course...

Avrò anche bisogno dell'aiuto di qualche persona, che potrà essermi di aiuto dove io manco, per esempio in storia contemporanea e magari anche qualcuno in tecnica militare.

So per certo che qualcuno sarà molto felice di questo lavoro.

Per me sarà una bella avventura, spero che sarà avvincente per molti, e che molti possano seguirmi nel racconto di questa storia...

lunedì 29 ottobre 2012

Failure!

Ops.

Il referendum che avrebbe dovuto sancire l'unione dei comuni di Ponte di Legno e Temù è fallito.

O meglio ha vinto il no, solo a Temù, ma la regione ha promesso che rispetterà la decisione dei cittadini.

Nel senso, potrebbe anche sbattersene, visto che comunque sul globale ha vinto il sì, e che il referendum era solo consultivo, ma dubito che la regione abbia ora la forza di opporsi alla volontà popolare, anche perché l'affluenza alle urne è stata comunque abbondante, segno che la consultazione era sentita.

Alla fine sono contento. Perché una fusione così, fatta senza un progetto serio, ragionato, stilato da qualcuno competente, con troppe insinuazioni sugli scopi reali, non mi sembrava un buon modo di partire.

Questo no apre possibilità che secondo me vanno colte. La possibilità di un comune unico dell'alta valle, sul modello di Valfurva, studiato e ragionato a modo, spiegato come va spiegato alla popolazione, con qualche meccanismo di ripianamento del debito che non gravi su tutti, ma solo su chi il debito l'ha fatto, è una opportunità che non va sprecata.
Perché, prima o poi, piaccia o meno, sarà inserito l'obbligo di unione. E a quel punto non ci sarà nulla da fare, e la decisione sarà calata dall'alto senza possibilità né di trattare né di spiegare nulla a nessuno.

Quindi cogliamo questo no come opportunità per pensare a qualcosa di più grande dell'unione Ponte-Temù.

mercoledì 24 ottobre 2012

Android e "programmazione"

Ho preso (e sto scrivendo) il Samsung Note. Non sto a descrivere funzionalità e caratteristiche (si trovano miriadi di recensioni in rete), ma vorrei chiedere se esiste una cosa che mi semplificherebbe la vita non poco.

Quello di cui ho bisogno è una app che permetta di modificare lo stato del telefono (attivazione/disattivazione di bluetooth, wifi,suoneria, connessione 3g) a valle di un evento, dal semplice orario, al join di un dispositivo bluetooth o il collegamento a un wifi.

Questo mi permetterebbe per esempio, di disattivare il wifi in macchina, di spegnere la suoneria in ufficio,ma di averla alta in pausa (quando non sono legato al wifi dell'ufficio) oppure di non essere disturbato in caso si chiamata notturna se mi sono dimenticato di silenziare il telefono.

Mi sembra impossibile che questa cosa non sia stata ancora fatta, ho provato a chiedere a san Google ma non mi ha ancora risposto...

venerdì 5 ottobre 2012

Conto economico USA 2012

Per completare il giro degli interventi sulla preparazione (e la realizzazione) del viaggio negli Stati Uniti, manca la parte economica.

Ovvero, tutto sto giochino quanto è costato?

Abbiamo speso poco meno di 1800 euro a testa, più o meno così distinti:
- 660 euro di volo
- 450 euro di alberghi (meno la notte a Niagara, presa con i punti del Best Western)
- 70 euro di viaggi (in pullman)
- 620 euro di contanti e carta, che comprendono tutto il vitto, i trasporti pubblici, l'auto e la benza a Niagara Falls, ingressi vari, alcuni extra personali (pagati in contanti), alcuni regalini e minchiatine varie.

Diciamo che l'unica spesa effettivamente comprimibile era quella del volo. Per cause varie abbiamo prenotato con un po' di ritardo e si potevano limare circa 150-200 euro.
Si poteva forse comprimere anche la spesa degli alberghi, prenotando con un po' più di anticipo-studiando meglio i vari programmi fedeltà. Comunque per me non è negoziabile l'hotel almeno 3 stelle e assolutamente niente ostelli. Adattandosi un po' forse si riesce a pagare un po' meno.

Per il resto, sicuramente si risparmia vivendo di Mac Donald's - Sbarro - Burger king. Ma ci si perde molto, evitando i vari Chilli's, Outback, e Bubba Gump Shrimp & co. Vale proprio la pena.

Comunque sono contento di avere visitato questi posti, di avere visto lo Shuttle, il modulo lunare, il 9/11 memorial, la sala dove è stata firmata la Costituzione e la dichiarazione d'indipendenza, la reflecting pool, e tutte le altre robe che abbiamo visto.
E anche viaggiare tante ore sui pullman da l'opportunità di vivere e di vedere una america diversa dal casino di New York.



Il giappone come non lo avete mai sentito raccontare

da uno che in Giappone ci ha vissuto.
E da uno che all'estero ci ha già vissuto e lavorato, quindi ha l'occhio critico di chi ha già vissuto il percorso dell'integrazione, dello studio di lingue e usi diversi dai propri.

Mattia Butta, coetaneo, ricercatore, ha vissuto per due anni in Giappone facendo il ricercatore all'università di Fukuoka.

Dopo aver raccontato perché " i cechi non osano sedersi sui tram", ora ha trovato "101 motivi per non vivere in Giappone".

Il primo (come la prima dose dello spacciatore) è gratis, il secondo quasi. Ma vale più dei soldi che costa.
Leggetelo, vi aprirà una prospettiva nuova su un paese che è molto, ma molto, ma molto idealizzato. Dopo aver letto il libro di Mattia, guarderete i manga in maniera diversa.

martedì 18 settembre 2012

9/11 memorial

La visita al memorial degli attentati alle torri gemelle era una delle tappe obbligate della visita a New York.
Non ho avuto la fortuna di vedere le torri gemelle prima degli attentati che le hanno distrutte, ma sono stato a New York ad agosto 2002, quando ancora molti dei palazzi intorno portavano i segni del crollo, e tutta downtown era ancora ricoperta, soprattutto nei vicoli meno frequentati e ai piedi dei ponteggi innalzati, di uno strato di qualche centimetro di polvere.
Da allora ho sempre seguito le vicende di Ground Zero, delle discussioni su come ricostruire e su come ricordare chi in quel posto è morto.

Sono poi stato a New York a dicembre 2008, ma la costruzione era giusto agli inizi, e cominciava giusto ad abbozzarsi la base della torre uno, e poi a settembre 2010, con la torre uno già intorno al 30esimo piano, e la base della torre quattro in fase di inizio. Avevamo anche visitato il museo temporaneo dedicato agli attentati, in uno degli edifici ai lati di quella che era la WTC Plaza, e la cosa era stata molto toccante. Vedere da vicino uno spezzone di fusoliera, un portafogli, una cartina di New York e un biglietto del PATH tale e quale a quello che avevo in tasca è stato un momento da groppo in gola.

Quest'anno le novità erano tre, due delle quali raggiunte di corsa entro il decimo anniversario: la torre uno è praticamente completa come struttura (manca l'antenna e gli ultimi piani del rivestimento), la torre quattro, che praticamente è finita, e il memorial.

Questo è pensato come un gigantesco spazio vuoto, con delle piante di quercia a riempire lo spazio lasciato libero tra due gigantesche cascate, piazzate esattamente nel punto dove appoggiavano le torri. Sul bordo delle cascate sono incisi in grandi placche di bronzo i nomi dei morti nell'attentato.

È un modo semplice e geniale per mostrare a chi non le ha viste quanto grandi erano le torri. Nessuna foto che ho fatto riesce a rendere le dimensioni della cosa. Per quanto si possa intuire, l'effetto finale è veramente potente. Quando poi ho letto tra le vittime alcuni nomi che ricordavo come accusati da alcuni complottisti di partecipazione alla cospirazione la gola si è stretta e la commozione è stata forte.

Per adesso l'ingresso è contingentato a un numero limitato (ma ampio sufficientemente da trovare posto anche prenotando via Internet per il giorno dopo) visto il cantiere circostante (sono ancora da cominciare le torri due e tre, e in fase di completamento il museo e il transportation hub). Ma nel progetto questo posto sarà di libero accesso e potrà essere usato per attraversare la piazza.

Quello che mi dispiace di più è non avere una fotografia che rende dimensioni ed effetto delle cascate.
Ma temo che questo effetto non possa stare nel 20x30 di una fotografia...











giovedì 30 agosto 2012

La domanda

È qualche tempo che vedo un sacco di giovani (amici e conoscenti) in difficoltà.
Il lavoro effettivamente manca, si fa fatica a trovare un posto e quando lo trovi è spesso faticoso se non impossibile mantenerlo.
Vedo anche un po' di giovani più giovani alle prese con la scelta di cosa fare dopo la maturità, e in alcuni casi anche dopo la laurea.

Il problema è che secondo me, la domanda "voglio fare l'università", seguita da "che università voglio fare", oppure "faccio questo lavoro o quello là" oppure "come faccio a trovare lavoro" è fondamentalmente la domanda sbagliata.

La domanda a cui dare risposta non è cosa voglio essere l'anno prossimo o fra 5 anni, ma
Cosa voglio fare da grande

ovvero cosa voglio fare tra 10, 15 anni. E, almeno inizialmente, non bisognerebbe porsi manco troppi limiti.
Questa secondo me è LA DOMANDA.
Vuoi fare l'astronauta? Legittimo, anche se dubito che Buzz Aldrin o Paolo Nespoli pensassero ciò a 18 anni¹, ma perché porsi limiti, a 18 anni²?

Data la risposta alLA DOMANDA, tutto il resto è un dettaglio. Posso riuscire, posso non riuscire, posso cambiare la risposta alLA DOMANDA nel corso del tempo, la risposta alLA DOMANDA può essere vaga e venir raffinata nel tempo.

