C'è chi dice che la macchina a gasolio non è molto distante come consumo da una macchina a metano. Beh, beccatevi questa: 330km con un pieno di gas da 11 euro. Fanno 30km con un euro secchi. Visto che il gasolio costa 1,245 (dati di prezzibenzina.it a oggi, 6 settembre 2010), qualuno mi faccia vedere che fa 37 km con un litro di gasolio. O meglio, che mi faccia 370km con 10 litri di gasolio.
Poi ne riparliamo.
W il metano!!!
p.s. aggiungiamo il fatto che, nei 330 km l'emissione di particolato (PM10 e PM0,1) è stata sostanzialmente zero e che l'emissione media di CO2 è di 115 ug/km, direi che anche l'ambiente è abbastanza salvaguardato...
lunedì 6 settembre 2010
venerdì 3 settembre 2010
Animalisti integralisti
Prendo spunto da un articolo di Paolo Attivissimo su un video dove una ragazza dell'est europeo butta dei cuccioli di cane in un fiume.
Più che l'articolo, in questi momenti, mi preoccupano i commenti.
Scrive tal lucy:
io non so chi sia questa persona e prego Iddio che non mi capito sotto mano altrimenti Dahmer in confronto a me diventa San Francesco. Io questa persona non la voglio uccidere la voglia fagocitare, la voglio torturare lentamente e mangiarmela pezzo dopo pezzo lentamente, molto lentamente. Prima scriverò un libro di torture e poi lo metterò in pratica su questa persona passo dopo passo.
detesto la crudeltà in tutte le sue forme.
No, cara Lucy, detesti la crudeltà se applicata ai cari cuccioli. Se invece è applicata ad un essere umano, la crudeltà è assolutamente giustificata.
Qualcuno nei commenti sotto meditava che fosse un fake.
Non so se Lucy sia un fake, ma è un atteggiamento abbastanza comune, almeno a parole.
Deprecare, condannare anche in maniera violenta i maltrattamenti sugli animali è diventato una moda, mentre ci siamo ormai assuefatti alla violenza contro gli uomini. Ci sembra giusto internare e rispedire a casa centinaia di clandestini, qualcuno addirittura meditava di sparargli (qualcuno gli spara, vedi in Spagna). Ci sembra giusta la guerra, quando fatta contro qualcuno di un'altra religione. Ci sembrano logiche le cluster bomb, che rendono inagibili i campi per sempre. Ci sembrano quasi giustificate le violenze, quando sono dirette verso il tifoso di un'altra squadra di calcio, o verso la polizia, che ha la sola colpa di essere lì a fare il proprio lavoro.
Non è giusto maltrattare gli animali per divertimento, ma altrettanto non è giusto trattare gli animali meglio degli esseri umani. Soprattutto finché ci sono esseri umani che muoiono di fame e di freddo.
Più che l'articolo, in questi momenti, mi preoccupano i commenti.
Scrive tal lucy:
io non so chi sia questa persona e prego Iddio che non mi capito sotto mano altrimenti Dahmer in confronto a me diventa San Francesco. Io questa persona non la voglio uccidere la voglia fagocitare, la voglio torturare lentamente e mangiarmela pezzo dopo pezzo lentamente, molto lentamente. Prima scriverò un libro di torture e poi lo metterò in pratica su questa persona passo dopo passo.
detesto la crudeltà in tutte le sue forme.
No, cara Lucy, detesti la crudeltà se applicata ai cari cuccioli. Se invece è applicata ad un essere umano, la crudeltà è assolutamente giustificata.
Qualcuno nei commenti sotto meditava che fosse un fake.
Non so se Lucy sia un fake, ma è un atteggiamento abbastanza comune, almeno a parole.
