lunedì 30 agosto 2010

Incidenti

Ogni settimana si sente di incidenti in moto piuttosto che in auto. Ogni lunedì i telegiornali ci propinano la tragica contabilità dei morti, dei feriti più o meno gravi, e degli incidenti. Però sentiamo la cosa lontana, lontanissima, ormai assuefatti da questi numeri allucinanti. Quando però l'incidente bussa a casa nostra, quando il morto o il ferito perde l'accezione di numero, e diventa un volto, un nome, una persona, allora, e solo allora, sentiamo il peso di tutti i morti sulle strade.
E allora mi viene una riflessione. A quale scopo vendere (o meglio immatricolare per l'uso stradale) una moto che va da 0 a 100 in 3 secondi? Oppure 0-200 in 9? E che faccia i 280 km/h?
E di contro, a quale scopo vendere un'auto che faccia 0-100 in 4.1 secondi? O che raggiunga i 350 km/h?
Non sarebbe meglio relegare in pista questi bolidi? Sarebbe forse meno divertente girare in strada, ma ci sarebbe sicuramente qualche morto in meno.

p.s. a scanso di equivoci, non ho mai guidato una moto, e la mia auto fa i 150 km/h come velocità massima. E ci vogliono quasi 15 secondi per arrivare a 100 km/h e 20 per arrivare a 130.

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