giovedì 6 gennaio 2011

Circuito di traffico

In ogni pista, di ogni aeroporto, è definito un circuito di traffico.
Serve principalmente per due motivi: per "ordinare" il traffico in arrivo quando è in uso la pista, e per fornire agli aeroplani che volano a vista una serie di punti di riferimento, in modo da essere guidati nella manovra di atterraggio e in modo da poter riferire la propria posizione al controllo in maniera semplice e rapida.
Il circuito è formato da tre tratti: sottovento, base e finale.
Il sottovento è parallelo alla pista in direzione opposta, di solito a 1000 piedi AGL. È di solito il primo tratto impegnato, permette di cominciare a rallentare l'aeroplano. Si chiama sottovento perché in questo tratto normalmente si viaggia con il vento in coda.
L'ultimo tratto di sottovento, passata la soglia pista, dura 30 secondi, con tutti gli aeroplani. Ovviamente per un liner sarà più lungo come spazio ma uguale come tempo.
Una virata a 90 gradi comincia il tratto di base. È un tratto da percorrere in discesa per portarsi all'ultima virata a circa 500 piedi AGL.
Una ulteriore virata a 90 gradi porta in finale. Per gli aerei leggeri, entrando in finale, si configura l'aeroplano per l'atterraggio.
È definito sugli AIP almeno un circuito per ogni pista (ovvero 2 per ogni striscia di asfalto) e può essere destro o sinistro in base alla direzione delle due virate. Normalmente il circuito è sinistro, in modo da virare dalla parte del pilota. A Montichiari, la pista normalmente usata è la 32 e per la 32 è definito un circuito destro (a nord rispetto all'aeroporto) perché un circuito sinistro sulla pista 32, porterebbe a sorvolare la base di Ghedi, e questo è vietato (almeno sotto una certa quota). Per cui è definito un circuito destro per la pista 32, e un circuito sinistro per la pista 14.

Se si fanno touch and go, è abitudine usare un termine anche per il tratto che congiunge la corsa di decollo con il sottovento, e si usa il termine "controbase" anche se non è pubblicato in nessun documento ufficiale.
Percui il circuito per un touch and go è formato da decollo e prima salita, virata in controbase, controbase, virata in sottovento, virata (in discesa) in base, base, virata in finale, finale e atterraggio!

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