Deprecare, condannare anche in maniera violenta i maltrattamenti sugli animali è diventato una moda, mentre ci siamo ormai assuefatti alla violenza contro gli uomini. Ci sembra giusto internare e rispedire a casa centinaia di clandestini, qualcuno addirittura meditava di sparargli (qualcuno gli spara, vedi in Spagna). Ci sembra giusta la guerra, quando fatta contro qualcuno di un'altra religione. Ci sembrano logiche le cluster bomb, che rendono inagibili i campi per sempre. Ci sembrano quasi giustificate le violenze, quando sono dirette verso il tifoso di un'altra squadra di calcio, o verso la polizia, che ha la sola colpa di essere lì a fare il proprio lavoro.
Non è giusto maltrattare gli animali per divertimento, ma altrettanto non è giusto trattare gli animali meglio degli esseri umani. Soprattutto finché ci sono esseri umani che muoiono di fame e di freddo.
mercoledì 1 settembre 2010
Fortuna dal calendario cinese?
Quest'anno, nel mese di Agosto, ci sono 5 domeniche, 5 lunedì e 5 martedì. L'evento accade ogni 823 anni e nel Fengshui cinese pare che porti molti soldi a chi lo fa presente ad altri!
Questo annuncio campeggia un po' ovunque, tra gli stati di facebook, dentro yahoo answers, e in un tot di forum.
Chiaro che una coincidenza di giorni in un mese non può portare soldi a chi lo fa presente, ma è vero che questa terna di 5 giorni nel mese di agosto capita davvero una volta ogni 823 anni?
Prima di imbarcarsi in calcoli strani (gli anni bisestili complicano, e di molto, le cose), facciamo un ragionamento.
In ogni mese di 31 giorni ci sono 3 giorni (consecutivi) che capitano per 5 volte. Esattamente i primi tre giorni del mese.
Quindi perché si verifichi la condizione "magica" dei cinesi è sufficiente che il 1 agosto sia domenica. A questo punto ci saranno 5 domeniche (1, 8, 15,22,29), 5 lunedì (2, 9, 16, 23, 30) e 5 martedì (3, 10, 17, 24, 31).
Ma quando è successo che il primo agosto fosse lunedì? Nel 20° secolo esattamente 14 volte (1999,1993,1982, 1976, 1971, 1965, 1954, 1948, 1943, 1937, 1926, 1920, 1915, 1909).
Altro che 823 anni!
La periodicità è sballata dal sovrapporsi della cadenza quadriennale degli anni bisestili con la normale cadenza settennale (se non ci fossero i bisestili) dei giorni della settimana.
Però una cosa ha portato soldi: i lavoratori dipendenti, essendo il 15 agosto domenica, hanno ricevuto la paga per la giornata di ferie non goduta!
Questo annuncio campeggia un po' ovunque, tra gli stati di facebook, dentro yahoo answers, e in un tot di forum.
Chiaro che una coincidenza di giorni in un mese non può portare soldi a chi lo fa presente, ma è vero che questa terna di 5 giorni nel mese di agosto capita davvero una volta ogni 823 anni?
Prima di imbarcarsi in calcoli strani (gli anni bisestili complicano, e di molto, le cose), facciamo un ragionamento.
In ogni mese di 31 giorni ci sono 3 giorni (consecutivi) che capitano per 5 volte. Esattamente i primi tre giorni del mese.
Quindi perché si verifichi la condizione "magica" dei cinesi è sufficiente che il 1 agosto sia domenica. A questo punto ci saranno 5 domeniche (1, 8, 15,22,29), 5 lunedì (2, 9, 16, 23, 30) e 5 martedì (3, 10, 17, 24, 31).
Ma quando è successo che il primo agosto fosse lunedì? Nel 20° secolo esattamente 14 volte (1999,1993,1982, 1976, 1971, 1965, 1954, 1948, 1943, 1937, 1926, 1920, 1915, 1909).
Altro che 823 anni!
La periodicità è sballata dal sovrapporsi della cadenza quadriennale degli anni bisestili con la normale cadenza settennale (se non ci fossero i bisestili) dei giorni della settimana.
