Ho avuto la possibilità di provare questo smartphone grazie a TRND.
è un ottimo telefono, molto sottile e leggero. Lo schermo è spettacolare: full hd, molto luminoso, con una cornice praticamente inesistente e ben visibile anche in condizioni di sole pesante.
È leggero, molto leggero, e con la scocca in alluminio tende a scivolare un po' dalle mani. Inoltre (forse unica nota negativa) tende a scaldare un po' la scocca sia in fase di carica che in fase di utilizzo pesante. Quando poi le cose sono contemporanee, visto anche il caldo di questi giorni, la cosa diventa quasi insopportabile.
La macchina fotografica è efficace, funziona bene anche in condizioni di scarsa illuminazione. La modalità light panning è divertente da usare sia con altre fonti di luce con cui disegnare che per fotografare (con un supporto) le scie di luce dei fari delle auto.
La batteria regge tranquillamente la giornata anche con un utilizzo intensivo.
Ottimo l'altoparlante: funziona benissimo anche con il telefono appoggiato (visto che l'altoparlante è nella parte bassa del telefono con gli "sfoghi" dell'altoparlante sulla cornice. )
Insomma, un ottimo telefono, a un prezzo tutto sommato non eccessivo.
martedì 28 luglio 2015
Huawei P8
Interrompo il silenzio per pubblicare questa di un ottimo telefono che mi ha girato il mio ammorree!!!!
mercoledì 24 dicembre 2014
Buon Natale
Natale 1942. 53esima compagnia del Battaglione Vestone, 5 reggimento Alpini, divisione Tridentina, Ottava Armata Italiana in Russia.
Qui
Il tenente Martino Occhi teneva con i suoi "scarponi" un caposaldo all'estremo nord del fronte dell'esercito dell'Asse. Alla sua sinistra la 6 armata Ungherese.
Questo scrive, in quei giorni.
Ricordiamolo, perché non succeda più.
Perché nessuno debba essere mandato a migliaia di chilometri da casa a morire e a uccidere.
Qui
Il tenente Martino Occhi teneva con i suoi "scarponi" un caposaldo all'estremo nord del fronte dell'esercito dell'Asse. Alla sua sinistra la 6 armata Ungherese.
Questo scrive, in quei giorni.
Dal tempo mite si passa a quello rigidissimo. Le mie armi funzionano però ugualmente di questo ne sono contentissimo. Natale di guerra passato in sana compagnia e buona con i miei colleghi ufficiali della Felina ex Malintesa. Tre fiaschi di vino e tre bottiglie calmano ogni ns. deficienza, ci siamo accontentati di poco e ci siamo tanto divertiti.
Ricordiamolo, perché non succeda più.
Perché nessuno debba essere mandato a migliaia di chilometri da casa a morire e a uccidere.
mercoledì 3 dicembre 2014
Grazie
Voglio dire grazie, dopo una giornata splendida a tutti quelli che hanno perso due secondi per scrivere anche solo "auguri" sulla mia bacheca, a tutti quelli che mi hanno mandato un sms, un mms¹, un messaggio privato su whatsapp, su facebook, a chi me ne ha mandato più di uno, a chi è venuto a trovarmi per condividere un pasticcino.
Ma più di tutti oggi voglio dire grazie e fare ammenda con questo post a una persona che su questo blog non è mai stata nominata ma che ha fatto irruzione nella mia vita qualche mese fa (così come ho fatto irruzione io nella sua) e me l'ha rivoltata come un guanto.
E siccome prima il guanto era STORTO, ha reso la mia vita molto, ma molto, ma molto migliore.
Grazie, Kia, di esserci.
¹nessuno, per fortuna. Ché io gli mms non li ho mai sopportati
Ma più di tutti oggi voglio dire grazie e fare ammenda con questo post a una persona che su questo blog non è mai stata nominata ma che ha fatto irruzione nella mia vita qualche mese fa (così come ho fatto irruzione io nella sua) e me l'ha rivoltata come un guanto.
E siccome prima il guanto era STORTO, ha reso la mia vita molto, ma molto, ma molto migliore.
Grazie, Kia, di esserci.
¹nessuno, per fortuna. Ché io gli mms non li ho mai sopportati
giovedì 9 ottobre 2014
SPQG, sono pazzi questi giapponesi
Punto primo, per capire molto di quello che scriverò qui di seguito è leggere il libro dell'amico Mattia Butta, 101 motivi per non vivere in Giappone.
Prima di andare in Giappone me lo sono letto più di una volta, percui ero preparato a molto di quello che ho trovato. Ho anche trovato alcune cose diverse, alcune attenzioni che sono magari riservate ai turisti e non ai gaijin residenti.
Però ho avuto conferma praticamente di tutti i 101 motivi indicati da Mattia. Ma è chiaro che un conto è trasferirsi a vivere e lavorare in un paese, ben altra faccenda è starci un paio di settimane in ferie.
Partiamo dalle cose belle: ci sono una serie di agevolazioni riservateagli stranieri ai turisti stranieri¹, e solo agli stranieri ai turisti. La prima è il JR Pass, ovvero la possibilità a costi giapponesemente ridicoli di viaggiare su tutti i treni JR del Giappone. Il costo è di poco superiore al viaggio a/r Tokyo-Kyoto, però dà accesso a praticamente tutti i treni giapponesi, compresi gli shinkansen, e con prenotazione del posto gratuita. Altra cosa il collegamento da Narita a Tokyo Station, che per gli stranieri costa la metà, rispetto al viaggio normale. Per noi poi che ripartivamo da Haneda, il risparmio era assicurato.
