lunedì 30 luglio 2012

I cani di Green Hill

Dopo che per mesi, forse per anni, Striscia la Notizia e le varie associazioni animaliste ci hanno assillato dicendo che Green Hill era un canile lager¹, che i cani venivano sottoposti a torture e gli venivano persino tagliate le corde vocali, mi piacerebbe chiedere a queste associazioni, che custodiscono i cani (dandoli in affido in mezza Italia, alla faccia del "non portiamoli distanti ché si stressano"), dove sono i cani con le corde vocali tagliate.
Dove sono i cani maltrattati.
Dove sono i cani malati.
Non ho visto molte immagini, ma nelle immagini che ho visto i beagle erano tutti perfetti, un pelo lucido, non un graffio, una botta o un problema. Penso che i due cani con la febbre di Roma (o Milano, secondo le versioni) siano perfettamente in media, sui 2700 cani di Green Hill.
Inoltre, non credo che il debarking si possa fare con un coltello da cucina, o con un attrezzo da muratore, ma penso che si usi un bisturi su un sondino.
Ecco, dov'è?
Se è stato trovato, perché non sbandierarlo ai quattro venti? E se non è stato trovato, con cosa si è fatto debarking a Green Hill fino ad oggi? O forse a Green Hill non si faceva debarking? Forse che qualcuno deve delle scuse?






¹mancando un tantinello di rispetto a chi nel lager ci è stato davvero, e magari ci è morto

Frana a Sonico

Butto lì due riflessioni, sulla frana che ha tagliato la strada del Tonale venerdì sera e sabato tra Sonico e Malonno:

  1. Non è che fossimo isolati. L'Aprica e il Tonale erano aperti, e transitabili. Chiaro che Gazzetta e GdB che abitualmente arrivano da Brescia non è stato possibile farli passare da lì, anche perché la cosa è successa tardi. Fosse successo a metà giornata FORSE non ci sarebbero stati problemi
  2. Fortunatamente per i casi di emergenza (vera) esistono gli elicotteri. Costano dannatamente ma sono veloci ed efficaci (risultato effettivo/risultato atteso). Non sono così efficienti (risultato/costo) però per le emergenze chissene.
  3. Risulta ancor più evidente in questo caso l'importanza del presidio ospedaliero di Edolo. Ok Sondalo e Trento, ma sono tremendamente distanti. Chissà se a Edolo c'è ancora un medico in grado di far partorire una donna...
  4. È assurdo che una valle come la Valcamonica non abbia una strada decente di backup in tutta la sua lunghezza. E ancora più assurdo è non avere un backup dove i problemi sono ricorrenti. La val Rabbia scarica periodicamente, lo si sa, lo sapevano i nostri nonni, quando l'hanno chiamata così. E ricordiamoci che è andata di lusso. Se il muro di sostegno della strada fosse stato danneggiato, o fosse crollato, avremmo tutti conosciuto molto bene Loritto, o Garda (non il lago).
  5. Una nota di demerito, ma forse anche un po' di più a Rai Tre. Dando la notizia della frana, ha dichiarato che la frana era in Val Camonica proveniente dalla val Sabbia. Capisco che le comunicazioni telefoniche possono non essere accurate, ma una ricerca di un minuto su google maps o wikipedia, poteva far capire che la cosa era impossibile. Non solo, ma in quei momenti (dove dall'alta valle non si capiva quale era la situazione, e si faceva un po' la conta delle persone che stavano salendo-erano salite) una notizia imprecisa fa molti più danni che una non notizia. E conferma una cosa tragica: per le istituzioni nazionali, e anche un po'per quelle regionali e provinciali, la valle finisce tra Breno e Capo di Ponte.


