mercoledì 9 novembre 2016

Budapest, appunti di viaggio

Qualche appunto di viaggio, qualora qualcun altro volesse gironzolare un po' per Budapest. Ovviamente sono riflessioni altamente personali, e vere adesso (potrebbero non esserlo domani, o tra settordici mesi), e sicuramente non esaustive.


  • La rete dei trasporti pubblici è fantastica. Efficiente, efficace, economica. Copre la maggior parte della città con frequenze spettacolari. In particolare il tram 4/6 c'è ogni 3 minuti, incrocia tutte le metro e ti sposta da una parte all'altra della città. E ci sono i mezzi tutta notte. 
  • Per mangiare, vanno bene un po' tutti i posti. Siamo entrati ad minchiam in un po' di posti e non ci siamo praticamente mai trovati male. Meritano una menzione speciale:
    • For Sale Pub: posto bizzarro, incredibile come non sia ancora andato a fuoco, visto la presenza di una candela per tavolo, della paglia (e delle bucce delle arachidi) in terra e delle pareti tappezzate di fogli, foglietti, messaggi da parte dei clienti, biglietti da visita, biglietti aerei eccetera. Tutta roba assolutamente NON ignifuga. Ottimo cibo, molto abbondante e a prezzi tutto sommato onesti.
    • Rosenstein: a due passi dalla stazione, ristorante ebraico, ma serve comunque piatti non kosher (anche MOLTO non kosher, tipo il maiale). Il posto è molto chic, i camerieri perfetti, nonostante questo si spende relativamente poco. 
    • Mercato coperto: un bordello infinito. Per mangiare, appena entrati (di fronte al For Sale) ci sono le scale che salgono a destra. Tutti i posti che fanno roba tipica da asporto, ma c'è il mondo e praticamente nessun posto comodo per sedersi. Notevoli i Langos. La tentazione è di fargli mettere su il mondo (cosa che ho fatto anche io), ma probabilmente il modo migliore per gustarseli è solo con panna acida e formaggio. 
    • Street food in Deak Ferenk utca. Li abbiamo sempre trovati, ma non so se ci siano sempre. È tipico il gulash nel pane, ma anche una specie di piadina farcita merita. 
  • Da vedere, oltre alle solite cose (parlamento, castello, Chiesa di Mattia, Cattedrale, piazza degli Eroi):
    • Ospedale nella roccia: ci si arriva con il 16, facendosi scaricare davanti alla Chiesa di Mattia Corvino. È un ospedale ricavato nelle grotte naturali sotto il castello, usato durante la seconda guerra mondiale e poi durante la rivolta contro i sovietici nel 1956. Sono state ricostruite le scene con statue di cera. Di primo acchitto sembra una cazzata, invece le cose sono state fatte bene e completano bene la spiegazione della guida (obbligatoria).
    • Per gli appassionati di mezzi di trasporto buffi ci sono una cremagliera (il numero 60), una ferrovia a scartamento ridotto gestita da bambini, e anche una seggiovia. In particolare la ferrovia è bellissima: i bambini fanno tutto tranne i macchinisti e i manutentori. È stata una bellissima scena quando, non sapendo parlare inglese, hanno estratto un libretto con le traduzioni in inglese delle frasi più comuni e ce le hanno fatte leggere. Attenzione agli orari, soprattutto l'inverno
    • Godollo ci si arriva con una mezz'ora di treno dal capolinea della rossa. È uno dei palazzi reali di Sissi, dove ha cresciuto (al riparo dalla suocera) la sua ultima figlia. 
  • Dall'aeroporto si parte con l'autobus (200E) con il biglietto normale. Noi non abbiamo fatto la Budapest Card, ma con il fatto che ti regalano un ingresso alle Lukacs, può essere conveniente. Ci sono i biglietti giornalieri, oppure di tre giorni. Se si è in 5 si paga come in 2, a patto di stare sempre insieme. Ah, e non cercate di fare i portoghesi: in metro controllano sempre, mentre sui tram quasi mai.
  • Le terme sono tanto spettacolari da meritare un post a parte.