Quindi un po' di attenzione al turista ha fatto ben piacere.
Altra cosa pro-turisti è la "saponetta internet". Per una settantina di euro, mi hanno messo a disposizione un modem 3g con accesso wifi a internet veloce, molto veloce. È una cosa che avevo cercato anche l'anno scorso per gli USA e che non avevo trovato, ma che è stata tremendamente comoda. Come wifi gratis in tutte le stazioni, in moltissimi centri commerciali eccetera. Cosa che è più comoda al turista che al locale: il locale se ha bisogno di un internet permanente ha un simpatico contratto con cui ha internet sul telefono.
Inoltre gli uffici turistici sono stati efficientissimi a fornirci indicazioni e materiali, suggerimenti di cosa vedere eccetera. Inoltre parlavano un ottimo inglese.
Poi, non sarà una novità, non abbiamo visto un treno uno in ritardo, tra Kyoto e Tokyo in ora di punta c'è uno Shinkansen ogni 3 minuti, i treni sono frequenti, puliti (abbiamo mangiato 2 volte in treno, su un regionale MI-BS non mangerei neanche se stessi per morire di fame), efficienti, neanche troppo saturi. Le stazioni sono accoglienti, le indicazioni sono ovunque anche in caratteri latini, quindi non è un problema orientarsi.
Questo il primo pezzo, ad uso dei jappo-fan.
Poi arrivano le note dolenti, alias perché andare in Giappone mi è piaciuto, ma non ci tornerò tento presto.
¹ ho modificato dalla stesura iniziale. Mattia mi faceva notare che gli stranieri residenti in Giappone non possono farlo.
Prima di andare in Giappone me lo sono letto più di una volta, percui ero preparato a molto di quello che ho trovato. Ho anche trovato alcune cose diverse, alcune attenzioni che sono magari riservate ai turisti e non ai gaijin residenti.
Però ho avuto conferma praticamente di tutti i 101 motivi indicati da Mattia. Ma è chiaro che un conto è trasferirsi a vivere e lavorare in un paese, ben altra faccenda è starci un paio di settimane in ferie.
Partiamo dalle cose belle: ci sono una serie di agevolazioni riservate
Quindi un po' di attenzione al turista ha fatto ben piacere.
Altra cosa pro-turisti è la "saponetta internet". Per una settantina di euro, mi hanno messo a disposizione un modem 3g con accesso wifi a internet veloce, molto veloce. È una cosa che avevo cercato anche l'anno scorso per gli USA e che non avevo trovato, ma che è stata tremendamente comoda. Come wifi gratis in tutte le stazioni, in moltissimi centri commerciali eccetera. Cosa che è più comoda al turista che al locale: il locale se ha bisogno di un internet permanente ha un simpatico contratto con cui ha internet sul telefono.
Inoltre gli uffici turistici sono stati efficientissimi a fornirci indicazioni e materiali, suggerimenti di cosa vedere eccetera. Inoltre parlavano un ottimo inglese.
Poi, non sarà una novità, non abbiamo visto un treno uno in ritardo, tra Kyoto e Tokyo in ora di punta c'è uno Shinkansen ogni 3 minuti, i treni sono frequenti, puliti (abbiamo mangiato 2 volte in treno, su un regionale MI-BS non mangerei neanche se stessi per morire di fame), efficienti, neanche troppo saturi. Le stazioni sono accoglienti, le indicazioni sono ovunque anche in caratteri latini, quindi non è un problema orientarsi.
Questo il primo pezzo, ad uso dei jappo-fan.
Poi arrivano le note dolenti, alias perché andare in Giappone mi è piaciuto, ma non ci tornerò tento presto.
¹ ho modificato dalla stesura iniziale. Mattia mi faceva notare che gli stranieri residenti in Giappone non possono farlo.
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giovedì 17 luglio 2014
Memoria device Android
Alcuni device Android hanno lo spazio interno sostanzialmente "partizionato" in 2 pezzi, uno di 2 GB e uno del resto. La "colpa" è di una limitazione presente sulle versioni 2.x di Android, e che viene tipicamente portato avanti durante gli aggiornamenti anche se on è più necessario.
La rottura di scatole è che pur stando attenti a non installare cazzate e usando anche i cleaner più aggressivi, man mano lo spazio si riempie, e comincia a notarsi una discrepanza tra lo spazio totale e la somma di spazio occupato+spazio libero.
Sul mio Samsung Note (N7000) la discrepanza è arrivata fino a 400 MB, che su 2GB sono una bella fetta.
Questo spazio è occupato da quello che sembra un file di log che si può zappare senza grossi problemi (apparenti. Chiaro che non ne rispondo, alias se il vostro telefono smette di andare quando fate sta cosa non venite a stressarmi i maroni. A me ha funzionato senza nessun problema).
Per zapparlo, la procedura è semplice, quanto bizzarra (e di un vago sapore anni 90).
Premere la cornetta come per telefonare e poi digitare
*#9900#
Appare il menu SysDump e bisogna scegliere "Delete dumpstate/logcat". L'operazione dura pochissimo e libera la memoria.
Non ho idea di cosa facciano le altre voci (e ho decisamente paura a chiedermelo), comunque c'è una eloquente voce "Exit", che riporta alla schermata del telefono.
Qualcuno segnala instabilità dopo l'operazione, un riavvio potrebbe essere consigliabile/risolutivo.