Però una cosa ha portato soldi: i lavoratori dipendenti, essendo il 15 agosto domenica, hanno ricevuto la paga per la giornata di ferie non goduta!
Beato te...
Tra 15 giorni parto per gli USA. 9 giorni a New York.
In questi giorni di rientro, ritrovo molti colleghi e molte persone di ritorno dalle (loro, e meritate, ovviamente) ferie. Chi 15 giorni in sardegna, chi 3 settimane in Corsica, qualcuno a Nizza, qualcuno in calabria. Qualcuno le ferie le ha fatte a Giugno o a Luglio.
Il dialogo abitualmente è simile a questo.
- (io) Tutto bene in ferie?
- (altro) Sì, dai! Sono stato di qua, di là, ho visto cose, incontrato gente, festoni. E tu?
- (io) Io ho fatto qualcosina a casa, e poi parto tra poco e vado 15 giorni a New York.
- (altro) beato te.
Come beato te? Non sono particolarmente più beato di chi le ferie le ha già fatte (anzi, in questo momento rimpiango di non averle fatte ancora), non sono più beato di chi è andato in corsica, in sardegna o magari in crociera. E può darsi anche che spenda di meno, visto che ho prenotato il tutto a Maggio. E mi sono anche fatto il culo per prenotare il tutto e sto passando le serate su Internet alla ricerca delle informazioni che tipicamente vengono dall'agenzia.
Quindi, non tanto beato, quanto diversamente feriaiolo!
In questi giorni di rientro, ritrovo molti colleghi e molte persone di ritorno dalle (loro, e meritate, ovviamente) ferie. Chi 15 giorni in sardegna, chi 3 settimane in Corsica, qualcuno a Nizza, qualcuno in calabria. Qualcuno le ferie le ha fatte a Giugno o a Luglio.
Il dialogo abitualmente è simile a questo.
- (io) Tutto bene in ferie?
- (altro) Sì, dai! Sono stato di qua, di là, ho visto cose, incontrato gente, festoni. E tu?
- (io) Io ho fatto qualcosina a casa, e poi parto tra poco e vado 15 giorni a New York.
- (altro) beato te.
Come beato te? Non sono particolarmente più beato di chi le ferie le ha già fatte (anzi, in questo momento rimpiango di non averle fatte ancora), non sono più beato di chi è andato in corsica, in sardegna o magari in crociera. E può darsi anche che spenda di meno, visto che ho prenotato il tutto a Maggio. E mi sono anche fatto il culo per prenotare il tutto e sto passando le serate su Internet alla ricerca delle informazioni che tipicamente vengono dall'agenzia.
Quindi, non tanto beato, quanto diversamente feriaiolo!
martedì 31 agosto 2010
Libro di astronomia
Oggi sono andato a fare un giro in centro. Dovevo prendere la Lonely Planet di New York, e così sono andato alla Feltrinelli in centro. Trovata la guida, ho girolato un po' per la libreria e ho visto un libro sulla fotografia astronomica del sistema solare.
Ok, che fare un libro impegna molto tempo.
Ok, che la tecnologia ha fatto passi da gigante.
Ma un libro di fotografia astronomica che non preveda da nessuna parte un riferimento alla fotografia digitale.
Scandaloso!
Ok, che fare un libro impegna molto tempo.
Ok, che la tecnologia ha fatto passi da gigante.
Ma un libro di fotografia astronomica che non preveda da nessuna parte un riferimento alla fotografia digitale.
Scandaloso!
lunedì 30 agosto 2010
Microrotonda
Mi chiedo quale sia il vantaggio di sostituire questo incrocio con una rotonda di un paio di metri di diametro.
Nessuna opera di adattamento all'esterno. In pratica è stato scambiato il senso normale delle precedenze: se uno ti arriva di fronte e gira a sinistra gli devi la precedenza.