Ecco. Io ho avuto una fortuna, gigante.
La risposta alLA DOMANDA l'avevo a 10 anni. Volevo lavorare con il computer.
Tutte le mie scelte da allora sono state semplici, alla fine dei dettagli.
Difficili e cruciali, che hanno indirizzato la mia vita e le mie conoscenze (non avessi fatto lo stage in Assyrus forse non starei usando così tanto Linux e non avrei conosciuto molte persone che "popolano" la mia vita oggi), negli anni il "lavorare con i computer" è diventato "programmare videogiochi", poi "fare il sysadmin" e poi mi ha portato ad essere responsabile del CED della ditta dove lavoro.

Credo che questa sia davvero una grande fortuna, ma comunque scegliere scuola, lavoro, città, senza avere una risposta alLA DOMANDA, sia molto più difficile.

Il primo passo per fare le scelte di vita è rispondere alLA DOMANDA, e poi tutto sarà più facile. Non dico facile e basta, ma di sicuro meno complicato e meno difficile.









¹quando Aldrin aveva 18 anni esistevano solo gli aeroplani a elica...

²chiaro che alcuni limiti bisogna porseli. Non è che io a 18 anni e 120 kg posso decidere che voglio fare il ginnasta o il maratoneta...

sabato 25 agosto 2012

Hotel per l'america

Oggi ultima tornata di prenotazioni, meglio tardi che mai.
Si è prenotato gli alberghi di Niagara Falls, Philadelphia e Washington, l'assicurazione medica, e il parcheggio a Malpensa.
È stata un po' una faticaccia, soprattutto per Washington. I prezzi in centro sono abissali, la media è 250 euro a notte, e alla fine abbiamo scelto un hotel non troppo distante dal pentagono.

Comunque ora abbiamo quasi finito. Sto cercando di capire se ci sono problemi per noleggiare una macchina a Buffalo e andare fino in Canada, a Niagara Falls, ma non ci stiamo capendo con il servizio di prenotazione.
Penso che ora dovremmo essere giunti al punto. In teoria non ci sono problemi, ma non vorrei prenotare una roba che poi non possiamo usare...

domenica 19 agosto 2012

Back online!

E rieccoci.
Dopo circa una settimana (più abbondante che scarsa) ritorno alla vita online di sempre.

Ci vuole un bilancio di questa esperienza.
Sono abbastanza preso dai social network, e da Internet in generale. Ci passo molto tempo, leggo un sacco di cose, mi confronto su alcuni temi, anche scottanti (due su tutti il dibattito sul nucleare e sugli animali usati per la sperimentazione medica), mi piace condividere riflessioni, pensieri ed esperienze. Mi piace sapere che c'è qualcuno che ha piacere nel leggere le mie riflessioni, anche se probabilmente dovrei essere più regolare nel condividerle.
Alcune persone che conosco pensano che io sia una sorta di "drogato del web", e che non ne potrei fare a meno.
Ecco, questi dieci giorni dimostrano che davvero posso farne a meno, ma siccome mi piace continuerò a leggere, condividere, confrontarmi.
E non è che non ne avessi le possibilità. Molti bar di Krk hanno il free wifi, in appartamento si prendeva una wifi libera.
Non ho avuto una crisi di astinenza, non ho dovuto "resistere alla tentazione" di pigliare il wifi e fare un checkin su foursquare. La cosa è venuta molto naturale.

E in questi giorni sto recuperando la lettura di un po' di cose che ho abbandonato. Quasi 200 post del gruppo "Grazie al turista ho scoperto che...", 70 articoli più o meno lunghi dei blog che seguo, circa 200 mail (la maggior parte inutili). Devo riprendere la lettura della pagina "Persone evolute a favore di Green Hill Montichiari" e rispondere a un paio di messaggi su Facebook che, a dire il vero, ho abbandonato non risposti prima di partire.
Un po' mi dispiace, comunque di quello che ho perso. Perché la produzione di materiale scritto, fotografico e video sul web è tale che si fa fatica a starci dietro "live", figuriamoci dopo una pausa di dieci giorni.
Ma no problem. Le cose davvero meritevoli tendono a ritornare, e se qualcosa meritevole cascherà nel dimenticatoio, sarà perché coperta da altre cose più meritevoli (o forse banalmente più fortunate)

venerdì 10 agosto 2012

Stacco!

Dopo due settimane di fuoco, un weekend delirante e due giorni in giro per la provincia a spostare e installare server, è giunto il momento di staccare. Basta computer, basta facebook, social network, foursquare.
Basta checkin, non saprete dove sono, voglio vedere il mio contapunti di foursquare a zero.
Sono in ferie in Croazia per qualche giorno, poi rientro e facciamo un paio di giorni a Budapest.
Questo è quanto!
Baci al popolo!

lunedì 6 agosto 2012

Olimpiadi, Paraolimpiadi e Pistorius

Bello, Pistorius alle Olimpiadi senza sconti. Comprensibile la sua voglia di correre, chiaro che le protesi non gli danno vantaggio (o se gliene danno non è eccessivo), altrimenti sarebbe in finale.
Ma mi va di rilanciare una proposta.
Un mese di giochi, olimpici e paraolimpici insieme.
Sarebbe una vera festa dello sport, anche se forse un vero delirio dal punto di vista organizzativo.
Sia Olimpiadi che Paraolimpiadi sono strutturate su circa 2 settimane di gare. Diluiamo tutto in una settimana in più, e facciamo tutto insieme. In pedana sia la scherma che la scherma in carrozzina. Sia il calcio che il calcio a 5 per ciechi.
Il fatto che siano separati ma non troppo, toglie visibilità all'evento paraolimpico: dopo 15 giorni di delirio di sport, la televisione riprende il suo ritmo normale, i telecronisti e giornalisti in gamba vanno in ferie. Non c'è voglia e tempo di seguire i giochi, e le notizie di gare e medaglie vanno in secondo piano, anche se meriterebbero il titolo di apertura di giornali e telegiornali.
Sarebbe bello davvero sfruttare l'hype dei giochi olimpici per far conoscere anche questi sport, questa gente che davvero ha le palle quadre, e che magari senza gambe o senza vedere riesce a fare cose che io manco da sano (guardate qui.

venerdì 3 agosto 2012

Napolitano e lo sport

Nota: so che questo commento è qualche giorno in ritardo...

Bello bello, Napolitano che va a trovare gli azzurri olimpici. Vero, importante la manifestazione di stima e vicinanza da parte delle istituzioni dello Stato, ma mi piacerebbe vedere qualche carica dello stato anche in altre manifestazioni. Magari dove non c'è la Rai e neanche Mediaset.
Magari a un campionato italiano o europeo di scherma, a una gara nazionale di canoa o di canottaggio, alle gare di tiro, o ai campionati italiani di nuoto. Magari anche a qualche gara giovanile. Ecco, se fosse così, forse gli atleti si sentirebbero davvero orgogliosi di essere italiani, e sentirebbero davvero la vicinanza delle istituzioni.
E magari anche sport dove eccelliamo da vent'anni (uno su tutti la scherma) avrebbe la sua notizia, il suo spazio in prima pagina.

lunedì 30 luglio 2012

I cani di Green Hill

Dopo che per mesi, forse per anni, Striscia la Notizia e le varie associazioni animaliste ci hanno assillato dicendo che Green Hill era un canile lager¹, che i cani venivano sottoposti a torture e gli venivano persino tagliate le corde vocali, mi piacerebbe chiedere a queste associazioni, che custodiscono i cani (dandoli in affido in mezza Italia, alla faccia del "non portiamoli distanti ché si stressano"), dove sono i cani con le corde vocali tagliate.
Dove sono i cani maltrattati.
Dove sono i cani malati.
Non ho visto molte immagini, ma nelle immagini che ho visto i beagle erano tutti perfetti, un pelo lucido, non un graffio, una botta o un problema. Penso che i due cani con la febbre di Roma (o Milano, secondo le versioni) siano perfettamente in media, sui 2700 cani di Green Hill.
Inoltre, non credo che il debarking si possa fare con un coltello da cucina, o con un attrezzo da muratore, ma penso che si usi un bisturi su un sondino.
Ecco, dov'è?
Se è stato trovato, perché non sbandierarlo ai quattro venti? E se non è stato trovato, con cosa si è fatto debarking a Green Hill fino ad oggi? O forse a Green Hill non si faceva debarking? Forse che qualcuno deve delle scuse?