mercoledì 18 luglio 2012

Green Hill, ancora

Spero che la Procura della Repubblica abbia dei buoni e validi motivi per il sequestro di Green Hill.
Perché, se ciò non è, sarà responsabile, forse indirettamente, degli operai e del personale del canile che verrà licenziato, o cassaintegrato.
Non mi stupirei, e non credo mi comporterei diversamente, se, passata la buriana giudiziaria, magari con una archiviazione (come già successo, peraltro qualche mese fa), se a questo punto la multinazionale proprietaria decidesse di spostarsi.
Già, perché, in un mondo globalizzato, non è che cambi molto logisticamente, allevare cani in Italia o in Slovenia. O magari in Romania, o in Russia, dove la protesta di Brambilla e soci non può arrivare.
E allora, come per il nucleare, l'importante è che non sia a casa nostra. L'importante è che non vediamo.
Non volete la sperimentazione animale? Bene, rinunciamo alla speranza di un vaccino per l'AIDS e una cura per il cancro. Rinunciamo a nuovi cosmetici, magari più rispettosi per l'ambiente, rinunciamo a farmaci con effetti collaterali minori. Già, perché senza sperimentazione animale nessun farmaco può arrivare alla sperimentazione umana.
Ma la sperimentazione all'estero si farà, e il risultato, ancora una volta, sarà di prendere ricercatori, aziende e know-how e spostarli all'estero. Sarà un altro incentivo alla fuga dei cervelli, delle conoscenze e delle competenze che abbiamo, ma che drammaticamente non sappiamo valorizzare, anzi.

martedì 10 luglio 2012

in volo sulla valcamonica, media report

Del volo sulla valle, oltre a un ricordo spettacolare, sono rimaste alcune "prove" "mediatiche".
Purtroppo non è rimasto tutto quello che doveva: il logger gps del telefono ha fatto le bizze e non ha registrato una beneamata sega, quindi niente traccia gps da mettere dentro Google Earth per fare cose belle.
Però sono rimaste quasi 800 foto che il Gelma ha scattato, tra Cles e Iseo, di cui ho fatto una piccola cernita, e sono al solito su Picasa:
in volo sulla Valcamonica

Invece la mia fida action cam da 70 euro, con il supporto da me autoprodotto ha fatto stavolta un lavoro egregio, anche se mi ha piantato all'ultimo.
16 giga di microsd, fanno esattamente due ore. Il tempo block to block è di due ore, ma io ho acceso l'action cam circa 10 minuti prima di accendere l'aereo. Questo vuol dire che in cortissimo finale, l'action cam ha fatto ciao ciao con la manina e si è spenta, perdendosi il touchdown e il rullaggio al parcheggio.
Poco male, normalmente viaggi così lunghi non ne faccio, e poi tra qualche mese i costi delle microsd scenderanno e potrò prendere quindi una microsd da 32 giga.
Ho poi ripristinato il tappo che dovrebbe renderla impermeabile (non che a me interessi, chiaro) con l'intento di migliorare l'audio, che era assolutamente inascoltabile, perché a un volume troppo alto.
Stavolta l'audio è decente, anche se migliorabile, ma rende abbastanza bene l'effetto che si sente dentro.
Mi sono anche cimentato con Openshot, coadiuvato da mencoder per le cose più brutali (fondamentalmente i tagli) e il risultato è questo:


Non rende l'emozione di volare sul proprio paese, ed è limitato dal punto di vista fisso eccetera, però rende l'idea di cosa vuol dire avere il culo su un aereo, volare in montagna, e del perché questa cosa mi piace così tanto.

lunedì 9 luglio 2012

Budapest!

Due mesi a dire "andiamo a Cracovia, andiamo a Cracovia" e ieri, al momento di prenotare, abbiamo simpaticamente cambiato destinazione.
Ryanair offre come destinazione Budapest, a poco più di 60 euro a testa finito (comprese le odiose tasse amministrative, chiamate tasse solo per dare l'illusione di una cosa imposta), a Budapest nessuno di noi è stato, non è una città gigante, che necessita di settimane per essere vista, e deve essere un piccolo gioiellino.
Inoltre costa poco (4 stelle in pieno centro fanno 20 euro a testa a notte!).
Quindi detto, fatto. Prenotazione Ryanair, già arrivata mail di conferma. Partenza prima mattina il 16 da Orio, rientro in mattinata il 18 da Budapest.
Spesa totale, per adesso, 100 euro. Più il mangiare e il bere, faranno meno di 200, di sicuro...