E vista la propensione italica per l'utilizzo delle frecce, il rischio è assicurato, senza il minimo vantaggio per il traffico.
Odio.
Nessuna opera di adattamento all'esterno. In pratica è stato scambiato il senso normale delle precedenze: se uno ti arriva di fronte e gira a sinistra gli devi la precedenza.
E vista la propensione italica per l'utilizzo delle frecce, il rischio è assicurato, senza il minimo vantaggio per il traffico.
Odio.
Incidenti
Ogni settimana si sente di incidenti in moto piuttosto che in auto. Ogni lunedì i telegiornali ci propinano la tragica contabilità dei morti, dei feriti più o meno gravi, e degli incidenti. Però sentiamo la cosa lontana, lontanissima, ormai assuefatti da questi numeri allucinanti. Quando però l'incidente bussa a casa nostra, quando il morto o il ferito perde l'accezione di numero, e diventa un volto, un nome, una persona, allora, e solo allora, sentiamo il peso di tutti i morti sulle strade.
E allora mi viene una riflessione. A quale scopo vendere (o meglio immatricolare per l'uso stradale) una moto che va da 0 a 100 in 3 secondi? Oppure 0-200 in 9? E che faccia i 280 km/h?
E di contro, a quale scopo vendere un'auto che faccia 0-100 in 4.1 secondi? O che raggiunga i 350 km/h?
Non sarebbe meglio relegare in pista questi bolidi? Sarebbe forse meno divertente girare in strada, ma ci sarebbe sicuramente qualche morto in meno.
p.s. a scanso di equivoci, non ho mai guidato una moto, e la mia auto fa i 150 km/h come velocità massima. E ci vogliono quasi 15 secondi per arrivare a 100 km/h e 20 per arrivare a 130.
E allora mi viene una riflessione. A quale scopo vendere (o meglio immatricolare per l'uso stradale) una moto che va da 0 a 100 in 3 secondi? Oppure 0-200 in 9? E che faccia i 280 km/h?
E di contro, a quale scopo vendere un'auto che faccia 0-100 in 4.1 secondi? O che raggiunga i 350 km/h?
Non sarebbe meglio relegare in pista questi bolidi? Sarebbe forse meno divertente girare in strada, ma ci sarebbe sicuramente qualche morto in meno.
p.s. a scanso di equivoci, non ho mai guidato una moto, e la mia auto fa i 150 km/h come velocità massima. E ci vogliono quasi 15 secondi per arrivare a 100 km/h e 20 per arrivare a 130.
giovedì 5 agosto 2010
Calendario per l'osservazione delle Perseidi
... altrimenti dette lacrime di San Lorenzo.
Tempo permettendo (almeno non deve piovere, si tenta lo stesso) questo è il mio personale calendario per le osservazioni delle stelle cadenti.
Visto che le perseidi sbucano da Nord-Est (circa), il posto scelto è il pianacc, nel suo punto più alto, dove, guardando a Nord Est si prende tutta la Val Grande di infilata. L'alternativa potrebbe essere il Plas de l'asen, andando un po' a piedi verso il passo di don Bastone, oppure al passo Gavia, magari camminando un po' verso Nord-ovest, ma a memoria la vista è molto libera verso Nord Est. Scartati gli ovvii Plazza e Aviolo per l'inquinamento luminoso proveniente dal paese. I preferiti sono il Pianacc e il Gavia, visto anche che ci si può arrivare in auto, e l'attrezzatura non pesa poco...
Quindi il calendario:
Se qualcuno vuol farmi compagnia è ben accetto. Per le stelle cadenti non servono grandi strumenti, basta portare i propri occhi.
(post aggiornato con i Link che voleva il Gelma...)
Tempo permettendo (almeno non deve piovere, si tenta lo stesso) questo è il mio personale calendario per le osservazioni delle stelle cadenti.