Ripeto che a me ha funzionato, per altri telefoni/altre situazioni eccetera potrebbe non funzionare o essere dannoso. A scanso di equivoci, io non mi prendo ALCUNA responsabilità.
Riferimenti:
uno (forum Whirlpool)
Due (androidiani)
La rottura di scatole è che pur stando attenti a non installare cazzate e usando anche i cleaner più aggressivi, man mano lo spazio si riempie, e comincia a notarsi una discrepanza tra lo spazio totale e la somma di spazio occupato+spazio libero.
Sul mio Samsung Note (N7000) la discrepanza è arrivata fino a 400 MB, che su 2GB sono una bella fetta.
Questo spazio è occupato da quello che sembra un file di log che si può zappare senza grossi problemi (apparenti. Chiaro che non ne rispondo, alias se il vostro telefono smette di andare quando fate sta cosa non venite a stressarmi i maroni. A me ha funzionato senza nessun problema).
Per zapparlo, la procedura è semplice, quanto bizzarra (e di un vago sapore anni 90).
Premere la cornetta come per telefonare e poi digitare
*#9900#
Appare il menu SysDump e bisogna scegliere "Delete dumpstate/logcat". L'operazione dura pochissimo e libera la memoria.
Non ho idea di cosa facciano le altre voci (e ho decisamente paura a chiedermelo), comunque c'è una eloquente voce "Exit", che riporta alla schermata del telefono.
Qualcuno segnala instabilità dopo l'operazione, un riavvio potrebbe essere consigliabile/risolutivo.
Ripeto che a me ha funzionato, per altri telefoni/altre situazioni eccetera potrebbe non funzionare o essere dannoso. A scanso di equivoci, io non mi prendo ALCUNA responsabilità.
Riferimenti:
uno (forum Whirlpool)
Due (androidiani)
mercoledì 19 marzo 2014
Diario
Vi invito a seguire il diario di guerra, in questi giorni: 70 anni fa era in atto uno spostamento e il nonno scriveva non solo giorno per giorno, ma quasi ora per ora quello che gli succedeva.
Seguendo l'idea di pubblicare il tutto a 70 anni dalla scrittura, dove il nonno riportava un orario, viene pubblicato esattamente all'orario esatto.
Seguite quello che sarà un passaggio chiave per l'evoluzione della storia, soprattutto a lungo termine, e che ha permesso a Martino di rientrare in Italia molto più agilmente (per quanto con mille traversie) di molti altri rimasti nella parte est dell'Europa.
Seguendo l'idea di pubblicare il tutto a 70 anni dalla scrittura, dove il nonno riportava un orario, viene pubblicato esattamente all'orario esatto.
Seguite quello che sarà un passaggio chiave per l'evoluzione della storia, soprattutto a lungo termine, e che ha permesso a Martino di rientrare in Italia molto più agilmente (per quanto con mille traversie) di molti altri rimasti nella parte est dell'Europa.
lunedì 27 gennaio 2014
Giornata della memoria
Riprendo la riflessione condivisa qualche tempo fa, che ha ispirato anche www.diariodiguerra.it.
Come scrivevo ai tempi (pesando le parole con il bilancino, perché non è mia intenzione sminuire il dramma degli ebrei - e di tutti gli altri - nei campi di concentramento) è giusto ricordare in una giornata così anche i drammi "minori". Perché qui non vale il detto ubi maior, minor cessat.
Il dramma degli altri internati per essere sterminati (rom, zingari, omosessuali, avversari politici) non può passare in secondo piano (in alcuni casi sono drammi superiori, perché ben pochi sono rimasti a raccontare e a tener viva la memoria), il dramma degli Internati Militari Italiani, a tutti gli effetti prigionieri di guerra, ma non per i tedeschi, che, coniato questo nome, li hanno sottratti alle garanzie (comunque scarse) della Convenzione di Ginevra, facendoli lavorare per la loro macchina bellica.
E visto che viene portato "Il diario di Anna Frank", o "Se questo è un uomo" di Primo Levi, a commento e completamento del dramma ebraico, io porto la testimonianza in diretta di mio nonno, che in quei campi di prigionia ci ha quasi lasciato le penne, di sicuro un po' di kg, e anche un bel po' di sofferenza.
Come scrivevo ai tempi (pesando le parole con il bilancino, perché non è mia intenzione sminuire il dramma degli ebrei - e di tutti gli altri - nei campi di concentramento) è giusto ricordare in una giornata così anche i drammi "minori". Perché qui non vale il detto ubi maior, minor cessat.
Il dramma degli altri internati per essere sterminati (rom, zingari, omosessuali, avversari politici) non può passare in secondo piano (in alcuni casi sono drammi superiori, perché ben pochi sono rimasti a raccontare e a tener viva la memoria), il dramma degli Internati Militari Italiani, a tutti gli effetti prigionieri di guerra, ma non per i tedeschi, che, coniato questo nome, li hanno sottratti alle garanzie (comunque scarse) della Convenzione di Ginevra, facendoli lavorare per la loro macchina bellica.
E visto che viene portato "Il diario di Anna Frank", o "Se questo è un uomo" di Primo Levi, a commento e completamento del dramma ebraico, io porto la testimonianza in diretta di mio nonno, che in quei campi di prigionia ci ha quasi lasciato le penne, di sicuro un po' di kg, e anche un bel po' di sofferenza.
il pane ammuffito viene divorato come si è diventati buoni di gusto.
Si scontano anche i nostri peccati. Certo non contavo d'averne tanti.
