sabato 5 marzo 2011

Acrobazia e viti

Nella fase 1 dell'addestramento, c'è un esercizio, di solito teorico, che descrive le manovre per il riconoscimento e l'uscita dalla vite. Di solito è teorico perché la scuola non ha a disposizione né un aereo né un istruttore acrobatico. Il mio istruttore per esempio, non ha mai visto in pratica la vite, anche perché i PA-28 non sono certificati per una vite intenzionale.
Però l'Aeroclub di Brescia è anche scuola di volo acrobatico, e ha in "dotazione" un aereo acrobatico: un CAP 10, addestratore acrobatico con un motore da 180 cavalli. Ha un MTOW di 830kg, quindi un paio di quintali in meno del PA-28.
Risulta quindi molto più reattivo e molto più scattante rispetto al PA-28, grazie anche alla cloche che permette spostamenti molto più rapidi rispetto al volantino.
Inoltre ha il carrello biciclo (come i primi aerei, ovvero con il carrello principale anteriore e un ruotino pivottante in coda), che crea altri problemi.
Allora, sull'acrobatico si mette il paracadute, si ha una cintura a 6 punti di aggancio (due sopra le spalle, due ai lati delle cosce e due in mezzo alle gambe), più una ulteriore cintura di sicurezza.
La sensazione è di avere in mano un go kart, reattivo, scattante, quasi "violento" nei suoi movimenti. Causa del peso leggero, delle ali comunque grandi e della coda che ha una superficie comunque superiore rispetto agli aerei normali.
La missione è stata di portarci in zona di sicurezza (sul lago) e a una quota tale da non rischiare di andare a sbattere in terra in caso di problemi, poi 2 viti intenzionali e due per comandi incrociati.
La vite intenzionale è sostanzialmente uno stallo normale, che nella sua fase terminale con una spedalata si porta l'aereo in vite. Per uscirne, si dà pedale al contrario, e l'aereo interrompe immediatamente la vite, si orizzontalizzano le ali e poi si fa la rimessa normale dallo stallo.
Impressionante la velocità con la quale le cose succedono: in vite si perdono 300 piedi AL SECONDO. Insomma si è a terra in pochi secondi se non si prendono contromisure immediate.
La vite per comandi incrociati si può avere nella virata in base o in finale, quando si cerca di inclinare il meno possibile le ali. Per girare si usa il pedale (comunque improprio), e si mette volantino al contrario per contrastare il rollio indotto. In breve tempo ci si trova con i comandi incrociati (tutto piede destro e tutto volantino al contrario) e l'aereo di botto comincia ad avvitarsi verso terra. Nessun buffeting, nessun segno premonitore.
Immediatamente piede al contrario, si blocca la vite e via di rimessa. L'impressione è che, se capita virando in base, se ne esce, magari facendo il pelo alle case, ma se capita virando in finale bisogna essere veramente svelti per uscirne senza sbattere.
Insomma, impressionante vedere la terra riempire il parabrezza, vederlo ruotare, sempre più veloce, spettacolare la sensazione di "rinascita" quando si rivede un po' di cielo...
Tutti i piloti dovrebbero provarci, e se continuerò a volare, periodicamente un giretto sull'acrobatico lo farò di sicuro, perché la cosa è talmente improvvisa, imprevista e imprevedibile che bisogna essere pronti per reagire...

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