mercoledì 23 agosto 2006

Milena, la mia ragazza

Il cielo di Vezza mi è stato amico e è stato spettatore del nostro primo bacio.
Grande serata con grande mangiata al Bonetti e poi su ai parcheggi delle teleferiche. Si scende e poi chiede perchè l'hai portata lì. E tu con un dito le alzi il viso verso il cielo. Quello è una stellata spettacolare, che a Milano l'hanno dimenticata dal 1830...
Poi chiacchere e coccole, e poi il sogno.
Ma non un minuto prima di quando lei si è decisa. Freddo, ma con il cuore a mille per l'emozione e la paura di fare, nonostante tutto, ancora una grande cazzata.
Poi siamo scesi a sederci sulle panchine dell'area picnic, perchè va bene tutto ma stare in piedi è sempre scomodo.
Anche qui coccole e chiacchere, con dolcissimi inframmezzi di baci...
Le ho detto la mia teoria sul panico, e ho verificato essere sbagliata.
Meglio così. Aveva anche lei paura di sbagliare qualche gesto...
Le voglio bene, e l'ho capito dalla voglia che ho di condividere questa gioia, e dal salto che il mio cuore ha fatto quando ha paventato il fatto di non poterci salutare stamattina...
E alla fine se ne è andata.
Il pullman se l'è caricata e adesso 150 km ci separano. Non che siano tanti, ma pesano. Grazie al telefono e a Internet, che ci permettono di accorciare queste distanze...
Ora l'ultimo lavoro e poi le ferie.
Ci vogliono, per riposare e rimettere a posto le idee...
Poi il 18 settembre sono a Milano per il colloquio da Accenture, e non staremo più nella pelle per la voglia di vederci.
Le voglio bene.
Il panico è sparito.
In un dolce bacio sotto le stelle...

martedì 22 agosto 2006

Coccole

Coccole, due giorni di coccole!
Domenica, con la scusa del motomondiale da vedere sul 42 pollici e da sentire con le tannoy siamo stati mezzo pomeriggio abbracciati sul divano a scambiarci coccole... ieri invece abbiamo fatto una lunghissima passeggiata sempre chiaccherando e con lunghe soste su alcune panchine per coccole e ulteriori chiacchere.
Dice di avere chiaro quello che vuole, ma temo abbia paura che io sia uno stronzo, e non posso darle torto.
Ci conosciamo da poco più di una settimana, ma sento che tra noi c'è feeling.
Credo abbia anche paura della distanza che ci separa e del fatto che io faccia il gioco per stare con lei per le ferie e poi, quando la cosa si complica, me ne fugga svelto svelto.
Ma io, se fino a qualche giorno fa avevo un po' di dubbi, man mano che la conosco i dubbi e il panico va scemando, e più la conosco più mi piace. Più la conosco più mi sembra bella. Più la conosco più vorrei costruire qualcosa con lei.
Stasera si va a cena al bonetti.
Domani parte e la cosa mi dispiace.
Spero che il cielo di Vezza possa aiutarmi a convincerla che non sono uno stronzo e a sciogliere le sue remore.
Ma non voglio correre, né forzare i tempi. Se non nasce niente di più potrà restare una grande amicizia e il bel ricordo di queste giornate....