¹mancando un tantinello di rispetto a chi nel lager ci è stato davvero, e magari ci è morto

Frana a Sonico

Butto lì due riflessioni, sulla frana che ha tagliato la strada del Tonale venerdì sera e sabato tra Sonico e Malonno:

  1. Non è che fossimo isolati. L'Aprica e il Tonale erano aperti, e transitabili. Chiaro che Gazzetta e GdB che abitualmente arrivano da Brescia non è stato possibile farli passare da lì, anche perché la cosa è successa tardi. Fosse successo a metà giornata FORSE non ci sarebbero stati problemi
  2. Fortunatamente per i casi di emergenza (vera) esistono gli elicotteri. Costano dannatamente ma sono veloci ed efficaci (risultato effettivo/risultato atteso). Non sono così efficienti (risultato/costo) però per le emergenze chissene.
  3. Risulta ancor più evidente in questo caso l'importanza del presidio ospedaliero di Edolo. Ok Sondalo e Trento, ma sono tremendamente distanti. Chissà se a Edolo c'è ancora un medico in grado di far partorire una donna...
  4. È assurdo che una valle come la Valcamonica non abbia una strada decente di backup in tutta la sua lunghezza. E ancora più assurdo è non avere un backup dove i problemi sono ricorrenti. La val Rabbia scarica periodicamente, lo si sa, lo sapevano i nostri nonni, quando l'hanno chiamata così. E ricordiamoci che è andata di lusso. Se il muro di sostegno della strada fosse stato danneggiato, o fosse crollato, avremmo tutti conosciuto molto bene Loritto, o Garda (non il lago).
  5. Una nota di demerito, ma forse anche un po' di più a Rai Tre. Dando la notizia della frana, ha dichiarato che la frana era in Val Camonica proveniente dalla val Sabbia. Capisco che le comunicazioni telefoniche possono non essere accurate, ma una ricerca di un minuto su google maps o wikipedia, poteva far capire che la cosa era impossibile. Non solo, ma in quei momenti (dove dall'alta valle non si capiva quale era la situazione, e si faceva un po' la conta delle persone che stavano salendo-erano salite) una notizia imprecisa fa molti più danni che una non notizia. E conferma una cosa tragica: per le istituzioni nazionali, e anche un po'per quelle regionali e provinciali, la valle finisce tra Breno e Capo di Ponte.


mercoledì 18 luglio 2012

Green Hill, ancora

Spero che la Procura della Repubblica abbia dei buoni e validi motivi per il sequestro di Green Hill.
Perché, se ciò non è, sarà responsabile, forse indirettamente, degli operai e del personale del canile che verrà licenziato, o cassaintegrato.
Non mi stupirei, e non credo mi comporterei diversamente, se, passata la buriana giudiziaria, magari con una archiviazione (come già successo, peraltro qualche mese fa), se a questo punto la multinazionale proprietaria decidesse di spostarsi.
Già, perché, in un mondo globalizzato, non è che cambi molto logisticamente, allevare cani in Italia o in Slovenia. O magari in Romania, o in Russia, dove la protesta di Brambilla e soci non può arrivare.
E allora, come per il nucleare, l'importante è che non sia a casa nostra. L'importante è che non vediamo.
Non volete la sperimentazione animale? Bene, rinunciamo alla speranza di un vaccino per l'AIDS e una cura per il cancro. Rinunciamo a nuovi cosmetici, magari più rispettosi per l'ambiente, rinunciamo a farmaci con effetti collaterali minori. Già, perché senza sperimentazione animale nessun farmaco può arrivare alla sperimentazione umana.
Ma la sperimentazione all'estero si farà, e il risultato, ancora una volta, sarà di prendere ricercatori, aziende e know-how e spostarli all'estero. Sarà un altro incentivo alla fuga dei cervelli, delle conoscenze e delle competenze che abbiamo, ma che drammaticamente non sappiamo valorizzare, anzi.

martedì 10 luglio 2012

in volo sulla valcamonica, media report

Del volo sulla valle, oltre a un ricordo spettacolare, sono rimaste alcune "prove" "mediatiche".
Purtroppo non è rimasto tutto quello che doveva: il logger gps del telefono ha fatto le bizze e non ha registrato una beneamata sega, quindi niente traccia gps da mettere dentro Google Earth per fare cose belle.
Però sono rimaste quasi 800 foto che il Gelma ha scattato, tra Cles e Iseo, di cui ho fatto una piccola cernita, e sono al solito su Picasa:
in volo sulla Valcamonica

Invece la mia fida action cam da 70 euro, con il supporto da me autoprodotto ha fatto stavolta un lavoro egregio, anche se mi ha piantato all'ultimo.
16 giga di microsd, fanno esattamente due ore. Il tempo block to block è di due ore, ma io ho acceso l'action cam circa 10 minuti prima di accendere l'aereo. Questo vuol dire che in cortissimo finale, l'action cam ha fatto ciao ciao con la manina e si è spenta, perdendosi il touchdown e il rullaggio al parcheggio.
Poco male, normalmente viaggi così lunghi non ne faccio, e poi tra qualche mese i costi delle microsd scenderanno e potrò prendere quindi una microsd da 32 giga.
Ho poi ripristinato il tappo che dovrebbe renderla impermeabile (non che a me interessi, chiaro) con l'intento di migliorare l'audio, che era assolutamente inascoltabile, perché a un volume troppo alto.
Stavolta l'audio è decente, anche se migliorabile, ma rende abbastanza bene l'effetto che si sente dentro.
Mi sono anche cimentato con Openshot, coadiuvato da mencoder per le cose più brutali (fondamentalmente i tagli) e il risultato è questo:


Non rende l'emozione di volare sul proprio paese, ed è limitato dal punto di vista fisso eccetera, però rende l'idea di cosa vuol dire avere il culo su un aereo, volare in montagna, e del perché questa cosa mi piace così tanto.

lunedì 9 luglio 2012

Budapest!

Due mesi a dire "andiamo a Cracovia, andiamo a Cracovia" e ieri, al momento di prenotare, abbiamo simpaticamente cambiato destinazione.
Ryanair offre come destinazione Budapest, a poco più di 60 euro a testa finito (comprese le odiose tasse amministrative, chiamate tasse solo per dare l'illusione di una cosa imposta), a Budapest nessuno di noi è stato, non è una città gigante, che necessita di settimane per essere vista, e deve essere un piccolo gioiellino.
Inoltre costa poco (4 stelle in pieno centro fanno 20 euro a testa a notte!).
Quindi detto, fatto. Prenotazione Ryanair, già arrivata mail di conferma. Partenza prima mattina il 16 da Orio, rientro in mattinata il 18 da Budapest.
Spesa totale, per adesso, 100 euro. Più il mangiare e il bere, faranno meno di 200, di sicuro...

domenica 8 luglio 2012

Volo sulla valle, debriefing

Eccoci di ritorno.
Due parole per descrivere il tutto: una figata.
Il volo è filato via molto liscio, nonostante tutto. Il giro confermato praticamente in toto: decollo dalla 32, con il motore di I-SIVI che canta allegramente, poi Lonato a 1500, ciao ciao Monti.
Saluti a Padova, e formalità, e come l'altra volta confondono il lago d'Iseo con il lago d'Idro (va beh che il lago d'Iseo è sotto Milano, però, un minimo di geografia!), ma nulla di grave. Appena passato il traverso di Salò (dove finisce il CTR2 di Verona) su a salire per i 7000 sulla verticale di Riva. Per fortuna a guidarci ci sono le montagne, ché navigare guardando in terra da quella quota è piuttosto complicata. Passati i 5000 comincio a smagrire la benzina, e in effetti sembra che il motore sia un pelo più allegro. Ma non c'è differenza sostanziale.
Salutiamo Padova Info, nel caso non ci si sentisse più, anche se, grazie alla quota, la sentiremo fino su Cles.
Passato Riva, su per gli 8500. Passando gli 8000 do un'altra smagrita, e quasi quasi il motore mi si spegne. Non è il massimo non avere un indicatore preciso sulla leva della miscela, ma basta riportarlo un dito avanti e il motore ricomincia a trottare felice.
A 8500 piedi si sta da dio. L'aria che entra dalle prese d'aria è fresca, e anche l'olio motore ne risente positivamente. Ci sono un po' di cumuli addossati alle montagne, ma non ci causano problemi perché nelle valli il vento tiene libera l'aria dalle nubi.
Tagliato il dosso dietro Cles, per accorciare un po' i tempi, ci infiliamo in val di Sole. Già si vede il Tonale, e che il percorso è libero. È l'ultimo punto veramente GO/NO GO, e la decisione è per andare. A sinistra Campo Carlo Magno e Madonna di Campiglio hanno delle nuvole non troppo rassicuranti, ma la nostra strada è un'altra. Si vedono sprazzi dei ghiacciai della Presanella che fanno capolino dalle nuvole, e il Tonale di fronte a noi sembra invitarci ad entrare in Val Camonica.
L'aviosuperficie del Tonale assomiglia un po' a quelle piste di atterraggio sperdute nelle highlands scozzesi, e sembrerebbe anche abbastanza facile da prendere con un lungo finale dalla val di Sole, ma in realtà è una pista one shot, dove non hai grandi opportunità per un secondo avvicinamento.
Passato il Tonale, aria calda, miscela ricca, e giù. Un paio di tacche di flap aiutano a scendere, lo spazio è poco per un anello, che comunque non serve. Perdo quasi metà della quota in pochi minuti, e senza spirali strane mi ritrovo su Vezza. È emozionante vedere il proprio paese da una prospettiva nuova, da una posizione che, per quanto inusuale, non impedisce di riconoscere il proprio paese come propria casa.
Da questa posizione, posti che sembravano giganti prendono dimensioni diverse, nel pià non si atterra manco dipinti,  la virata base-finale la dovresti fare con una sfogata, ma a sto punto...
Poi giù verso la valle, la S di Forno d'Allione, il castello di Breno, i genitori del Gelma a Cogno (non che li abbiamo visti, btw). Passando i 3000 si comincia a sentire il caldo, l'aria che entra ha passato i 20 gradi e sull'aereo si crepa.
Poi sul lago, il corno Trentapassi, Marone, Sale, Montisola.
Dopo Iseo, ritroviamo gli enti in radio e salutiamo Milano Informazioni, e per 5 minuti scarsi di volo ci fanno cambiare il codice del trasponder, e rientriamo a Monti.
Qui ci aspettano 12 nodi da 250, che sono praticamente 12 nodi di traverso, ma l'atteraggio è buono.
Libero la pista via AB-A-E, e la follow-me mi aspetta sull'E.
Ripescata la checklist, si spegne, due ore di volo block to block.
Due note simpatiche: Tonale-Pisogne 30 minuti, Tonale-Montichiari, 50 minuti. Provate a far di meglio...