I tedeschi ci avvisano che siamo internati militari. Così ci trattano come vogliono loro e non possiamo dir nulla.
sabato 11 gennaio 2014
Non sai se hai pagato il bollo auto?
Non so com'è nelle altre regioni, ma in Lombardia si può fare, senza registrazioni e in maniera semplice.
Basta andare su questo sito, che è parte del portale tributi della regione Lombardia.
Nel primo form si inserisce la tipologia e la targa, nella pagina successiva, nei due form a destra, si seleziona l'anno precedente.
Se il bollo non è stato pagato, il sistema calcola l'importo da pagare (comprensivo di interessi e sanzioni), ma se il bollo risulta pagato, il sistema lamenta la presenza del pagamento, quindi, non è necessario pagare null'altro.
Basta andare su questo sito, che è parte del portale tributi della regione Lombardia.
Nel primo form si inserisce la tipologia e la targa, nella pagina successiva, nei due form a destra, si seleziona l'anno precedente.
Se il bollo non è stato pagato, il sistema calcola l'importo da pagare (comprensivo di interessi e sanzioni), ma se il bollo risulta pagato, il sistema lamenta la presenza del pagamento, quindi, non è necessario pagare null'altro.
mercoledì 8 gennaio 2014
Dimagrire mangiando da MacDonald
http://sploid.gizmodo.com/man-loses-37-pounds-by-eating-exclusively-at-mcdonalds-1496972541
Sintesi dell'articolo: basta stare attenti a cosa si mangia, non ingozzarsi come maiali e camminare 45 minuti al giorno.
Ovvero, MacDonald non è il male assoluto, basta mangiarci con un po' di intelligenza. Anche se forse non è facile.
Sintesi dell'articolo: basta stare attenti a cosa si mangia, non ingozzarsi come maiali e camminare 45 minuti al giorno.
Ovvero, MacDonald non è il male assoluto, basta mangiarci con un po' di intelligenza. Anche se forse non è facile.
mercoledì 25 dicembre 2013
Buon Natale
Non voglio essere monotematico, ma in questo momento, dopo il vin brulé offerto dagli alpini, non riesco a fare a meno di pensare a chi 70 anni fa era lontano da casa. E non aveva notizie da casa, non aveva che qualche brodaglia dal contenuto incerto, che per festeggiare il Natale quasi digiunava (cinghia!) nei giorni precedenti, che però sa apprezzare il rancio discreto, e l'ottima compagnia.
Mi chiedo se io oggi avrei la forza di fare le scelte difficili, di continuare a lottare per quello in cui credeva e nella strada che riteneva quella giusta.
Comunque Buon Natale a tutti!
Mi chiedo se io oggi avrei la forza di fare le scelte difficili, di continuare a lottare per quello in cui credeva e nella strada che riteneva quella giusta.
Comunque Buon Natale a tutti!
martedì 22 ottobre 2013
Università di Edolo
Venerdì 8 novembre sarò a Edolo, all'università della Montagna, in compagnia di Walter Belotti, a raccontare l'esperienza del diario di Guerra.
Tutti i dettagli qui!
Tutti i dettagli qui!
martedì 8 ottobre 2013
Diversity visa lottery
a tutti gli amici che cercano lavoro, e ai quali magari piacerebbe andare all'estero, sono aperte le iscrizioni per la lotteria per la carta verde USA.
Iscrizioni il mese di ottobre, risposta da maggio 2014 (con possibili estrazioni aggiuntive a ottobre 2014), richiesta effettiva di visto dal 1 ottobre 2014 al 30 settembre 2015.
È GRATIS! Si paga solo per la richiesta del visto una volta che siete entrati.
50000 posti disponibili.
Buona fortuna, o good luck!
p.s. ovviamente chi vince e va là, mi invita, almeno per un barbecue....
p.s.2. non c'è limite di età, ma è necessario avere una formazione superiore, oppure due anni di lavoro qualificato negli ultimi cinque
Iscrizioni il mese di ottobre, risposta da maggio 2014 (con possibili estrazioni aggiuntive a ottobre 2014), richiesta effettiva di visto dal 1 ottobre 2014 al 30 settembre 2015.
È GRATIS! Si paga solo per la richiesta del visto una volta che siete entrati.
50000 posti disponibili.
Buona fortuna, o good luck!
p.s. ovviamente chi vince e va là, mi invita, almeno per un barbecue....
p.s.2. non c'è limite di età, ma è necessario avere una formazione superiore, oppure due anni di lavoro qualificato negli ultimi cinque
mercoledì 4 settembre 2013
100, 1000 di queste ore!
Un aeroplanino bianco, con le estremità delle superfici alari rosse.
450 metri sopra le torbiere di Iseo, in direzione Brescia.
Un pilota, tre passeggeri, pieno di carburante, al limite del MTOW.
180 km/h, circa un centinaio di nodi.
Il motore che canta allegramente festeggia un grande traguardo: sono le prime 100 ore di volo del pilota!
Quasi 56 in doppio comando, poco più di 44 come pilota in comando. Sono passati due anni e dieci mesi abbondanti dal primo volo sul buon vecchio I-RIKJ, decollando dopo uno degli ultimi Ryanair visti a Montichiari, cinque mesi di meno per i primi minuti da pilota in comando. E poco più di due anni dopo la gioia grande dell'esame di licenza.
E ora, il prossimo obiettivo è il "sorpasso" delle ore da pic rispetto alle ore in dual. Mancano una decina di ore, forse ce la si fa anche prima della fine dell'anno...
450 metri sopra le torbiere di Iseo, in direzione Brescia.