lunedì 14 agosto 2006

Milena 2

Ok. Sabato o domenica ci siamo rivisti.
Ovviamente domenica, visto che il musical di Corteno che doveva essere venerdì è stato rinviato a sabato per un diluvio universale che si è abbattuto tra le otto e mezza e le undici, ovvero esattamente quando avrebbe dovuto esserci il musical...
Quindi:
giovedì sera concerto della banda, quindi nisba. Non so se c'era, avevano detto che sarebbero venuti ma io non li ho visti.
venerdì sera a Corteno sotto il diluvio
sabato sera schiarita e musical a Corteno. Non avendo io orari ho preferito glissare. Avrebbero tutti equivocato, se fossi arrivato insieme a una ragazza mai vista.
Insomma domenica, ovvero ieri c'erano i fuochi a Sonico. Perfetta scusa per fare un giro. Passo a prenderla alle 9.30 dopo doccia e profumo regolamentare, ma niente di troppo eclatante o eccezionale: jeans, maglietta della cape horn e maglioncino nero.
Anche lei niente di eccezionale ma un giusto mix tra eleganza e sportività.
Saluti a parenti e amici e poi via.
Prima tappa al Borgo con cocktail e lunga chiaccherata. Ci siamo persi via chiaccherando ancora e non siamo arrivati a Sonico in tempo per vedere i fuochi. Ma la cosa non è parsa troppo dispiacerle. Anzi.
Siamo poi finiti ai tre re dove uno dei ragazzi della protezione civile di Corteno ha fatto una gaffe abbastanza divertente. Dopo averci salutato la volo, è tornato chiedendomi se era la mia ragazza. Quando gli ho detto di no, ci è rimasto abbastanza male, ma ha insistito, con fare malizioso. Quando poi lei ha detto che non ci conosciamo da più di una settimana lui c'è rimasto ancora più male e ha detto sempre con fare malizioso "ma allora sei ancora a tempo...."
il discorso è caduto lì per fortuna...
È stata una serata tutto sommato divertente in cui si è chiaccherato tanto tanto tanto, e di tutto: rapporti con i genitori, di casa, di progetti di vita e di lavoro, di ferie e di sport, di teatri e lavori, miei e suoi.
Ha la capacità di mettemi a mio agio e di sopire il mio caratteristico ego che mi porta sempre a parlare molto di me.
Poi, tornando a casa, si fa vaiana e si finisce sulla strada del Bonetti a contemplare il paese illuminato in tutto il suo splendore.
Faceva freddo ma non troppo. Siamo poi stati un momento abbracciati, le ho fatto vedere tutte le cose che da lì si vedevano del paese eccetera.
Poi suonavano le due e per qualche secondi siamo stati abbracciati. Non so cosa ci sia tra noi. Non so proprio. Ma stasera sembra che ci sia sereno, quindi forse si andrà a vedere le stelle cadenti.
Chi può dire cosa succederà?
Stay tuned!!!

giovedì 10 agosto 2006

Milena

In quest'ultimo periodo non ho scritto su questo blog, ma molti impegni mi hanno distolto da questo "compito".
Gli impegni sono stati la fine della stesura della mia tesi di Laurea, con tutti gli annessi e connessi (compreso una mezza scena madre in tipografia per avere la stampa in tempi rapidi), la preparazione della presentazione (con l'affannosa ricerca di un pc con installato Office, o almeno Power Point, ma cosa gli costerebbe installare anche openoffice?). La festa a casa, con contemporaneamente e per tutta la serata Don Fabio e don Amerigo, e Pierangelo che arriva in orario.
Poi dritto nel lavoro con la Dona del Zuc, rassegna internazionale di Gruppi Folkloristici, con una settimana di preparazione e montaggi vari, e con un finale totalmente imprevisto, ovvero con un a tonsillite purulenta che mi ha abbattuto domenica pomeriggio e mi ha tenuto a letto con 40 di febbre fino a martedì sera, e mezzo rincoglionito fino a sabato.
Ma non è di questo che voglio parlare.
Ho conosciuto una ragazza.
Non nel senso di conoscenza biblica.
Non siamo maliziosi.
Lei è figlia di un amico di gioventù di mio papà, che per strana combinazione è tornato dopo 20 anni in alta valle, dalla quale era "scappato" per seguire la moglie malata dentro e fuori dagli ospedali.
La mamma poi è morta, e il papà si è risposato.
Hanno preso in affitto con una altra coppia di amici con due figli la casa dove stavano le suore, di proprietà dell'asilo, e ieri ce ne siamo andati in Baita per la solita mega-grigliata.
La giornata si presentava come la solita barba con i genitori che parlavano ricordando i vecchi tempi e noi alle 3 ce ne scappavamo alla svelta.
Invece, dopo la mangiata regolamentare, dopo aver mostrato la capanna sull'albero, ho cominciato a chiaccherare con Milena, l'ho portata a vedere i nostri fortini da bambini, il baitello del latte, e poi siamo finiti al piano di sotto a chiaccherare. Non so che cosa pensavano gli altri, ma non me ne frega un tubo. Abbiamo chiaccherato di tutto, di me, di lei, di Chiesa e di viaggi, di Ultimi dell'anno e di lavoro, di macchine preparate e di audiofilia.
Mi ha anche raccontato che gli stava prendendo la depressione i primi giorni qua a Vezza, e mi sono chiesto che cosa ho a fare una mamma che li conosce e che non mi ha detto di portarla a fare un giro per la vita notturna vezzese.
Comunque mi ha lasciato il numero e siamo d'accordo che sabato o domenica noi si va a fare un giro.
È stato come se fossimo grandi amici che non si vedevano da anni. Può anche daresi che ci conoscessimo, ma nessuno di noi due aveva più di 3 anni...
Non è la prima volta che con una persona che non conosco c'è questa sensazione. L'altra volta avevo fatto una cazzata e lei era una testa di ca**0. Questa volta spero vada un po' meglio!