domenica 8 luglio 2012

Volo sulla valle, debriefing

Eccoci di ritorno.
Due parole per descrivere il tutto: una figata.
Il volo è filato via molto liscio, nonostante tutto. Il giro confermato praticamente in toto: decollo dalla 32, con il motore di I-SIVI che canta allegramente, poi Lonato a 1500, ciao ciao Monti.
Saluti a Padova, e formalità, e come l'altra volta confondono il lago d'Iseo con il lago d'Idro (va beh che il lago d'Iseo è sotto Milano, però, un minimo di geografia!), ma nulla di grave. Appena passato il traverso di Salò (dove finisce il CTR2 di Verona) su a salire per i 7000 sulla verticale di Riva. Per fortuna a guidarci ci sono le montagne, ché navigare guardando in terra da quella quota è piuttosto complicata. Passati i 5000 comincio a smagrire la benzina, e in effetti sembra che il motore sia un pelo più allegro. Ma non c'è differenza sostanziale.
Salutiamo Padova Info, nel caso non ci si sentisse più, anche se, grazie alla quota, la sentiremo fino su Cles.
Passato Riva, su per gli 8500. Passando gli 8000 do un'altra smagrita, e quasi quasi il motore mi si spegne. Non è il massimo non avere un indicatore preciso sulla leva della miscela, ma basta riportarlo un dito avanti e il motore ricomincia a trottare felice.
A 8500 piedi si sta da dio. L'aria che entra dalle prese d'aria è fresca, e anche l'olio motore ne risente positivamente. Ci sono un po' di cumuli addossati alle montagne, ma non ci causano problemi perché nelle valli il vento tiene libera l'aria dalle nubi.
Tagliato il dosso dietro Cles, per accorciare un po' i tempi, ci infiliamo in val di Sole. Già si vede il Tonale, e che il percorso è libero. È l'ultimo punto veramente GO/NO GO, e la decisione è per andare. A sinistra Campo Carlo Magno e Madonna di Campiglio hanno delle nuvole non troppo rassicuranti, ma la nostra strada è un'altra. Si vedono sprazzi dei ghiacciai della Presanella che fanno capolino dalle nuvole, e il Tonale di fronte a noi sembra invitarci ad entrare in Val Camonica.
L'aviosuperficie del Tonale assomiglia un po' a quelle piste di atterraggio sperdute nelle highlands scozzesi, e sembrerebbe anche abbastanza facile da prendere con un lungo finale dalla val di Sole, ma in realtà è una pista one shot, dove non hai grandi opportunità per un secondo avvicinamento.
Passato il Tonale, aria calda, miscela ricca, e giù. Un paio di tacche di flap aiutano a scendere, lo spazio è poco per un anello, che comunque non serve. Perdo quasi metà della quota in pochi minuti, e senza spirali strane mi ritrovo su Vezza. È emozionante vedere il proprio paese da una prospettiva nuova, da una posizione che, per quanto inusuale, non impedisce di riconoscere il proprio paese come propria casa.
Da questa posizione, posti che sembravano giganti prendono dimensioni diverse, nel pià non si atterra manco dipinti,  la virata base-finale la dovresti fare con una sfogata, ma a sto punto...
Poi giù verso la valle, la S di Forno d'Allione, il castello di Breno, i genitori del Gelma a Cogno (non che li abbiamo visti, btw). Passando i 3000 si comincia a sentire il caldo, l'aria che entra ha passato i 20 gradi e sull'aereo si crepa.
Poi sul lago, il corno Trentapassi, Marone, Sale, Montisola.
Dopo Iseo, ritroviamo gli enti in radio e salutiamo Milano Informazioni, e per 5 minuti scarsi di volo ci fanno cambiare il codice del trasponder, e rientriamo a Monti.
Qui ci aspettano 12 nodi da 250, che sono praticamente 12 nodi di traverso, ma l'atteraggio è buono.
Libero la pista via AB-A-E, e la follow-me mi aspetta sull'E.
Ripescata la checklist, si spegne, due ore di volo block to block.
Due note simpatiche: Tonale-Pisogne 30 minuti, Tonale-Montichiari, 50 minuti. Provate a far di meglio...