Un pilota, tre passeggeri, pieno di carburante, al limite del MTOW.
180 km/h, circa un centinaio di nodi.
Il motore che canta allegramente festeggia un grande traguardo: sono le prime 100 ore di volo del pilota!
Quasi 56 in doppio comando, poco più di 44 come pilota in comando. Sono passati due anni e dieci mesi abbondanti dal primo volo sul buon vecchio I-RIKJ, decollando dopo uno degli ultimi Ryanair visti a Montichiari, cinque mesi di meno per i primi minuti da pilota in comando. E poco più di due anni dopo la gioia grande dell'esame di licenza.
E ora, il prossimo obiettivo è il "sorpasso" delle ore da pic rispetto alle ore in dual. Mancano una decina di ore, forse ce la si fa anche prima della fine dell'anno...
venerdì 30 agosto 2013
Great news
È un periodo convulso, questo.
Tante cose che si sono accavallate in questi mesi tante decisioni complicate, tante ansie, tante paure.
E tante cose che si complicano, si complicano, si complicano, senza che apparentemente se ne veda la fine.
E persone che non si capiscono nelle loro scelte, e altre che si capiscono fin troppo bene - e non ci piace.
Una delle decisioni che sta arrivando a compimento in questi giorni è l'acquisto della casa.
Ci sto "smadonnando" circa da marzo, e la cosa divertente è il modo a cui sono arrivato, a questa casa.
L'avevo già vista verso la fine di aprile, ma, visto che la proprietaria non riusciva a trovare un momento per farmela vedere senza farmi prendere due ore di permesso. E visto che tutte le case che stavo vedendo, le stavo vedendo con o senza i proprietari dopo la fine del lavoro, non riuscivo a capire se questa volesse davvero vendere o meno.
Avevo quindi accantonato l'idea, visto che comunque stavo vedendo altre case.
Altre case, per modo di dire. Il mercato è totalmente delirante. Ci sono case pessime a prezzi folli, case da ristrutturare al piano terra, col casino della strada a più di 2000 euro al metro quadro, e di contro case sostanzialmente nuove a meno di 1500.
Ci sono case di 80 metri quadri, ma con una larghezza massima di 3 metri e mezzo (e che ci faccio, una pista da bowling?) che nemmeno l'agente che le vende è convinto che mai potrà venderla (guardi, gliela farei vedere, ma prima le mando le planimetrie...), bilocali su tre livelli, con terrazza (come si faccia non chiedetemelo, comunque si entrava a metà e c'era la camera di sotto, e il salotto con il terrazzo di sopra e la cucina a metà. Non ricordo dove fosse il bagno). E poi bilocali su due livelli con sorpresa (acqua in casa e parquet a puttane), appartamenti tanto pieni di roba da non capire come fosse fatto. E appartamenti che promettevano un gran bene (foto di case fighe, soprattutto gli esterni), che però non erano quelle (tipo che sembravano mostrare un affaccio sul giardino, mentre affacciavano su una strada ipertrafficata), e annunci che "portavano" foto di case diverse, oppure foto specchiate degli esterni.
Insomma avrò guardato almeno una 20ina di case, e nessuna che mi facesse sentire a casa.
Poi è arrivato questo appartamento. 75 metri quadri, in centro, all'incrocio tra via San Faustino e Contrada del Carmine. Penultimo piano, finestre di qua e di là, sostanzialmente ristrutturato.
Soggiorno con angolo cottura, camera, grossa cabina armadio che può far da camera e bagno. Terzo piano con ascensore.
Però non piaceva ai miei. Che si sono messi a cercare. E che hanno trovato la casa che avevo cercato di vedere ad aprile. Che stavolta però si poteva, magicamente, vedere, al primo lunedì utile.
Che mi è piaciuta.
Che è piaciuta ai miei.
Che è andata bene allo zio, che ne ha dato un parere tecnico.
Che non ha ipoteche o robe strane.
Che ha un solo difetto.
È al quarto piano senza ascensore.
Vorrà dire che risparmierò sulla palestra, o meglio, che farò palestra anche se non lo vorrò.
Perché questa casa, diventerà, non più tardi del 15 di marzo la mia casa.
O meglio, la mia casa dopo i 15 anni di mutuo....
martedì 11 giugno 2013
Aeroparma Air Show
È stato molto più difficile del previsto fotografare ad un air show.
Il contrasto del cielo (chiaro) e degli aerei (scuri) è molto, ma molto difficile da gestire, e l'impossibilità di vedere in maniera decente quello che fotografi rende molto difficile tarare il tutto.
L'impressione iniziale era che le foto venissero esposte scurendo molto i soggetti, e che quindi le fotografie venissero grigie, ma con gli aeroplani neri.
Quindi ho provato a sovraesporre un po' il tutto, ma il risultato è stato cieli praticamente bruciati, piatti e senza il dettaglio delle nuvole sullo sfondo, "mangiandosi" un po' i soggetti.
Inoltre, non sono un grande "fotoritoccatore" quindi anche se in teoria le foto fossero recuperabili, non sarei comunque in grado di farlo.
Quindi insomma, il risultato è un po' così, ma resta comunque la grande emozione (che le foto non possono trasmettere) del tuono del postbruciatore del Tornado, del rombo del 12 cilindri del Fiat G59 di Pino Valenti, delle evoluzioni degli aerei acrobatici, e della paura durante gli incroci dei 10 aeroplani della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Le foto, in ogni caso, sono qui.