sabato 7 luglio 2012

Volo sulla valle

Oggi è un giorno di prime volte.
Faccio il volo sulla valle.
È la mia prima volta sopra i 5000 piedi, la mia prima volta in una valle strettina e senza aeroporti, sarà il mio primo volo vero in montagna.
La pianifica prevede, dopo il decollo, verso mezzogiorno, e l'uscita Lonato, di andare verso Riva del Garda, poi zompare a nord di Trento sopra la Paganella, infilare la val di Non, sorvolare il lago di Santa Giustina, poi la val di Sole. Passato il Tonale, a circa 8500 piedi (il passo è a 6178, le montagne intorno tra i 9000 e gli 11000) in "picchiata" verso la Valcamonica, sfruttando la conca di Ponte di Legno, ma sarà da vedere il meteo e il vento come sarà, se riuscirò a fare un paio di tondi scendendo, per passare a Vezza intorno ai 5500-5000 piedi, ovvero sorvolando il paese poco più alto di Cormignano. Poi si scende la valle, man mano perdendo quota e seguendo il percorso della valle stessa. Avendo perso quota in alto, non c'è via di uscita che il lago d'Iseo, poi Brescia e di rientro a Montichiari.
Supponendo una partenza a mezzogiorno, i passaggi sulla valle potrebbero essere questi:

  • Tonale ore 13
  • Vezza ore 13:05
  • Malonno ore 13:10
  • Breno ore 13:17
  • Lovere ore 13:25
Circa mezz'ora dal Tonale a Lovere. 
Ovviamente molto dipenderà dall'orario vero di partenza, dal tempo "perso" dopo il Tonale a perdere quota, e dal vento nella valle, che comunque verso le ore centrali del giorno dovrebbe essere sostanzialmente calmo (in fase di giro tra brezza di valle e di monte).

L'aereo è I-SIVI, aereo bianco con punte delle ali e coda rossi, carrello fisso senza scarponi, monomotore a elica.
Se mi vedete salutatemi, io non posso vedervi!
Spero di cavare da questo giro un bel video da mettere su youtube!

venerdì 6 luglio 2012

Svulazzo e inglese

Sono abbastanza orgoglioso di me, perché stasera ho portato a volare Silvia con un suo amico olandese.
Il volo è stato tranquillo, Monti-Lonato, lago di Garda, Botticino, Brescia e poi un giro sul lago d'Iseo, poi Brescia e atterraggio classico 32 (c'era Fabio con un allievo che faceva simulate di piantata motore da cielo campo a 1800).
E sono orgoglioso, non tanto per il volo, nulla di particolare, anzi, atterraggio un po' duro, ma perché per tutto il tempo (compreso il doppio aperitivo seguente) sono riuscito a parlare con lui in inglese. Capisco che per molti la cosa può non sembrare gran che strana, ché magari all'estero ci vivono o ci lavorano da anni, però io non ho molte occasioni di parlare inglese.
La cosa più fastidiosa è la mancanza tragica di lessico. Troppo spesso mi pianto perché non conosco una parola, o uso una parola simile o presa brutevolmente dall'italiano e questa cosa mi da noia. Ovviamente più si scivola verso discorsi tecnici (informatici o aviatori) meno difficoltà ci sono perché il lessico è in inglese anche quando si parla in italiano.
Riesco a capire assolutamente tutto quello che mi viene detto, e non mi perdo la minima parola o concetto.
Quindi ok, positiva chiaccherata di qualche ora in inglese, positivo svulazzo da un'ora e 5 tra Brescia e il lago, e Padova Info che non capiva che io andavo sul lago di Iseo (continuando a volermi mandare sul lago d'Idro, e chiedendomi la quota).
Ora come al solito sono DISTRUTTO, quindi me ne vo a letto!!!

lunedì 18 giugno 2012

Incisioni rupestri

che mi ricorda tanto, ma tanto un tema che si fa in mille salse in terza elementare.
Ma no, le incisioni rupestri non sono un gioco da bambini, o la teoria bizzarra di qualche attempato barone.
No, queste iscrizioni ci sono, si vedono, sono studiabili.
Quello che manca è una conoscenza della "cultura di fondo" di chi ha creato questi graffiti.
Avere una conoscenza dei miti, delle leggende, della vita di queste persone permetterebbe di aiutarci ad interpretare i segni.

Ci sono un po' di cose alla rinfusa che butto qui, come riflessioni sparse.

  • chi incideva non era una scimmia o un popolo poco progredito. Non disegnavano la roccia perché non sapevano scrivere. Sono state trovate 260 iscrizioni, con lettere dell'alfabeto nord-etrusco. Il fatto che molte iscrizioni siano sovrapposte, con ampie zone vicine assolutamente prive di iscrizioni, implica che era più importante l'atto di incidere che il risultato dell'incisione. Questo non si riflette sulla qualità delle incisioni. In alcuni casi si vedono dei particolari anatomici molto definiti, che implica una abilità non indifferente, anche perché un errore di percussione non si può cancellare. 
  • i graffiti vengono fatti lungo un arco molto, ma molto lungo. Si parla di migliaia di anni, in un periodo dove la lunghezza della generazione era più corto dell'attuale. Considerare il "fenomeno" delle incisioni rupestri come un fenomeno unico potrebbe essere un errore.
  • quello che viene rappresentato spesso non è un simbolo. Ci sono più di 2000 case incise sulla roccia e sono praticamente tutte diverse come struttura. Un "pilastro" di più, un trave di meno, ma è il sintomo che l'incisore ritraeva una casa, non il concetto di casa.
  • le incisioni sono TANTE. Ma proprio tante. Sono tante quelle che si conoscono, e altrettante sono quelle che sono sepolte, nascoste, sconosciute. La Soprintendenza vieta gli scavi, quindi non si può scoprire altre iscrizioni.
Merita davvero una visita. La Riserva delle Foppe di Nadro è una bellissima passeggiata, Luca che ci ha fatto da guida è stato molto interessante, ed è notevole pensare che uomini come noi migliaia di anni fa abitavano i nostri paesi senza le nostre possibilità, e quello che loro hanno fatto è giunto fino a noi. 
Una precisazione. Le incisioni sono Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO dal 1979. 
Prima di Roma (1980-1990), prima di Firenze (1982), Venezia e Pisa (1987). Diciotto anni prima di Pompei. 

domenica 17 giugno 2012

Logbook!

In questa settimana ho rimesso mano al software che ho scritto per segnarmi i voli e per fare automaticamente le somme dei tempi¹.
Ho aggiunto una funzionalità banalmente perché mi è capitato sotto mano una stampata del logbook sulla quale avevo decisamente smadonnato prima di scrivere quel programma, e quindi ho scritto l'esportazione in pdf del logbook, come fa il programma che usano in aeroclub.

Ho anche scoperto con una certa sorpresa che il programma viene utilizzato. Gli utenti registrati oltre a me sono 4, di cui 2 attivi.
Sono stati loggati 182 voli, per un totale di quasi 175 ore di volo, per il 75% in dual, e quasi 500 decolli e atterraggi.
Sono stati toccati 9 aeroporti, per un totale di 18 tratte.

Sono contento che la cosa sia usata. Questo mi spinge a continuare a mantenere la cosa, aggiungendo man mano le funzionalità che mancano, per esempio le statistiche avanzate, e magari aggiungendo la paginazione dei voli.

Quello che manca è sapere se qualcuno se lo è installato in locale. Sto pensando a un trucco per saperlo, ovvero aggiungere la verifica periodica dei possibili aggiornamenti (come fa dokuwiki).







¹notasi che questo è a causa della mia pigrizia. Fare le somme dei tempi è una cosa tanto banale quanto delirante, e i conti non tornavano mai. Quindi le somme le faccio fare al computer, che è così bravo...

giovedì 14 giugno 2012

Action cam e PA-28

Come dicevo prima, ho provato supporto e action cam in aereo.
L'aereo era il mio buon I-SIVI, quello con cui ho fatto l'esame, il mio aereo preferito.

Il risultato delle riprese con l'action cam è stato questo:
Uno:

Due:



Come si vede, il video non è male, non traballa troppo ed è abbastanza chiaro e definito.
Non litiga neanche troppo durante il controsole, che potrebbe mandare in palla il controllo dell'esposizione.

Il mio scopo è arrivare a questo, e arrivarci in maniera il più automatica possibile.


Per adesso riesco a decidere come tagliare il video e cosa sottoporgli come colonna sonora.
I prossimi passi sono due: registrare attraverso la radio portatile le comunicazioni della torre, magari direttamente attraverso il jack del telefono o un lettore mp3 che faccia anche da registratore, e utilizzare i dati del logger per fornire in tempo reale velocità, quota e direzione in una sorta di HUD da sovrapporre al video.

Tutto questo vorrei realizzarlo a riga di comando, in modo da poterlo automatizzare. Finito il volo ho

  • traccia video della action cam
  • traccia audio delle comunicazioni con gli enti
  • traccia GPS del logger
Mi scelgo una colonna sonora e poi i passi sono: 
  • creazione della traccia video con l'hud riportante quota, velocità e direzione
  • creazione della traccia audio mixando comunicazioni e sottofondo
  • creazione della traccia video mixando l'hud con il video vero
  • creazione del video completo e archiviazione del tutto
  • taglio delle parti noiose e pubblicazione
Se riesco ad automatizzare le prime quattro parti sarebbe un vero gioiello, anche riutilizzabile per l'aeroclub come ricordo vuoi dei primi voli, vuoi dei battesimi del volo che si faranno in futuro...

Action Cam

Mi sono preso la Action Cam.

Che non è altro che una telecamera, il più possibile miniaturizzata, che non fa null'altro che registrare. Non ha schermo, non ha zoom, non ha quasi nessun tipo di controllo a bordo, ma registra e basta.

Per non spendere troppo per una cosa che non so quanto userò, ho deciso di prendermi una action cam low cost, dribblando le più famose, quotate e rinomate GoPro, e optando per una Rollei 100.