Visto che le perseidi sbucano da Nord-Est (circa), il posto scelto è il pianacc, nel suo punto più alto, dove, guardando a Nord Est si prende tutta la Val Grande di infilata. L'alternativa potrebbe essere il Plas de l'asen, andando un po' a piedi verso il passo di don Bastone, oppure al passo Gavia, magari camminando un po' verso Nord-ovest, ma a memoria la vista è molto libera verso Nord Est. Scartati gli ovvii Plazza e Aviolo per l'inquinamento luminoso proveniente dal paese. I preferiti sono il Pianacc e il Gavia, visto anche che ci si può arrivare in auto, e l'attrezzatura non pesa poco...
Quindi il calendario:
- venerdì 6 agosto: primo sopralluogo al pianacc e qualche fotografia di prova. Test dell'attrezzatura e prime fotografie a lunga esposizione di alcune costellazioni.
- mercoledì 11 agosto: altro sopralluogo, magari al Gavia, e raffinamento della tecnica di inseguimento e scatto.
- giovedì 12 agosto: dovrebbe essere il clou delle osservazioni. Si parla di 100-120 meteore l'ora, quindi con un paio di meteore al minuto, tra le 23.30 del 12 agosto e le 2 del 13. Lo sciame comunque inizia verso i primi di agosto e si protrarrà fino al 20. La luna tramonta presto, quindi non darà fastidio, mentre sorgerà Giove in tarda nottata (intorno alle 2 e si potrà vedere bene, anche con il mio piccolo telescopio).
- venerdì 13 agosto: si replica. Ancora qualche meteora, osservazione di costellazioni, magari qualche galassia facile, qualche ammasso, e poi in tarda notte, di Giove.
Se qualcuno vuol farmi compagnia è ben accetto. Per le stelle cadenti non servono grandi strumenti, basta portare i propri occhi.
(post aggiornato con i Link che voleva il Gelma...)
mercoledì 21 luglio 2010
Visita Medica
Il primo passo serio (che peraltro può portare a esclusione dal gioco, quindi serissimo) è la visita medica presso uno degli istituti medico-legali dell'aeronautica.
Sono due, uno a Milano e uno a Roma, e tutti i piloti, ma proprio tutti, una volta ogni 1-2 anni devono andare a farsi visitare.
La prenotazione l'ha fatta direttamente l'aeroclub, unica noia è che ha segnalato che sono nato a Odolo, e non a Edolo. Nulla che mi dia più noia di un cambio di codice fiscale.
Cercando qua e la in internet scopro che si parcheggia lungo la strada, qual è l'uscita giusta (ma me l'aveva già detto Google Maps), e che nessuno di md80.it sarà lì quella mattina.
Temendo il traffico in tangenziale Est, parto per tempo. Alle 7 sono ad Agrate, e temo di essere stato troppo prudente. Un casso, per arrivare a CAMM mi ci vuole quasi 40 minuti, quindi arrivo per 7.45 all'istituto. Entro e subito vengo identificato con carta d'identità e spedito al piano superiore, dove aspetto l'apertura degli sportelli. Fanno simpaticamente saltare la fila ai militari, accampando problemi tecnici, ma in realtà sono 2 o 3, quindi non è un problema.
Mi fanno compilare un modulo anche con i dati dell'aeroclub, che non ho, ma che compilo ringraziando Android e la connessione a 2€/settimana.
Poi ci spediscono a fare tutti gli esami necessari. Temevo un po' per la vista, non è che sia proprio al 1000 per 1000, soprattutto all'occhio destro.
Quindi si comincia: analisi del sangue (tutti i parametri sanguigni, scopro di avere ematocrito a 48, quasi da doping, tossicologico e colesteroli vari), analisi delle urine.