Il contrasto del cielo (chiaro) e degli aerei (scuri) è molto, ma molto difficile da gestire, e l'impossibilità di vedere in maniera decente quello che fotografi rende molto difficile tarare il tutto.
L'impressione iniziale era che le foto venissero esposte scurendo molto i soggetti, e che quindi le fotografie venissero grigie, ma con gli aeroplani neri.
Quindi ho provato a sovraesporre un po' il tutto, ma il risultato è stato cieli praticamente bruciati, piatti e senza il dettaglio delle nuvole sullo sfondo, "mangiandosi" un po' i soggetti.
Inoltre, non sono un grande "fotoritoccatore" quindi anche se in teoria le foto fossero recuperabili, non sarei comunque in grado di farlo.
Quindi insomma, il risultato è un po' così, ma resta comunque la grande emozione (che le foto non possono trasmettere) del tuono del postbruciatore del Tornado, del rombo del 12 cilindri del Fiat G59 di Pino Valenti, delle evoluzioni degli aerei acrobatici, e della paura durante gli incroci dei 10 aeroplani della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Le foto, in ogni caso, sono qui.
venerdì 7 giugno 2013
giovedì 30 maggio 2013
la "non emergenza" femminicidio
Raccogliendo i dati da un po' di parti (che trovate linkate nell'articolo) voglio dire la mia (e magari provocare un po' di confronto su queste sponde) su questa presunta "emergenza femminicidio"
L'altra sera il TG5 aprendo ha detto qualcosa come "femminicidio che sta diventando una grave emergenza".
Premesso che mi sta molto sulle scatole il fatto che l'omicidio di una donna sia considerato più grave dell'omicidio di un uomo (se -giustamente - si pretende uguaglianza, non vedo perché non deve esserci in ogni senso), questa emergenza è una emergenza sostanzialmente mediatica.
Mettiamo giù due cifre e vediamo se davvero c'è questa emergenza, e se questa emergenza merita le prime pagine dei giornali.
Gli ultimi dati (ISTAT¹) sono del 2010. Nel 2010 sono morte per omicidio 413 persone, di cui 287 uomini e 126 donne. Gli uomini sono più del doppio delle donne.
Inoltre, dando una rapida occhiata ai dati europei, di vede che siamo uno dei paesi dove vengono uccise per omicidio meno donne. Più basso di noi sono Irlanda (0.2) e Regno Unito (0.2), a fianco a noi Francia e Slovenia, con 0,4 omicidi ogni 100.000 abitanti.
Inoltre dal 1999, il tasso di omicidi è sostanzialmente stabile, intorno allo 0.4-0.5.
Ravanando un po' tra i dati, si vede come paesi neo-entrati nella Unione Europea come Estonia, Lettonia, Lituania (con tutti gli obblighi per entrare e i vantaggi anche economici dovuti a questo ingresso) hanno visto il tasso di morte femminile per omicidio scendere da 5-8 fino a 1-3.
Condivido l'impressione di Mattia, quando dice che probabilmente lo 0.5 è un tasso endemico, sotto il quale non è possibile scendere. Perché purtroppo è nella natura umana di certe persone essere violenti, e un piccolo tasso di mortalità è purtroppo impossibile da levare.
Inoltre, dal punto di vista numerico assoluto, l'omicidio violento di donne è statisticamente irrilevante. Si parla di uno ogni 2300 morti femminili. A titolo di comparazione, è causata dal tumore al seno una morte ogni 24. Di caduta accidentale una morte ogni 207.
La caduta accidentale fa dieci volte più morti dei violenti verso le donne.
Poi c'è da analizzare quali possono essere le cause del fenomeno più ampio della violenza sulle donne (che ogni tanto sfocia nell'omicidio) e quali possono essere le conseguenze di una legge che stabilisca l'aggravante del femminicidio, ma lo faremo in un secondo articolo.
AGGIORNAMENTO
Mi sono scordato di dire che è logico che anche un omicidio sia di troppo. Ma non viviamo in un mondo ideale, quindi non ci si può arrivare.
¹ qui, a sinistra cercare "cause di morte", poi "mortalità per territorio di residenza"
L'altra sera il TG5 aprendo ha detto qualcosa come "femminicidio che sta diventando una grave emergenza".
Premesso che mi sta molto sulle scatole il fatto che l'omicidio di una donna sia considerato più grave dell'omicidio di un uomo (se -giustamente - si pretende uguaglianza, non vedo perché non deve esserci in ogni senso), questa emergenza è una emergenza sostanzialmente mediatica.
Mettiamo giù due cifre e vediamo se davvero c'è questa emergenza, e se questa emergenza merita le prime pagine dei giornali.
Gli ultimi dati (ISTAT¹) sono del 2010. Nel 2010 sono morte per omicidio 413 persone, di cui 287 uomini e 126 donne. Gli uomini sono più del doppio delle donne.
Inoltre, dando una rapida occhiata ai dati europei, di vede che siamo uno dei paesi dove vengono uccise per omicidio meno donne. Più basso di noi sono Irlanda (0.2) e Regno Unito (0.2), a fianco a noi Francia e Slovenia, con 0,4 omicidi ogni 100.000 abitanti.
Inoltre dal 1999, il tasso di omicidi è sostanzialmente stabile, intorno allo 0.4-0.5.
Ravanando un po' tra i dati, si vede come paesi neo-entrati nella Unione Europea come Estonia, Lettonia, Lituania (con tutti gli obblighi per entrare e i vantaggi anche economici dovuti a questo ingresso) hanno visto il tasso di morte femminile per omicidio scendere da 5-8 fino a 1-3.
