mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale

Natale 1942. 53esima compagnia del Battaglione Vestone, 5 reggimento Alpini, divisione Tridentina, Ottava Armata Italiana in Russia.

Qui

Il tenente Martino Occhi teneva con i suoi "scarponi" un caposaldo all'estremo nord del fronte dell'esercito dell'Asse. Alla sua sinistra la 6 armata Ungherese.

Questo scrive, in quei giorni.
Dal tempo mite si passa a quello rigidissimo. Le mie armi funzionano però ugualmente di questo ne sono contentissimo. Natale di guerra passato in sana compagnia e buona con i miei colleghi ufficiali della Felina ex Malintesa. Tre fiaschi di vino e tre bottiglie calmano ogni ns. deficienza, ci siamo accontentati di poco e ci siamo tanto divertiti.


Ricordiamolo, perché non succeda più.
Perché nessuno debba essere mandato a migliaia di chilometri da casa a morire e a uccidere.

mercoledì 3 dicembre 2014

Grazie

Voglio dire grazie, dopo una giornata splendida a tutti quelli che hanno perso due secondi per scrivere anche solo "auguri" sulla mia bacheca, a tutti quelli che mi hanno mandato un sms, un mms¹, un messaggio privato su whatsapp, su facebook, a chi me ne ha mandato più di uno, a chi è venuto a trovarmi per condividere un pasticcino.

Ma più di tutti oggi voglio dire grazie e fare ammenda con questo post a una persona che su questo blog non è mai stata nominata ma che ha fatto irruzione nella mia vita qualche mese fa (così come ho fatto irruzione io nella sua) e me l'ha rivoltata come un guanto.

E siccome prima il guanto era STORTO, ha reso la mia vita molto, ma molto, ma molto migliore.

Grazie, Kia, di esserci.



¹nessuno, per fortuna. Ché io gli mms non li ho mai sopportati

giovedì 9 ottobre 2014

SPQG, sono pazzi questi giapponesi

Punto primo, per capire molto di quello che scriverò qui di seguito è leggere il libro dell'amico Mattia Butta, 101 motivi per non vivere in Giappone.

Prima di andare in Giappone me lo sono letto più di una volta, percui ero preparato a molto di quello che ho trovato. Ho anche trovato alcune cose diverse, alcune attenzioni che sono magari riservate ai turisti e non ai gaijin residenti.

Però ho avuto conferma praticamente di tutti i 101 motivi indicati da Mattia. Ma è chiaro che un conto è trasferirsi a vivere e lavorare in un paese, ben altra faccenda è starci un paio di settimane in ferie.

Partiamo dalle cose belle: ci sono una serie di agevolazioni riservate agli stranieri ai turisti stranieri¹, e solo agli stranieri ai turisti. La prima è il JR Pass, ovvero la possibilità a costi giapponesemente ridicoli di viaggiare su tutti i treni JR del Giappone. Il costo è di poco superiore al viaggio a/r Tokyo-Kyoto, però dà accesso a praticamente tutti i treni giapponesi, compresi gli shinkansen, e con prenotazione del posto gratuita. Altra cosa il collegamento da Narita a Tokyo Station, che per gli stranieri costa la metà, rispetto al viaggio normale. Per noi poi che ripartivamo da Haneda, il risparmio era assicurato.
Quindi un po' di attenzione al turista ha fatto ben piacere.

Altra cosa pro-turisti è la "saponetta internet". Per una settantina di euro, mi hanno messo a disposizione un modem 3g con accesso wifi a internet veloce, molto veloce. È una cosa che avevo cercato anche l'anno scorso per gli USA e che non avevo trovato, ma che è stata tremendamente comoda. Come wifi gratis in tutte le stazioni, in moltissimi centri commerciali eccetera. Cosa che è più comoda al turista che al locale: il locale se ha bisogno di un internet permanente ha un simpatico contratto con cui ha internet sul telefono.

Inoltre gli uffici turistici sono stati efficientissimi a fornirci indicazioni e materiali, suggerimenti di cosa vedere eccetera. Inoltre parlavano un ottimo inglese.

Poi, non sarà una novità, non abbiamo visto un treno uno in ritardo, tra Kyoto e Tokyo in ora di punta c'è uno Shinkansen ogni 3 minuti, i treni sono frequenti, puliti (abbiamo mangiato 2 volte in treno, su un regionale MI-BS non mangerei neanche se stessi per morire di fame), efficienti, neanche troppo saturi. Le stazioni sono accoglienti, le indicazioni sono ovunque anche in caratteri latini, quindi non è un problema orientarsi.

Questo il primo pezzo, ad uso dei jappo-fan.
Poi arrivano le note dolenti, alias perché andare in Giappone mi è piaciuto, ma non ci tornerò tento presto.



