martedì 18 settembre 2012

9/11 memorial

La visita al memorial degli attentati alle torri gemelle era una delle tappe obbligate della visita a New York.
Non ho avuto la fortuna di vedere le torri gemelle prima degli attentati che le hanno distrutte, ma sono stato a New York ad agosto 2002, quando ancora molti dei palazzi intorno portavano i segni del crollo, e tutta downtown era ancora ricoperta, soprattutto nei vicoli meno frequentati e ai piedi dei ponteggi innalzati, di uno strato di qualche centimetro di polvere.
Da allora ho sempre seguito le vicende di Ground Zero, delle discussioni su come ricostruire e su come ricordare chi in quel posto è morto.

Sono poi stato a New York a dicembre 2008, ma la costruzione era giusto agli inizi, e cominciava giusto ad abbozzarsi la base della torre uno, e poi a settembre 2010, con la torre uno già intorno al 30esimo piano, e la base della torre quattro in fase di inizio. Avevamo anche visitato il museo temporaneo dedicato agli attentati, in uno degli edifici ai lati di quella che era la WTC Plaza, e la cosa era stata molto toccante. Vedere da vicino uno spezzone di fusoliera, un portafogli, una cartina di New York e un biglietto del PATH tale e quale a quello che avevo in tasca è stato un momento da groppo in gola.

Quest'anno le novità erano tre, due delle quali raggiunte di corsa entro il decimo anniversario: la torre uno è praticamente completa come struttura (manca l'antenna e gli ultimi piani del rivestimento), la torre quattro, che praticamente è finita, e il memorial.

Questo è pensato come un gigantesco spazio vuoto, con delle piante di quercia a riempire lo spazio lasciato libero tra due gigantesche cascate, piazzate esattamente nel punto dove appoggiavano le torri. Sul bordo delle cascate sono incisi in grandi placche di bronzo i nomi dei morti nell'attentato.

È un modo semplice e geniale per mostrare a chi non le ha viste quanto grandi erano le torri. Nessuna foto che ho fatto riesce a rendere le dimensioni della cosa. Per quanto si possa intuire, l'effetto finale è veramente potente. Quando poi ho letto tra le vittime alcuni nomi che ricordavo come accusati da alcuni complottisti di partecipazione alla cospirazione la gola si è stretta e la commozione è stata forte.

Per adesso l'ingresso è contingentato a un numero limitato (ma ampio sufficientemente da trovare posto anche prenotando via Internet per il giorno dopo) visto il cantiere circostante (sono ancora da cominciare le torri due e tre, e in fase di completamento il museo e il transportation hub). Ma nel progetto questo posto sarà di libero accesso e potrà essere usato per attraversare la piazza.

Quello che mi dispiace di più è non avere una fotografia che rende dimensioni ed effetto delle cascate.
Ma temo che questo effetto non possa stare nel 20x30 di una fotografia...