Condivido l'impressione di Mattia, quando dice che probabilmente lo 0.5 è un tasso endemico, sotto il quale non è possibile scendere. Perché purtroppo è nella natura umana di certe persone essere violenti, e un piccolo tasso di mortalità è purtroppo impossibile da levare.
Inoltre, dal punto di vista numerico assoluto, l'omicidio violento di donne è statisticamente irrilevante. Si parla di uno ogni 2300 morti femminili. A titolo di comparazione, è causata dal tumore al seno una morte ogni 24. Di caduta accidentale una morte ogni 207.
La caduta accidentale fa dieci volte più morti dei violenti verso le donne.
Poi c'è da analizzare quali possono essere le cause del fenomeno più ampio della violenza sulle donne (che ogni tanto sfocia nell'omicidio) e quali possono essere le conseguenze di una legge che stabilisca l'aggravante del femminicidio, ma lo faremo in un secondo articolo.
AGGIORNAMENTO
Mi sono scordato di dire che è logico che anche un omicidio sia di troppo. Ma non viviamo in un mondo ideale, quindi non ci si può arrivare.
¹ qui, a sinistra cercare "cause di morte", poi "mortalità per territorio di residenza"
mercoledì 8 maggio 2013
Spigolature - 8 maggio 2013
Una interessante analisi sul fatto che non esiste una emergenza femminicidio.
Siamo a 0.4 donne ogni 100.000 abitanti, e non c'è un trend in ascesa.
Capisco che questo dato dovrebbe essere zero, ma siamo in un mondo reale e non in una utopia.
Mattia Butta e Smeriglia.
Un laptop modificato in stile steampunk. Tipo nel film Wild Wild West.
La soluzione del giochino della Caspolada. Non è uguale uguale, ma il trucco è lo stesso.
Un naturopata ci ripensa. Dopo aver messo al mondo (grazie alla ignoranza e alla poca fiducia nella medicina) un figlio con gravissimi problemi. Medbunker
Un C17 atterra qui e non qui.
e ridecolla, opportunamente alleggerito, la sera...
Ho pubblicato il video del penultimo volo fatto.
Lo trovate qui. Sto preparando i voli di Asiago, ma voglio fare l'overlay dei dati GPS. Non trovando nulla che funziona già fatto me lo sto scrivendo io in python, per generare una sorta di video in timelapse con trasparenza in modo da importarlo in openshot, come sequenza di immagini. Manca poco...
Siamo a 0.4 donne ogni 100.000 abitanti, e non c'è un trend in ascesa.
Capisco che questo dato dovrebbe essere zero, ma siamo in un mondo reale e non in una utopia.
Mattia Butta e Smeriglia.
Un laptop modificato in stile steampunk. Tipo nel film Wild Wild West.
La soluzione del giochino della Caspolada. Non è uguale uguale, ma il trucco è lo stesso.
Un naturopata ci ripensa. Dopo aver messo al mondo (grazie alla ignoranza e alla poca fiducia nella medicina) un figlio con gravissimi problemi. Medbunker
Un C17 atterra qui e non qui.
e ridecolla, opportunamente alleggerito, la sera...
Ho pubblicato il video del penultimo volo fatto.
Lo trovate qui. Sto preparando i voli di Asiago, ma voglio fare l'overlay dei dati GPS. Non trovando nulla che funziona già fatto me lo sto scrivendo io in python, per generare una sorta di video in timelapse con trasparenza in modo da importarlo in openshot, come sequenza di immagini. Manca poco...
sabato 20 aprile 2013
Racconti nel cielo
Per chi c'era (e anche per chi non c'era) alcuni documenti e riferimenti che sono stati nominati (ma anche no) nella serata.
Ho mostrato alcuni spezzoni da Moonscape, documentario libero realizzato da Paolo Attivissimo che ha riunito pacchi di video, audio e informazioni della NASA sulla missione dell'Apollo 11.
Tutto si trova qui.
È liberamente scaricabile e distribuibile.
Il video qui sotto (che non sono riuscito a mostrarvi perché non ho avuto tempo di scaricarlo) sono i titoli di coda, con un emozionante zoom sul sito dell'allunaggio dell'Apollo 11.
Il libro dal quale ho preso alcune cose che ho detto ieri sera è questo. È una sorta di bibbia per conoscere il mondo dei lunacomplottisti, le obiezioni che sono state lanciate e come si è risposto.
Per scaricare tutte le foto originali nella migliore scansione possibile le istruzioni sono qui (sono disponibili sia gli zip che i torrent).
Molti dettagli sono nella pagina di wiki che è fatta molto bene
La storia è ben raccontata qui
Grazie ancora per tutto, e alla prossima volta....
Moonscape
Ho mostrato alcuni spezzoni da Moonscape, documentario libero realizzato da Paolo Attivissimo che ha riunito pacchi di video, audio e informazioni della NASA sulla missione dell'Apollo 11.
Tutto si trova qui.
È liberamente scaricabile e distribuibile.
Il video qui sotto (che non sono riuscito a mostrarvi perché non ho avuto tempo di scaricarlo) sono i titoli di coda, con un emozionante zoom sul sito dell'allunaggio dell'Apollo 11.
Complotti lunari
Il libro dal quale ho preso alcune cose che ho detto ieri sera è questo. È una sorta di bibbia per conoscere il mondo dei lunacomplottisti, le obiezioni che sono state lanciate e come si è risposto.