¹ ho modificato dalla stesura iniziale. Mattia mi faceva notare che gli stranieri residenti in Giappone non possono farlo.

giovedì 17 luglio 2014

Memoria device Android

Alcuni device Android hanno lo spazio interno sostanzialmente "partizionato" in 2 pezzi, uno di 2 GB e uno del resto. La "colpa" è di una limitazione presente sulle versioni 2.x di Android, e che viene tipicamente portato avanti durante gli aggiornamenti anche se on è più necessario.
La rottura di scatole è che pur stando attenti a non installare cazzate e usando anche i cleaner più aggressivi, man mano lo spazio si riempie, e comincia a notarsi una discrepanza tra lo spazio totale e la somma di spazio occupato+spazio libero.
Sul mio Samsung Note (N7000) la discrepanza è arrivata fino a 400 MB, che su 2GB sono una bella fetta.
Questo spazio è occupato da quello che sembra un file di log che si può zappare senza grossi problemi (apparenti. Chiaro che non ne rispondo, alias se il vostro telefono smette di andare quando fate sta cosa non venite a stressarmi i maroni. A me ha funzionato senza nessun problema).
Per zapparlo, la procedura è semplice, quanto bizzarra (e di un vago sapore anni 90).
Premere la cornetta come per telefonare e poi digitare

*#9900#

Appare il menu SysDump e bisogna scegliere "Delete dumpstate/logcat". L'operazione dura pochissimo e libera la memoria.

Non ho idea di cosa facciano le altre voci (e ho decisamente paura a chiedermelo), comunque c'è una eloquente voce "Exit", che riporta alla schermata del telefono.

Qualcuno segnala instabilità dopo l'operazione, un riavvio potrebbe essere consigliabile/risolutivo.

Ripeto che a me ha funzionato, per altri telefoni/altre situazioni eccetera potrebbe non funzionare o essere dannoso. A scanso di equivoci, io non mi prendo ALCUNA responsabilità.

Riferimenti:

uno (forum Whirlpool)
Due (androidiani)

mercoledì 19 marzo 2014

Diario

Vi invito a seguire il diario di guerra, in questi giorni: 70 anni fa era in atto uno spostamento e il nonno scriveva non solo giorno per giorno, ma quasi ora per ora quello che gli succedeva.
Seguendo l'idea di pubblicare il tutto a 70 anni dalla scrittura, dove il nonno riportava un orario, viene pubblicato esattamente all'orario esatto.
Seguite quello che sarà un passaggio chiave per l'evoluzione della storia, soprattutto a lungo termine, e che ha permesso a Martino di rientrare in Italia molto più agilmente (per quanto con mille traversie) di molti altri rimasti nella parte est dell'Europa.

lunedì 27 gennaio 2014

Giornata della memoria

Riprendo la riflessione condivisa qualche tempo fa, che ha ispirato anche www.diariodiguerra.it.
Come scrivevo ai tempi (pesando le parole con il bilancino, perché non è mia intenzione sminuire il dramma degli ebrei - e di tutti gli altri -  nei campi di concentramento) è giusto ricordare in una giornata così anche i drammi "minori". Perché qui non vale il detto ubi maior, minor cessat.
Il dramma degli altri internati per essere sterminati (rom, zingari, omosessuali, avversari politici) non può passare in secondo piano (in alcuni casi sono drammi superiori, perché ben pochi sono rimasti a raccontare e a tener viva la memoria), il dramma degli Internati Militari Italiani, a tutti gli effetti prigionieri di guerra, ma non per i tedeschi, che, coniato questo nome, li hanno sottratti alle garanzie (comunque scarse) della Convenzione di Ginevra, facendoli lavorare per la loro macchina bellica.

E visto che viene portato "Il diario di Anna Frank", o "Se questo è un uomo" di Primo Levi, a commento e completamento del dramma ebraico, io porto la testimonianza in diretta di mio nonno, che in quei campi di prigionia ci ha quasi lasciato le penne, di sicuro un po' di kg, e anche un bel po' di sofferenza.


il pane ammuffito viene divorato come si è diventati buoni di gusto.

Si scontano anche i nostri peccati. Certo non contavo d'averne tanti.

I tedeschi ci avvisano che siamo internati militari. Così ci trattano come vogliono loro e non possiamo dir nulla.

sabato 11 gennaio 2014

Non sai se hai pagato il bollo auto?

Non so com'è nelle altre regioni, ma in Lombardia si può fare, senza registrazioni e in maniera semplice.

Basta andare su questo sito, che è parte del portale tributi della regione Lombardia.

Nel primo form si inserisce la tipologia e la targa, nella pagina successiva, nei due form a destra, si seleziona l'anno precedente.
Se il bollo non è stato pagato, il sistema calcola l'importo da pagare (comprensivo di interessi e sanzioni), ma se il bollo risulta pagato, il sistema lamenta la presenza del pagamento, quindi, non è necessario pagare null'altro.



mercoledì 8 gennaio 2014

Dimagrire mangiando da MacDonald

http://sploid.gizmodo.com/man-loses-37-pounds-by-eating-exclusively-at-mcdonalds-1496972541

Sintesi dell'articolo: basta stare attenti a cosa si mangia, non ingozzarsi come maiali e camminare 45 minuti al giorno.

Ovvero, MacDonald non è il male assoluto, basta mangiarci con un po' di intelligenza. Anche se forse non è facile.