mercoledì 6 ottobre 2010

Doping

Torri dice che tutti i ciclisti si dopano. E tutti scandalizzati. Mi sembra molto la storia dei vestiti nuovi dell'imperatore: finché il bambino (simbolo dell'innocenza) non dice che il re è nudo, tutti a riverire e compiacere il potente.
Sono d'accordo con Torri. Liberalizziamo il doping, e mettiamo in galera i medici se uno dei ciclisti sta male durante una gara. Contemporaneamente però cominciamo i controlli a tappeto (ovvero con le modalità attuali) in tutte le gare ciclistiche. Ma tutte vuol dire che sono comprese le gran fondo, gli under23, gli amatori.
La vera piaga del doping nel ciclismo non è a livello professionistico, ma a livello amatoriale, dove c'è gente che piglia l'EPO per vincere la garetta provinciale, il cesto di prodotti tipici e finire nel trafiletto in 36esima pagina del Giornale di Brescia.
Combattiamo il doping a livello amatoriale, calerà anche a livello professionistico.

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