sabato 7 luglio 2012

Volo sulla valle

Oggi è un giorno di prime volte.
Faccio il volo sulla valle.
È la mia prima volta sopra i 5000 piedi, la mia prima volta in una valle strettina e senza aeroporti, sarà il mio primo volo vero in montagna.
La pianifica prevede, dopo il decollo, verso mezzogiorno, e l'uscita Lonato, di andare verso Riva del Garda, poi zompare a nord di Trento sopra la Paganella, infilare la val di Non, sorvolare il lago di Santa Giustina, poi la val di Sole. Passato il Tonale, a circa 8500 piedi (il passo è a 6178, le montagne intorno tra i 9000 e gli 11000) in "picchiata" verso la Valcamonica, sfruttando la conca di Ponte di Legno, ma sarà da vedere il meteo e il vento come sarà, se riuscirò a fare un paio di tondi scendendo, per passare a Vezza intorno ai 5500-5000 piedi, ovvero sorvolando il paese poco più alto di Cormignano. Poi si scende la valle, man mano perdendo quota e seguendo il percorso della valle stessa. Avendo perso quota in alto, non c'è via di uscita che il lago d'Iseo, poi Brescia e di rientro a Montichiari.
Supponendo una partenza a mezzogiorno, i passaggi sulla valle potrebbero essere questi:

  • Tonale ore 13
  • Vezza ore 13:05
  • Malonno ore 13:10
  • Breno ore 13:17
  • Lovere ore 13:25
Circa mezz'ora dal Tonale a Lovere. 
Ovviamente molto dipenderà dall'orario vero di partenza, dal tempo "perso" dopo il Tonale a perdere quota, e dal vento nella valle, che comunque verso le ore centrali del giorno dovrebbe essere sostanzialmente calmo (in fase di giro tra brezza di valle e di monte).

L'aereo è I-SIVI, aereo bianco con punte delle ali e coda rossi, carrello fisso senza scarponi, monomotore a elica.
Se mi vedete salutatemi, io non posso vedervi!
Spero di cavare da questo giro un bel video da mettere su youtube!

venerdì 6 luglio 2012

Svulazzo e inglese

Sono abbastanza orgoglioso di me, perché stasera ho portato a volare Silvia con un suo amico olandese.
Il volo è stato tranquillo, Monti-Lonato, lago di Garda, Botticino, Brescia e poi un giro sul lago d'Iseo, poi Brescia e atterraggio classico 32 (c'era Fabio con un allievo che faceva simulate di piantata motore da cielo campo a 1800).
E sono orgoglioso, non tanto per il volo, nulla di particolare, anzi, atterraggio un po' duro, ma perché per tutto il tempo (compreso il doppio aperitivo seguente) sono riuscito a parlare con lui in inglese. Capisco che per molti la cosa può non sembrare gran che strana, ché magari all'estero ci vivono o ci lavorano da anni, però io non ho molte occasioni di parlare inglese.
La cosa più fastidiosa è la mancanza tragica di lessico. Troppo spesso mi pianto perché non conosco una parola, o uso una parola simile o presa brutevolmente dall'italiano e questa cosa mi da noia. Ovviamente più si scivola verso discorsi tecnici (informatici o aviatori) meno difficoltà ci sono perché il lessico è in inglese anche quando si parla in italiano.
Riesco a capire assolutamente tutto quello che mi viene detto, e non mi perdo la minima parola o concetto.
Quindi ok, positiva chiaccherata di qualche ora in inglese, positivo svulazzo da un'ora e 5 tra Brescia e il lago, e Padova Info che non capiva che io andavo sul lago di Iseo (continuando a volermi mandare sul lago d'Idro, e chiedendomi la quota).
Ora come al solito sono DISTRUTTO, quindi me ne vo a letto!!!