venerdì 3 settembre 2010

Animalisti integralisti

Prendo spunto da un articolo di Paolo Attivissimo su un video dove una ragazza dell'est europeo butta dei cuccioli di cane in un fiume.
Più che l'articolo, in questi momenti, mi preoccupano i commenti.
Scrive tal lucy:

io non so chi sia questa persona e prego Iddio che non mi capito sotto mano altrimenti Dahmer in confronto a me diventa San Francesco. Io questa persona non la voglio uccidere la voglia fagocitare, la voglio torturare lentamente e mangiarmela pezzo dopo pezzo lentamente, molto lentamente. Prima scriverò un libro di torture e poi lo metterò in pratica su questa persona passo dopo passo.

detesto la crudeltà in tutte le sue forme.


No, cara Lucy, detesti la crudeltà se applicata ai cari cuccioli. Se invece è applicata ad un essere umano, la crudeltà è assolutamente giustificata.
Qualcuno nei commenti sotto meditava che fosse un fake.
Non so se Lucy sia un fake, ma è un atteggiamento abbastanza comune, almeno a parole.
Deprecare, condannare anche in maniera violenta i maltrattamenti sugli animali è diventato una moda, mentre ci siamo ormai assuefatti alla violenza contro gli uomini. Ci sembra giusto internare e rispedire a casa centinaia di clandestini, qualcuno addirittura meditava di sparargli (qualcuno gli spara, vedi in Spagna). Ci sembra giusta la guerra, quando fatta contro qualcuno di un'altra religione. Ci sembrano logiche le cluster bomb, che rendono inagibili i campi per sempre. Ci sembrano quasi giustificate le violenze, quando sono dirette verso il tifoso di un'altra squadra di calcio, o verso la polizia, che ha la sola colpa di essere lì a fare il proprio lavoro.
Non è giusto maltrattare gli animali per divertimento, ma altrettanto non è giusto trattare gli animali meglio degli esseri umani. Soprattutto finché ci sono esseri umani che muoiono di fame e di freddo.

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