domenica 11 dicembre 2016

Diario di guerra reloaded

Grazie a questa serata ho ripreso in mano il diario del nonno. Da quasi un anno e mezzo la pubblicazione è finita, e la cosa si è un po' addormentata. Siccome penso che meriti di essere riletto una volta ogni tanto, e non posso "spubblicarlo" per poi ripubblicarlo, ho deciso di sfruttare un social network diverso, collegando le pagine del diario originale.
Stavolta è possibile anticipare la lettura: il diario rimane disponibile online integralmente. Suggerisco però di cercare di "stare al passo" con la lettura, senza anticipare troppo le pagine, anche se sarà difficile. 

Per questo ho creato un account twitter dedicato a questa ripubblicazione. Ritwittate pure le pagine del diario, per farle conoscere, per farle leggere, perché il ricordo di chi ha sofferto ed è morto per costruire il nostro benessere non vada perso.

Budapest - le terme

Le terme di Budapest sono tanto numerose e famose da meritare un post apposito. Sfruttate da tempi antichi (fin dai tempi dei Romani, che qui fondarono l'antica Acquincum) sono uno dei principali motivi che mi porta spesso in questa città. Le fonti sono più di 100, io ne ho visitate alcune, durante le mie visite, e queste sono quelle che ho visitato.

Ma prima, qualche considerazione di ordine generale:
  • i bagni costano poco, soprattutto visti gli standard italiani. Quello che costa di più è il Gellert che costa poco più di 5000 fiorini (meno di 20 euro), ma ci sono bagni che costano molto meno. 
  • È molto comoda la cabina, ma se uno è un po' spartano può farsi bastare l'armadietto. La differenza è di meno di due euro. Se si viaggia in coppia, è intelligente prendere una cabina e un armadietto. La cabina è uno spazio riservato dove si lasciano i vestiti e tutti i propri effetti personali. 
  • È indispensabile portarsi il costume da bagno e almeno due salviettoni: uno da tenere mentre si gira tra le piscine e uno per asciugarsi dopo la doccia. In qualche bagno forniscono i teli, ovunque vengono noleggiati, ma non ho idea di come siano perché non l'ho fatto. 
  • È buona cosa portarsi anche le ciabatte da spiaggia per gironzolare tra le piscine.
  • La maggior parte dei bagni è sempre mista ed è obbligatorio il costume. Fa eccezione il bagno Rudas, di cui parlo poi.
  • In generale non è necessaria la cuffia, se non per le piscine dove si nuota
  • Molte terme sono abbastanza labirintiche. Occhio a non perdervi e cercate di esplorarle tutte senza fermarsi alle prime vasche!

Széchenyi Thermal Bath

Sono i più grandi bagni d'Europa, tre piscine esterne (una, gelida, per nuotare) e una infinità interne. Sono in stile neoclassico. Ci sono stato due volte, e ho ancora il dubbio di non aver trovato tutte le piscine. Le piscine esterne, l'inverno, si rivestono di una nebbiolina molto suggestiva

Gellert Thermal Bath

Come le Széchenyi sono bagni in stile neoclassico anche se hanno due sale con due vasche l'una con bellissimi mosaici, una azzurra e una verde. La piscina grande esterna è chiusa l'inverno (damn!), resta aperta solo una piccola vasca sopraelevata. Sono quelle più care e, a mio parere, più inflazionate.Comode da raggiungere con la metro verde (che ferma proprio davanti). A differenza delle altre, qui ho trovato molti italiani (bene o male, decidete voi).

Király Thermal Bath

Terme ottomane molto affascinanti. La piscina principale è sotto una cupola ottagonale, e ai lati ci sono hammam e saune, oltre a quattro vasche con temperature differenti (fino a 42 gradi). Intorno a questa zona c'è una zona più moderna con una Jacuzzi multiposto e una tinozza calda nel cortile interno.

Rudas Thermal Bath

Uniche terme che effettuano un servizio solo maschile il lunedì, mercoledì, giovedì e solo femminile il martedì, misto nel weekend (venerdì, sabato, domenica). Quando non è mista non è obbligatorio il costume, ma nessuno dice nulla se si porta. Molti clienti portano un grembiule, fornito da loro, e qualcuno anche due (uno davanti e uno dietro). Non ho idea di dove si prenda.

Lukacs Baths

Ci siamo andati perché le Velj Bej erano piene di sabato pomeriggio. Somigliano un po' alle Gellert e alle Széchenyi, sono un po' un labirinto, e non è sempre facile orientarsi. Una piscina esterna un po' di piscine varie interne. Nella piscina esterna c'è un divertente torrente che si accende periodicamente.

Note 2023

I costi nel 2023 sono decollati: abbiamo speso 30 euro per le Széchenyi, però ne vale comunque la pena. Tanti bagni ottomani sono in fase di ristrutturazione, che purtroppo toglie loro la maggior parte del fascino (insieme a quella dose di sporco incrostato da secoli), e questo è un vero peccato. Vediamo quando finirà la ristrutturazione delle Király se saranno riusciti a rinnovarle senza togliergli il fascino dell'antico.