Per scaricare tutte le foto originali nella migliore scansione possibile le istruzioni sono qui (sono disponibili sia gli zip che i torrent).
Segnale di Arecibo
A un certo punto ho accennato a un segnale lanciato dal radiotelescopio di Arecibo. Non ricordavo la data, è il 16 novembre 1974 e il messaggio è stato lanciato verso un ammasso di stelle distante 2500 anni luce.Molti dettagli sono nella pagina di wiki che è fatta molto bene
Segnale wow
Nel 1977 un radiotelescopio captò un forte segnale che sembra provenire dall'esterno del sistema solare. Anche in questo caso, la storia del "segnale WOW" è raccontata bene dalla corrispondente pagina Wiki.Meccanismo di Anticitera
Ivan accennava al primo calcolatore meccanico: il meccanismo di Anticitera. Sembra fosse un calcolatore per misurare i movimenti del sole, della luna e dei pianeti allora conosciuti.La storia è ben raccontata qui
Grazie ancora per tutto, e alla prossima volta....
giovedì 4 aprile 2013
Volare oh oh!
E così è arrivato il momento di riprendere a volare.
Le regole dicono che quando si sta un po' senza volare è necessario volare con un istruttore. Beh, io lo farei lo stesso, perché non vorrei mai prendere qualche abitudine pericolosa senza accorgermi. Ci sono i rinnovi biennali per l'abilitazione SEP, però è buona cosa mantenersi attivi.
Insomma, oggi, complice una bella giornata nonostante le previsioni, con Fabio, abbiamo fatto questo volo di ripresa.
Non è mai ovviamente un volo normale, si fa qualche simulata di piantata motore, e si insegna ancora qualcosa.
Il programma di oggi ha visto un volo LIPO-LILR (Montichiari-Cremona) con un touch and go "normale" a Cremona, seguito da un atterraggio con discesa rapida e stretta dal sottovento, l'attraversamento sotto controllo del radar di Verona della ATZ di Ghedi (che essendo uno spazio aereo di classe D è attraversabile, previo consenso. E siccome chiedere è lecito e rispondere è cortesia, Verona Approach ci ha autorizzato all'attraversamento. Dopo una base sinistra per la pista 32 (che normalmente non esiste perché il circuito 32 è destro) e un normale touch and go, due simulate di piantata motore al decollo, sopra i 1000 piedi, con conseguente "rampino" per atterrare su 14. Dopo il touch and go, stessa storia, ovvero rampino, stavolta a sinistra, per un altro touch and go. Ultimo atterraggio per non farsi mancare nulla, senza flap.
Sono molto contento di come è andata, oggi prima di andare in aeroporto ero piuttosto preoccupato perché non sapevo come avrei reagito. Ho reagito bene, nonostante tutti i "maltrattamenti" di Fabio, tra piantate motore e robe strane, e non sono sceso neanche troppo distrutto.
Quindi ora è il momento di ricominciare a volare con gli amici. Il programma 2013 prevede il ritorno a Bresso, poi Asiago, Thiene, Sassuolo, Genova (magari per il salone nautico). E la riedizione di Venezia, Cremona, Trento, Orio, sempre grandi classici.
Sperando nel tempo! Cieli azzurri!
p.s. stasera il video è questo: domani magari ne riparliamo con l'overlay di velocità, quota e direzione fornite dal gps integrato...
Le regole dicono che quando si sta un po' senza volare è necessario volare con un istruttore. Beh, io lo farei lo stesso, perché non vorrei mai prendere qualche abitudine pericolosa senza accorgermi. Ci sono i rinnovi biennali per l'abilitazione SEP, però è buona cosa mantenersi attivi.
Insomma, oggi, complice una bella giornata nonostante le previsioni, con Fabio, abbiamo fatto questo volo di ripresa.
Non è mai ovviamente un volo normale, si fa qualche simulata di piantata motore, e si insegna ancora qualcosa.
Il programma di oggi ha visto un volo LIPO-LILR (Montichiari-Cremona) con un touch and go "normale" a Cremona, seguito da un atterraggio con discesa rapida e stretta dal sottovento, l'attraversamento sotto controllo del radar di Verona della ATZ di Ghedi (che essendo uno spazio aereo di classe D è attraversabile, previo consenso. E siccome chiedere è lecito e rispondere è cortesia, Verona Approach ci ha autorizzato all'attraversamento. Dopo una base sinistra per la pista 32 (che normalmente non esiste perché il circuito 32 è destro) e un normale touch and go, due simulate di piantata motore al decollo, sopra i 1000 piedi, con conseguente "rampino" per atterrare su 14. Dopo il touch and go, stessa storia, ovvero rampino, stavolta a sinistra, per un altro touch and go. Ultimo atterraggio per non farsi mancare nulla, senza flap.
Sono molto contento di come è andata, oggi prima di andare in aeroporto ero piuttosto preoccupato perché non sapevo come avrei reagito. Ho reagito bene, nonostante tutti i "maltrattamenti" di Fabio, tra piantate motore e robe strane, e non sono sceso neanche troppo distrutto.
Quindi ora è il momento di ricominciare a volare con gli amici. Il programma 2013 prevede il ritorno a Bresso, poi Asiago, Thiene, Sassuolo, Genova (magari per il salone nautico). E la riedizione di Venezia, Cremona, Trento, Orio, sempre grandi classici.
Sperando nel tempo! Cieli azzurri!
p.s. stasera il video è questo: domani magari ne riparliamo con l'overlay di velocità, quota e direzione fornite dal gps integrato...
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