69 euro più spedizione e schedine, viene con due supporti: un elastico che serve per il montaggio sul casco e un anello per il montaggio su un supporto tondo, tipo il manubrio di una bicicletta.

Per completare la cosa, avevo bisogno di due ulteriori supporti: un supporto a pinza e uno a ventosa.
Il supporto a pinza me lo sono autocostruito.

Ho preso una cosa tipo questa¹ e ho levato il filo e il portalampada.
L'alloggiamento interno è più che sufficiente per contenere la action cam, insieme a un po' di spugna da imballaggio. La cosa è abbastanza robusta, ammortizza bene le vibrazioni (percui il video non ha il parkinson, almeno non più di quanto ce l'abbia il posto dove è attaccato).

Il primo problema è che la spugna scivola, e con le vibrazioni, se il supporto è messo inclinato leggermente verso il basso, questo tende a scivolar fuori.
Ma pensavo di trovare una spugna tipo anecoica in modo da riuscire a infilare e sfilare la action cam, e contemporaneamente di incollare la spugna al supporto di acciaio.
Il secondo è che è difficile fare in modo che la videocamera sia orizzontale. Bastano pochi gradi per rovinare un video. Sono sicuro che c'è modo per raddrizzarlo, ma sto cercando di fare l'editing tutto a riga di comando, in modo da poter automatizzare il tutto.

Ho fatto un po' di prove, una in bici, una in auto, e una in aereo, e l'unica degna di nota è quella in aereo, ma ne parlo nel prossimo post...






¹

mercoledì 13 giugno 2012

Vicinanza via twit?

Spero abbiano usato anche canali più tradizionali di un twit al ministro degli esteri...




martedì 5 giugno 2012

Spigolature

La canzone dell'universo, dei Monty Python, con i sottotitoli in Italiano


Questa è dedicata ai miei amici filosofi Ivan e Gloria, e anche un po' allo storico Fabio, una Germania-Grecia del tutto particolare...


I miei prossimi giri in bici:
Folzano-Poncarale (22 km)

Visualizzazione ingrandita della mappa

Il giro dell'area aeroportuale di Ghedi (33 km)

Visualizzazione ingrandita della mappa

lunedì 4 giugno 2012

Enzino, Enzino...

Milano e' bloccata, e' arrivato il Papa.
Se è per quello era bloccata anche settimana scorsa, arrivava il giro.
E il 25 aprile, per la manifestazione era chiusa la stazione del Duomo.
E per la stramilano, non chiudono forse la città?
E per le feste scudetto, anche quelle della tua cara Inter, non ci sono casini?

L'Emilia Romagna e' bloccata, e' arrivato il terremoto !
E quindi? Quale sarebbe il parallelo? Non è che il terremoto arriva perché il papa fa un viaggio, se no sai che casino il pontificato di Giovanni Paolo II


Il Papa e' andato alla Scala e stasera gli hanno suonato la Nona di Beehtoven, era seduto nel corridoio circondato dallo sfarzo di Cardinali Vescovi e signori e signore tra i più' ricchi della città e non solo. Gesù non l'avrebbero nemmeno fatto avvicinare vestito come sarebbe stato.
Gesu', sulle loro croci luccicanti, contro la sua volontà'.
A parte che mi piacerebbe sapere come fa a sapere la volontà di Gesù, ma quello passi. Il Papa è stato anche allo stadio con i Cresimandi, e a Bresso con le famiglie, mi sembra che non sia venuto a Milano solo per la serata alla scala.



In Emilia le Scale sono crollate e sotto c'e rimasta la povera gente, quella che ci rimette sempre, quella che la croce ce l'hanno sulle spalle da quando sono nati.
A partire dalle chiese e dai preti, che sono le strutture che hanno avuto i danni più grossi.
Occhio che la chiesa non è solo quello. La chiesa è fatta di tanti preti che si spaccano la schiena a raccogliere gli ultimi, a dar da mangiare e da dormire a chi non ha più un pasto e un tetto, a dar accoglienza a chi non ha più niente. Sostituendosi troppo spesso allo stato quando questo è assente. Solo che lo fa da prescrizioni senza suonare la tromba, ma nel buio degli angoli delle città.


Il Papa sta a Milano e blocca tutto per 3 giorni, ancora nessuno riesce ad immaginare quanti soldi costano questi tre giorni alla città' !!
Io non so immaginare neanche quanto hanno speso e restituito allo stato e alla città le centinaia di migliaia di persone che sono venute a incontrare il Papa. Non credo che nessuno mai farà questo conto. Quanti alberghi pieni, quanti ristoranti pieni, quanti bar che normalmente un sabato mattina bello di giugno fanno 10 caffè e che invece, grazie alla visita del Papa, hanno fatto caffè ininterrottamente per ore. Per chi produce magliette e bandiere, che ieri ne ha vendute a migliaia.
Quando si fanno i bilanci, bisogna mettere tutto dentro, non solo le uscite che ci fa comodo mostrare. Mettiamoci tutto davvero, e poi tiriamo le somme. Ma in un bilancio non puoi mettere solo quello che vuoi e ignorare il resto....



In Emilia i Pompieri, I Vigili del fuoco, i Volontari, hanno la faccia sporca e non dormono da una settimana e scavano per ridare la vita.
La Nona di Beethoven e' finita ! Il Papa batte le mani, e tutti battono le mani al Papa. Che tristezza di paese !!
Vedo un paese più triste quando un capannone di pochi anni crolla sotto un terremoto neanche troppo forte.
Vedo un paese più triste quando tante, troppe scuole non sono sicure e igieniche, e nessuno fa nulla.
Vedo un paese più triste quando si costruisce abusivamente, si abita e si muore in zone alluvionali.
Vedo un paese più triste quando un condono tombale dichiara legali migliaia di case abusive costruite sulle pendici del Vesuvio.
Vedo un paese più triste quando ogni domenica si spendono centinaia di migliaia di euro per la sicurezza negli stadi, e poi le squadre di calcio manco pagano le tasse
Vedo un paese più triste quando un ricercatore prende 800 euro al mese, quando uno sportivo deve entrare nell'esercito per praticare, quando l'unico sport che ha dignità è il calcio, un po' la pallavolo il ciclismo e la Formula 1, mentre tutti gli altri sport sono relegati all'ultimo servizio di un minuto e mezzo della domenica sportiva. Dopo tre ore di calcio.

Ma evidentemente è più facile chiudere gli occhi davanti a queste cose, perché sono faticose da affrontare.
Perché andare contro la Chiesa è facile e va di moda.

E.IACCHETTI

A. Occhi

















martedì 29 maggio 2012

Terremoti ed energia

http://www.convertalot.com/earthquake_power__calculator.html

Un rapido post per condividere ciò che ho trovato oggi.
È un convertitore per la scala richter, che dal grado della scala mi dà la quantità di energia sprigionata in joules (che non è il massimo della comprensione) e in tonnellate di TNT.

Tra l'altro il sito fa notare due cose:
un aumento di un grado della scala corrisponde a una oscillazione superficiale all'epicentro 10 volte maggiore.
un aumento di un grado della scala corrisponde a una energia rilasciata 30 volte maggiore.
Per cui, per favore, 5.9 e 6.2 non sono quasi uguali. 5.9 fanno 10000 tonnellate di TNT, 6.2 ne fan 30000.
Il triplo.
Cazzo.

lunedì 28 maggio 2012

Spigolature

Crozza che interpreta un Battisti anti evasione



Tifo bizzarro al giro d'Italia


5 pubblicità di auto che non sono mai andate in onda. E capirete perché (soprattutto la prima)...

sabato 26 maggio 2012

Spigolature

Se il vento sorpassa la velocità di rotazione è risaputo che anche un aereo potrebbe decollare come un elicottero, in verticale, con ground speed nulla.

Questo è quello che può succedere nel deserto del Mojave, dove gli aerei vengono smontati, a un 747. Levati i 4 motori, e buona parte degli interni, anche il bilanciamento va un po' a donnine, e l'aereo con un vento di 70 mph tende a decollare, quasi volesse scappare al suo destino...





Pubblicità di una birra nella patria del rugby argentino.
Perché a un rugbista piace fare un tackle per avere una birra.



Questa è una cosa che ho fatto io.
Ho dovuto rimediare alla cazzata di avere fatto i time lapse con la macchina verticale (qualcuno ha detto che non ci capisco una sega di video. Ecco, ha ragione). 90 foto per parte, il tutto elaborato a riga di comando con strumenti liberi: imagemagik e mplayer/mencoder.

giovedì 24 maggio 2012

Parmigiano reggiano

Si sta parlando in questi ultimissimi giorni, di un po' di caseifici che stanno vendendo le forme di parmigiano che hanno nei magazzini, in modo da liberarli alla svelta, incassando un po' di denaro, e quindi avviare la sistemazione dei magazzini di stagionatura.

Per dare una mano davvero a questa gente, piuttosto che spedire soldi che poi non si sa come vengono spesi e quanti ne vengono mangiati nel frattempo, cerchiamo di comprare questo formaggio.
Con alcuni amici stiamo cercando di contattare un caseificio, ed avremmo anche una persona che può farci il trasporto senza problemi. Se qualcuno fosse interessato almeno a un kg di parmigiano, mi contatti. Insieme a un GAS gestito da un collega vediamo di raccogliere un po' di ordini e poi facciamo in modo di distribuirlo. Quindi se qualcuno fosse interessato, nella zona di Brescia, o in valle, si faccia sentire, che lo metto in nota.
Il prezzo è interessante, il formaggio è di qualità. La cosa è trasparente sia dal punto di vista fiscale che dal punto di vista sanitario, ovviamente.

