lunedì 13 febbraio 2006

Gara di S. Apollonia

Domenica gara di S. Apollonia, come tutti gli anni...
Forse non tutti sanno che è una staffetta 3x2km di fondo. Sono ammessi anche gli sci da alpinismo, ma con quelli si fa più fatica. Ma non conta, viste le regole.
La prima è che la somma delle età dei tre staffettisti deve superare i cento anni.
La seconda è che non vince chi arriva per primo, ma vince chi si avvicina di più a un tempo estratto fra tre tempi segreti imbustati prima della gara e estratti al termine. Qui si capisce come mai anche gli "scialpinisti" possono essere in gioco.
Quest'anno è il 30° anniversario, e quindi la gara è ancora più sentita.
Dopo la solita mangiata pre-gara da Bortolo si formano le staffette, con la difficoltà data dai cento anni. La mia è composta da Carla, mia sorella, che è stata pure in Nazionale di Fondo, quindi è veloce e fa il lancio, poi vado io, che sono quello che alza un po' il tempo e poi il Coki, mio capo e proprietario degli impianti su cui lavoro, anche lui abbastanza veloce. Si puntava quindi all'estrazione del tempo veloce. Lancio, tutto ok, Carla arriva, come da previsioni, in testa, parto io, che nonostante la mia scarsissima condizione fisica perdo solo una posizione (da Chiara, altra atleta dello sci club, molto più in forma di me). A questo punto passo il testimone (e i bastoncini) al Coki, con circa 10 secondi di ritardo dalla staffetta di Chiara, che però aveva come terza staffettista sua mamma, meno atletica del Coki, che infatti si presenta primo al traguardo.
All'estrazione del tempo esplode la mia felicità, infatti viene estratto il tempo più basso (23 minuti). Quest'anno ha vinto chi è andato più forte...
Porto a casa una buona bottiglia di prosecco, la maglietta, un portachiavi e una bellissima scultura in legno...

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