Che sia da qui, o che sia in maniera autonoma, aiutiamo questa gente.
Comprando i loro prodotti, e dandogli quindi la possibilità di rimettersi in piedi

Linkem - Problema risolto

Avevo scritto qui dei problemi con Linkem, che mi fornisce connettività qui a Brescia.
All'ennesima telefonata, dopo aver verificato i problemi con Nagios, e dopo alcune verifiche tecniche (di cui sono stato assolutamente all'oscuro, ma sembra siano state fatte), è arrivata la proposta di passare a Max 20 Outdoor, ovvero sempre wimax, ma con un modem e una antenna fissa esterna.
Ovviamente il passaggio sarebbe stato a carico loro, ma io ho (gentilmente) rifiutato, visto che sono in affitto, e avrei dovuto chiedere al padrone di casa, oltre al fato che, se mi fossi spostato di casa sarebbe stata una gran rottura di scatole.
Senza troppi problemi, si è passati al piano B, ovvero al cambio del modem. Devo dire che ero piuttosto scettico della cosa, visto che la mia impressione era che ci fossero noie lato rete, ma ho dovuto ricredermi.
Cambiato modem (non solo l'oggetto, ma è cambiato anche il modello) la cosa ha funzionato. Ci sono stati ancora un po' di periodi di down, ma nulla di drammatico, anzi.

Devo dire che il servizio di assistenza clienti Linkem merita un 10. Sono gentili, competenti, sanno cos'è un IP, capiscono i parametri tecnici che serve. È un piacere parlare con qualcuno che sa di cosa si sta parlando. Hanno anche evitato di usare frasi tipo "impossibile", "non abbiamo problemi, saranno problemi suoi" eccetera. Oltre ad essere odiose (implicitamente mi stai dando del bugiardo) sono assolutamente inutili alla soluzione del problema.
Comunque, problema risolto!

North east Trip

Uella!

Sta prendendo forma il viaggio di settembre.
Riservati praticamente otto giorni abbondanti (mezzogiorno del 3 settembre-pomeriggio dell'11), e vagliate distanze, opzioni, mezzi di trasporto disponibili, eccetera, la forma che sta prendendo il tutto è la seguente:

  • 3 mezzogiorno - 5 mattina, New York. Cantiere di Ground Zero, Abercrombie, Apple Store, Top of the Rock, forse Intrepid, ma vediamo che si dice in giro quando arriverà lo shuttle.
  • il 5 mattina, in megabus, 8 ore di viaggio tra lo stato del New Jersey e quello di New York verso Buffalo. A Buffalo ci aspetta un'auto a noleggio per andare a dormire a Niagara Falls, e sono una 30ina di km. 
  • Il giorno dopo (il 6) si riconsegna l'auto verso l'ora di pranzo e si riprende il megabus per altre 8 ore verso Philadelphia. 
  • A Philadelphia si dorme 2 sere (la sera del 6 e quella del 7) e sabato 8 di prima mattina si riprende il solito megabus per 3 ore e 10 minuti per Washington. 
  • Finalmente qui si sta un po', Smithsonian, Pentagono, Whitehouse, Lincoln memorial, musei vari.
  • Da Washington si riparte martedì 11 settembre in mattinata per arrivare a New York alle due e poi rientrare in Italia con il buon Airbus A330 nuovo di Alitalia.

Qualche pensiero sparso:
  • ci sono dei viaggi organizzati con pulman e albergo che fanno New York-Niagara, e costano poco. La fregatura è che ti portano a vedere della roba nel mezzo (per esempio il museo del vetro, ma cazzo se devo vedere il museo del vetro vado poi a Murano!) e l'albergo è a 60 km dalle cascate, a Rochester. Con la noia che devi stare ai tempi della ciurma.
  • Se ci girano le palle, possiamo fare un salto a Toronto. Non credo, ché sono 260 km e ne abbiamo già fatti una marea, però magari...
  • Tutto il giro in bus, prenotando adesso ci costa 74 dollari. Per due persone. Al cambio attuale 60 euro.
  • i Bus hanno bagno, wi-fi e corrente a bordo. Il prezzo è ultraconcorrenziale, giusto per fare un esempio, con il treno Amtrack da Philadelphia a Washington costa 70 dollari, contro 22 del bus. Magari sostituiremo l'ultima tratta con il treno, per arrivare messi meglio a New York e al volo che ci aspetta.


Ricapitolando, sono due notti a New York (3-4), una notte a Niagara Falls (5) due notti a Philadephia (6-7) e tre notti a Washington (8-9-10).
Ora c'è da guardare gli hotel. Sarà da cercare hotel tutti della stessa catena, che magari ora della fine salta fuori una notte gratis...

venerdì 18 maggio 2012

Answers e l'informatica


Sono Nikolas ti rispondo io Enciu allora quel virus è una specie di Acker cioè assassino del computer cioè un semplice Acker è una persona che ruba informazioni in un'altro computer per appropiarsene invece in questo caso l'acker è un virus che prende piano i dati e gli elimina fino a distruggere pc
Da qui, oppure qui.


siamo fottuti, c'è l'acker!

giovedì 17 maggio 2012

Sorpresona

Stavo allegramente fotografando uno degli aerei del club, recentemente reimmatricolato per l'uso scolastico, I-FRIZ


quando d'improvviso, mi scappa l'occhio sullo sfondo



Cosacosa?

Chi sta passando allegramente in queste deserte lande (in realtà meno deserte del solito, vista la Mille Miglia)



Proprio lui!

Volga-Dnepr Airlines, Antonov AN-124-100 Ruslan.

Aeroplano ciccione, decisamente ciccione. 175 tonnellate a vuoto, 405 tonnellate di peso massimo al decollo, portata massima fino in crociera 170 tonnellate.



A dire il vero è ospite abbastanza fisso della zona, non ho avuto il coraggio di andarci vicino, anche perché ufficialmente io ero lì per I-FRIZ!

Non so quindi che portasse.


Altre foto le trovate sull'album picasa.

Comunque sul piazzale c'era anche I-CESY e uno degli aeroplani da fotogrammetria aerea normalmente parcheggiati nell'hangar del club.




L'aeroplano è questo:


La particolarità è che ha l'ala alta, e i due carrelli principali sono lunghissimi e scendono da sotto le gondole dei motori consentendo foto simpatiche come questa:



Direste mai che un coso così vola?


lunedì 14 maggio 2012

NDB/ADF

Il sistema NDB/ADF è la radioassistenza più semplice.
NDB sta per Non Directional Beacon ed è una antenna che emette onde radio (nella banda tra 200 e 1750 KHz), trasmettendo il codice identificativo della stazione (normalmente 3 lettere in codice morse) modulato in AM.
La parte a bordo del sistema si chiama ADF (Automatic Direction Finder) ed è un indicatore a freccia all'interno di un anello con le direzioni, che ruota a discrezione del pilota. L'indicatore all'interno non modifica la sua posizione in base alla posizione dell'anello.

L'indicatore è come un dito che punta sempre verso la posizione dell'antenna dell'NDB.
Indica sostanzialmente l'angolo che c'è tra la fusoliera dell'aeroplano e la congiungente tra l'aeroplano e l'antenna.

Ruotando l'anello in maniera parallela al direzionale, la punta dell'indicatore mostrerà quale è la prua che devo mettere per raggiungere l'antenna, mentre la coda indica quale è la direzione per allontanarmici.

Ovviamente facendo due conti è possibile calcolare qual è la radiale uscente dal NDB sulla quale si trova l'aereo, e combinata con un'altra radiale (presa da un altro NDB, o da un VOR) o con una distanza data dal DME posso stimare la mia posizione in maniera precisa.
La cosa non è banale: non posso girare in tondo, per avere una lettura decente dall'ADF e volando dritto mi viene difficile calcolare le due radiali, soprattutto se ho un solo ADF e le radioassistenze sono vicine.

L'utilizzo più comune di questa radioassistenza è per trovare un posto. Posso impostare la frequenza dell'NDB dell'aeroporto di Parma per trovarlo, magari in un giorno di visibilità non ottima, posso essere istruito di seguire l'NDB di Orio per raggiungere velocemente l'aeroporto.

Il vantaggio dell'NDB è la sua semplicità. Non richiede antenne complicate come un VOR, a bordo è più semplice e non ha parti in movimento che possano guastarsi, funziona perfettamente per trovare posti sperduti.
Di contro pago con problemi in alcuni casi (presenza di temporali, colline che riflettono il segnale, effetto costa) e con la complicazione di non avere immediatamente la radiale dall'antenna e di non poter funzionare mantenendo la posizione girando in tondo.







Radioassistenze

Le radioassistenze sono apparati elettronici che sono di supporto alla navigazione VFR. Rivestono un ruolo infinitamente meno importante rispetto alla navigazione strumentale (a parte il caso della navigazione sul mare), perché in ogni caso è necessario rimanere in condizioni di volo VMC, quindi a bassa quota in contatto visivo con il suolo.

Le radioassistenze servono a supporto della navigazione, ovvero servono per confermare i punti riconosciuti a terra, oppure per confermare se il riconoscimento a terra non è sicuro.
Serve anche per aiutarci, qualora i landmark a terra non ci diano risultati, nel caso in cui ci siamo persi.

Le radioassistenze disponibili in volo sono sostanzialmente quattro:

  • NDB/ADF (Non Directional Beacon - Automatic Direction Finder)
  • VOR (VHF Omnidirectional Range)
  • DME (Distance Measure Equipment)
  • ILS (Instrumental Landing System)
A parte l'ILS, che si utilizza durante la fase finale del volo (ma in un volo VFR si usa giusto per conferma), una coppia degli altri due (ma non due DME) ci può fornire una stima molto accurata della nostra posizione. 

Non è necessario seguire rotte tracciate da radioassistenze, ma le radioassistenze vengono utilizzate per confermare i punti di riporto. Ovviamente viene comodo, e forse anche indispensabile in caso di navigazione sul mare, utilizzare le radioassistenze per la parte di navigazione, ma potrebbe non essere facile, e in alcuni casi proprio impossibile.

Prossimamente spenderò due parole per spiegare non tanto la costruzione, quanto l'utilizzo normale di questi strumenti di supporto alla navigazione.

martedì 8 maggio 2012

Volo prenotato!

Prenotato il volo.
Purtroppo, a causa di problemi vari abbiamo dovuto ritardare la definizione delle date, quindi i prezzi hanno cominciato a salire.

La dinamica dei prezzi è stata questa: i prezzi dei voli con scalo sono lentamente ma inesorabilmente saliti, mentre i voli diretti (soprattutto quello adocchiato già l'anno scorso, il code sharing delta-alitalia) sono rimasti più o meno costanti, o meglio, sono aumentati meno, quindi a un certo punto convenivano.

Sono pure comparse combinazioni bizzarre, tipo un Milano-Istanbul-NewYork con Turkish, oppure un Milano-Mosca-New York con Aeroflot.

Al momento della prenotazione comunque, il volo più economico era un Milano-Copenhagen-New York con SAS e pernottamento a Copenhagen, tempo di andata 30 ore, ovviamente ingestibile, che era sui 620 euro.
Ma a 658 euri la combinazione scelta: Milano-New York con Alitalia, ma operato da Delta Airlines con il 767-300, con partenza alle 9.35 da Malpensa, e il ritorno Alitalia vero, operato con i 330 nuovi ex AirOne, gli aerei più nuovi che Alitalia abbia in flotta.
I 767 sono piuttosto angusti e vecchiotti, e gli interni ne risentono un po' ma il tutto sarà ripagato dal ritorno con il 330, che è uno degli aeroplani più belli che Alitalia abbia in flotta. E poi è fatto in Europa, e in parte anche in Italia!

Ah, andata il 3 settembre, ritorno l'11 settembre. Che sarà un po' un casino di controlli, ma vedremo di non diventare troppo matti!


mercoledì 2 maggio 2012

Navigare a vista...

Ovvero, come faccio ad andare da qui a là in aereo volando a vista.

Innanzi tutto è da sapere che la maggior parte del tempo siamo in spazio aereo non controllato, di classe G.
Quindi non è disponibile il servizio di controllo dello spazio aereo, e abbiamo solo un servizio di informazioni che ci dà notizia di traffici presenti nella nostra zona, qualora ne fosse a conoscenza.

La navigazione avviene per punti stimati, ovvero riconoscendo a terra un insieme di punti che forma una rotta tra gli aeroporti di partenza e di destinazione.

Il criterio primario per la scelta dei punti è che il punto deve essere facile da riconoscere dall'alto. Una paese con una ferrovia che lo attraversa, uno svincolo ferroviario, una fabbrica, una ciminiera, ogni cosa riportata sulla carta è cosa buona e giusta.
La distanza tra un punto e l'altro non deve essere eccessiva, intorno alla quindicina di miglia, perché per effetto del vento potrei spostarmi troppo dalla rotta e non riuscire a trovare il punto successivo.
Per ogni tratta mi calcolo in anticipo la rotta (direzione) da tenere e il tempo che presumibilmente ci metterò a velocità di crociera. Non solo, ma scelgo anche la quota da mantenere, in base agli ostacoli, agli spazi aerei, alle zone ristrette o proibite lungo la rotta. Nel Navigation log, prendo nota anche dell'identificativo radio e della sua frequenza, e della quantità di carburante che prevedo di bruciare durante quella tratta.
Il tutto finisce nel flight log, e mi serve per calcolare quanto tempo impiegherò in rotta e quanto carburante consumerò, in modo da inserirlo nei calcoli appositi.

Questo in fase di pianifica.
Quando poi andiamo in volo, su ogni punto scelto, prendiamo la rotta che ci porterà al punto successivo, e azzeriamo il cronometro. Comunichiamo poi al servizio informazioni la nostra posizione, la nostra quota e uno stimato del prossimo punto. Durante la tratta impostiamo salita o discesa nel caso fosse necessario.
Quando è trascorso il tempo stimato, o magari un po' prima, comincio a cercare il punto, e quando l'ho riconosciuto, ci vado sopra, e ricomincio come prima.

La cosa sembra molto complicata, e in alcuni casi può esserlo.
Ci sono alcune zone più facili e altre più difficili. È chiaro che è più difficile (forse impossibile) perdersi andando a Trento che andando a Bresso. La Brianza è molto complicata da sorvolare: è una distesa ininterrotta di paesi e capannoni, e anche strade e linee ferroviarie si perdono tra le costruzioni.
In questo caso intervengono l'esperienza, google maps, e le radioassistenze, che possono aiutare. E in extrema ratio, la procedura di perdita di posizione, che spiegheremo in un prossimo articolo.

domenica 29 aprile 2012

Spigolature

America's Got Talent.
Team iLuminate.
Argh!


Utilizzi alternativi dell'iPad (1)



Utilizzi alternativi dell'iPad (2)


Natalino Balasso e il Fat-Phone...

venerdì 27 aprile 2012

Costa Concordia

L'appalto per il recupero della Costa Concordia è stato vinto dal progetto in cooperazione della Titan Salvage (società statunitense) e della italiana Micoperi.
Mi sono registrato ai Media Updates sul sito della Titan, per cercare di capire come funzionerà il recupero effettivo.

70 ore!

E con l'ultimo volo di mercoledì ho zompato la soglia delle 70 ore complessive di volo, e delle 20 ore da Pilota in Comando.
Evviva!

Nucleare o carbone?

http://www.ilpost.it/2012/04/26/il-problema-della-germania-col-nucleare/

Ops.
Hanno spento il nucleare (a grande richiesta dei verdi e degli ambientalisti) e ora consuma più carbone (con grandi lamenti di verdi e ambientalisti).

A dimostrazione di quello che si diceva mesi fa: le rinnovabili NON sono un'alternativa al nucleare. Non lo sono, né per potenza installata, né per energia prodotta, né per qualità (genera inquinamento armonico, che fa saltare i motori di precisione).

L'alternativa è ancora il carbone. Che, guarda un po', inquina. E inquina sempre, non solo nel caso di incidente. Ed è anche radioattiva. Poco ma lo è.
Ops (2).

Quindi, lo spegnimento delle centrali nucleare tedesche, ha portato a un aumento del costo dell'energia e a un aumento dell'inquinamento, anche radioattivo.

Grazie, ambientalisti.

giovedì 26 aprile 2012

Spigolature

Come si fa pubblicità a un nuovo canale televisivo. In Belgio, peraltro, mica negli Stati Uniti



Scavatore in miniatura, ma funzionante, e lavorante.  Non credo sia automatico, ma radiocomandato, ma non capisco il tedesco...


Che bello, incrociare un Mig sulla strada del lavoro...



Maggio pesante

Non basta la primavera, a complicare le cose, e questo tempo, che fa saltare la temperatura su e giù da un giorno con l'altro.
Non basta che ho regolarmente una fame folle, molto più del solito, e che quindi la mia dieta ne stia pesantemente risentendo.
Si stanno infilando, uno dietro l'altro una serie di impegni, tutti piacevoli, per l'amor di dio, ma sarà un maggio pesante.
Si comincia con domenica e lunedì, una gita in due giorni a Pisa. Se fa caldo abbastanza si potrebbe anche fare il bagno!
Poi, 9-11 a Praga, con la sfortuna (per lei e per noi) che una delle compagne di viaggio non può venire perché ha un provino di lavoro. Quindi, oltre alla necessità di andare a Malpensa (che due maroni), avremo anche un compagno di viaggio di meno.
Poi l'11 sera ho il concerto della Mannoia, qui a Brescia.
Poi stiamo organizzando, con gli amici dell'aeroclub, di andare da qualche parte in formazione tutti insieme. Tipo all'isola d'Elba, e quel weekend potrebbe essere uno dei papabili.

Nel frattempo, il lavoro si fa complicato, ci sarà da cambiare i server, forse da reinstallare ancora una volta tutte le macchine, e sostituire più o meno tutti i server di Brescia. Perché prendendo due server nuovi, si va a sostituirli, scalandoli, per scartare i più vecchi.

Sarà dura, ma ce la faremo...

martedì 24 aprile 2012

Linkem

Il mio provider di connettività è Linkem. Fornisce accesso a internet via Wi-Max, a Brescia e l'avevo scelto mollando tre, a causa principalmente dei limiti posti alla navigazione, seppur alti, e ai costi giganteschi dell'extrasoglia
Poi era arrivata la proposta di linkem, tre mesi gratis di test con recesso gratuito. La cosa aveva funzionato abbastanza bene, anche se non eravamo in piena copertura, e quindi si era rescisso dal contratto di Tre (peraltro senza che fosse chiesto il corrispettivo per il recesso e la riconsegna del modem) e si era adottato Linkem.
Quando poi ci eravamo spostati alla nuova casa, anche il modem si era trasferito, e, nonostante un po' di problemi di setup, la cosa aveva cominciato a funzionare egregiamente.

Poi a un certo punto sono cominciate le disconnessioni.
Uno-due minuti ogni tanto. Anche meno, magari. Ma alcune sere è oggettivamente insopportabile, è impossibile sostenere una conversazione via chat, men che meno una telefonata, e anche la navigazione è a singhiozzo. 
Si chiama quindi il call center. Sono decisamente gentili e disponibili, e passano al telefono anche minuti interi, ad aspettare un reboot del modem.
Mi invitano a monitorare la cosa. Cosa che faccio buttando su un nagios sul mio portatile e monitorando il ping sul mio server. 
La cosa funziona da un 23 ore su 24 a 10 ore su 18 di oggi, con un downtime di quasi il 50 percento. 

Qualcun altro ha Linkem a Brescia e ha problemi?


Aggiornamento:

La cosa si è sistemata con un cambio modem: dettagli qui.

lunedì 23 aprile 2012

Scelta del volo

Un rapido aggiornamento.

Sto controllando i voli su New York.
Per l'andata è molto gettonato un diretto United Airlines, con il 767-200, su Newark. Non mi entusiasma, ma comunque dovrebbe avere il video personale.
Per il ritorno (con questa andata) le proposte sono due: il A340 via Zurigo, con il Jumbolino per Malpensa a seguire. Questo parte tardissimo da New York (ottimo per il fuso) e ci mette poco meno del diretto all'andata. Il secondo è con il A388 Lufthansa via Francoforte. Il disastro è che parte alle 3 del pomeriggio. Che è un casino per il fuso. Ma è il 380.
Siamo comunque appena sotto i 600 euro per andata e ritorno.

Poi ho visto Air Europa con il A330 via Madrid, ma si è un po' alzato, anche Brussels Airlines, con il Jumbolino fino a Bruxelles e poi di A330, oppure i grandi classici, ovvero il 747 British via Heathrow, o Air France via Parigi. Ogni tanto fa capolino una andata/ritorno diretta con andata American Airlines (767) e ritorno Alitalia, ma è abbastanza rara...

BTW stanno capitando a traverso un paio di matrimoni che stanno facendo traballare ancora le date. Spero che le cose si fissino in tempi brevi...

Wizzair

vafa10qlà¹, twittavo ieri sera.

Perché quei disgraziati di questa compagnia aerea hanno deciso di sopprimere il volo del mercoledì da Praga, con effetto dal 9 maggio.
Peccato che io il 9 maggio avevo prenotato per andare in allegria e in compagnia piacevole proprio a Praga, e avessi prenotato dei posti, su quel volo.

Con nonchalance, Wizz manda una mail dicendo in sostanza "il tuo volo di mercoledì è spostato al lunedì, ci spiace se sta cosa ti spaccherà i progetti (oltre ai cabasisi), clicca qui per accettare o chiama il nostro simpatico 199 che non si sa bene quanto costi".

La cosa è di una noia immensa: ho già prenotato l'albergo, e veder sfumare una certa bevuta di birra mi da veramente sui nervi. Inoltre l'albergo è prenotato senza possibilità di refound, quindi sarebbero dei denari buttati al vento.

Quindi ho cercato alternative da proporre. Scartata a priori la possibilità di volare lunedì (né io né gli altri abbiamo 5 giorni di ferie per questa cosa), ho cercato alternative Wizzair dagli altri aeroporti del Nord Italia. Wizz volava da Praga a giorni alterni su Orio e su Treviso (lun-mer-ven su Orio e mar-gio-sab su Treviso). Quindi niente possibilità di volare da Orio.
Altre compagnie che volano su Praga da aeroporti del nord non ce ne sono, a parte Easyjet da MXP, Airone/Alitalia da VCE o MXP, ma vogliono più o meno il doppio del prezzo Wizz da Orio.

Comunque, non c'era altra scelta: Easyjet da MXP. Ma prima c'era da capire in che termini e in che quantità ci rimborsava Wizzair.
Le possibilità erano due: chiamare un 199xxxxxx da telefono fisso, sperando di non dover dare un rene per questa cosa, e tentare una chiamata via skype direttamente al centralino Wizzair in Ungheria.
La chiamata è stata meno avventurosa del previsto, la telefonista ha risposto in tempo praticamente zero, parlava un italiano discreto. La proposta è alternativa: o accetti il cambiamento di data, oppure hai il rimborso. Vogliono l'iban per il rimborso, il codice swift e il nome dell'intestatario del conto, e promettono di restituire l'intera somma, in al massimo quindici giorni. Vedremo.
Durata dell'operazione: quasi nove minuti, costo totale dell'operazione, 29 centesimi. Grazie Skype.

Poi si è prenotato Easyjet. Non sono entusiasta perché Malpensa è distante, è scomodo, costa tutto un sacco di più e Easyjet è stata l'unica compagnia con cui ho avuto noie per il bagaglio.

Ma stavolta so come funziona, e convincerò le tre donne a verificare attentamente le dimensioni del bagaglio....

Aggiornamento

Il rimborso non arrivava, allora il parroco ha chiamato il call center (italiano) e mancava lo swift, che non gli avevamo dato, ma che avevano detto che non serviva. Dato quello in un paio di giorni i soldi sono stati rimborsati sul conto corrente da cui erano partiti. 


p.s. oggi 12000 pagine visualizzate di questo blog. Viva!


¹ è una libero adattamento di un tipico modo di dire bresciano, fatto da Charlie Cinelli per il suo ultimo album, che invita a prenderla nel baule...

sabato 21 aprile 2012

Spigolature

Rientro dopo un periodo complicato, con un po' di video divertenti:

è in tedesco, ma l'audio non serve. Come funziona lo scherzo? Bah...




Lui ce l'ha fatta, anche se sembra troppo ben aiutato. A far cosa? A far atterrare un Embraer 190 solo con l'esperienza di pilota privato. Chiaramente il volo è simulato, ma i simulatori al giorno d'oggi sono molto, ma molto realistici...



Cosa è una vite e come ci si esce: il test di certificazione del DA40



Com'è che decolla un idrovolante che è stato tirato in officina, oppure è stato appena convertito? Da un carrello, chiaro!


venerdì 6 aprile 2012

Rimborsi elettorali (2)

Rispondo a Mattia, che ha risposto a me sul suo blog. Preferisco rispondere qui perché la risposta è abbastanza articolata, e lo spazio del commento è un po' "angusto"¹

La domanda era retorica, ma non troppo.

Un rimborso è un rimborso. E un rimborso elettorale è un rimborso per le spese sostenute in campagna elettorale.

Se è un finanziamento, chiamiamolo con il suo nome, non mascheriamolo da rimborso, quando rimborso non è.

Sì, i rimborsi elettorali servono a tenere in piedi i partiti anche nei mesi in cui non si fanno elezioni. E quindi?
Quindi chiamiamoli finanziamenti.

Io penso che invece sia molto più logico pagare sedi aperte cinque anni, non due mesi, dove la gente fa politica, si organizza, sviluppa un progetto e poi si presenta alle elezioni. Preferisco che i soldi pubblici servano per avere un sistema che fa della politica costantemente, non per gente che si sveglia ogni cinque anni, tira su due cartonati e poi scompare.
Su questo siamo d'accordo.
Il problema sembra marginale, ma è il "trucchetto" che i partiti hanno usato per prendere soldi pubblici nonostante il referendum del 1993. Non hanno detto "Guardate che noi i denari li usiamo per fare questo e quello, per le scuole di politica e i convegni, quindi è giusto che lo stato ci dia del denaro per la nostra attività". Hanno "barbatruccato" la legge e hanno continuato a prendere i denari.

Possiamo decidere se sia giusto o meno dare questi soldi ai partiti, possiamo decidere se dargliene 10 o 20, ma quando abbiamo deciso che 10 sono i soldi giusti che si devono dare ai partiti la nostra competenza finisce lì.
Se poi questi li sputtanano usandoli per comprare l’automobile al figlio del capo invece che per tenere aperte le sedi, sono affari loro. Se invece di spendere i soldi pubblici per far politica li sputtanano e poi si fanno pagare i contributi dai militanti e dagli eletti per far quadrare i conti, sono cavoli loro e dei militanti ed eletti che glieli danno.


Non penso proprio. Perché io stato non do i soldi ai partiti per un servizio che loro mi fanno. Glieli do affinché facciano politica. E quindi se li usano per comprare l'automobile al figlio del capo al posto di far politica, sono anche cavoli miei, mica dei militanti. ²

C'è una differenza significativa, con lo stipendio del sindaco (o di un amministratore pubblico). I soldi che do al sindaco non li do per l'attività politica, ma per quella amministrativa. I soldi che do a un partito sono finalizzati, non al mantenimento degli iscritti (se no, iscrivendomi a un partito mi darebbero dei soldi, non me ne chiederebbero).

Se ti capita di prendere un finanziamento pubblico (come associazione o similia), spesso, se non sempre, viene chiesto di giustificare le spese, quindi si tengono via contratti, scontrini, fatture e ricevute e si presenta un resoconto alla fine.

Perché così si evita che i collaboratori vengano pagati in nero, che i locali siano "donati" da un simpatizzante dietro busta e tutte le storture alle quali la mancanza di trasparenza inevitabilmente porta.

E un po' di trasparenza, in un periodo simile, è il minimo che si possa richiedere. La torta è piccola, te ne do una bella fetta (anzi, la grandezza della fetta te la decidi tu, vedi le leggi del 2002 e del 2006), mi fai il favore di spiegarmi se i soldi che ti ho dato li spendi per fare la festa, stendere il programma, o affittare la sede, oppure il figlio del capo si fa l'X5.
Poi ci sono mille modi per fregare il sistema lo stesso. Tipo pagare 100000 euro al figlio del capo come consulenza. E con i 100000 euro il figlio del capo ci compra l'X5. Però a quel punto saranno davvero fatti del figlio del capo come spende i suoi soldi, sarà scritto su un contratto, sarà pubblicato su un bilancio e sarà trasparente.

Così, giusto per riflettere cinque minuti senza lasciarsi trascinare dagli slogan tira-applausi.
Non voleva esserlo, anche se ammetto che poteva sembrarlo.


¹ in realtà avevo cominciato a scrivere là, ma poi è diventato tremendamente lungo...
² i militanti dovrebbero essere molto più incazzati di me, e anche gli eletti, se sono rimasti fuori dal "giro" delle spartizioni...