Poi dall'alto verso il basso si parte con gli esami, che sono i seguenti:
Gli oculisti, vista la lasik hanno voluto la fattura (che ne attestasse la data) e l'ultima ricetta. Io non avevo nulla di tutto ciò, un po' stupidamente, ma non avevo detto nulla in aeroclub. Per fortuna hanno accettato il tutto via fax e quindi sono riuscito a non ritornare.
Durante tutte le visite sono stato accompagnato da un ragazzo di Sondrio che stava anche lui conseguendo la seconda classe, per diventare pilota di elicotteri. Si è abbastanza chiacchierato discutendo spesso le differenze di volo tra aeromobili ad ala fissa e aeromobili ad ala rotante. Le visite sono finite alle 10.30, a parte l'appendice dell'oculistica che aspettava il fax, e i risultati ce li hanno consegnati alle due. Quindi abbiamo avuto tanto tempo per chiaccherare...
Comunque alla fine abili e arruolati tutti e due, e via verso le prime lezioni, teoriche e di volo...
Sono due, uno a Milano e uno a Roma, e tutti i piloti, ma proprio tutti, una volta ogni 1-2 anni devono andare a farsi visitare.
La prenotazione l'ha fatta direttamente l'aeroclub, unica noia è che ha segnalato che sono nato a Odolo, e non a Edolo. Nulla che mi dia più noia di un cambio di codice fiscale.
Cercando qua e la in internet scopro che si parcheggia lungo la strada, qual è l'uscita giusta (ma me l'aveva già detto Google Maps), e che nessuno di md80.it sarà lì quella mattina.
Temendo il traffico in tangenziale Est, parto per tempo. Alle 7 sono ad Agrate, e temo di essere stato troppo prudente. Un casso, per arrivare a CAMM mi ci vuole quasi 40 minuti, quindi arrivo per 7.45 all'istituto. Entro e subito vengo identificato con carta d'identità e spedito al piano superiore, dove aspetto l'apertura degli sportelli. Fanno simpaticamente saltare la fila ai militari, accampando problemi tecnici, ma in realtà sono 2 o 3, quindi non è un problema.
Mi fanno compilare un modulo anche con i dati dell'aeroclub, che non ho, ma che compilo ringraziando Android e la connessione a 2€/settimana.
Poi ci spediscono a fare tutti gli esami necessari. Temevo un po' per la vista, non è che sia proprio al 1000 per 1000, soprattutto all'occhio destro.
Quindi si comincia: analisi del sangue (tutti i parametri sanguigni, scopro di avere ematocrito a 48, quasi da doping, tossicologico e colesteroli vari), analisi delle urine.
Poi dall'alto verso il basso si parte con gli esami, che sono i seguenti:
- elettrocardiogramma a riposo
- spirometria
- analisi psicologica e di anamnesi generale
- audiometria
- visita dall'otorino
- oculistica
Gli oculisti, vista la lasik hanno voluto la fattura (che ne attestasse la data) e l'ultima ricetta. Io non avevo nulla di tutto ciò, un po' stupidamente, ma non avevo detto nulla in aeroclub. Per fortuna hanno accettato il tutto via fax e quindi sono riuscito a non ritornare.
Durante tutte le visite sono stato accompagnato da un ragazzo di Sondrio che stava anche lui conseguendo la seconda classe, per diventare pilota di elicotteri. Si è abbastanza chiacchierato discutendo spesso le differenze di volo tra aeromobili ad ala fissa e aeromobili ad ala rotante. Le visite sono finite alle 10.30, a parte l'appendice dell'oculistica che aspettava il fax, e i risultati ce li hanno consegnati alle due. Quindi abbiamo avuto tanto tempo per chiaccherare...
Comunque alla fine abili e arruolati tutti e due, e via verso le prime lezioni, teoriche e di volo...
sabato 3 luglio 2010
Iscrizione!
Dopo il volo di qualche settimana fa, ho fatto l'iscrizione al corso PPL.
Stamattina sono andato all'aeroclub, per formalizzare l'iscrizione, prenotare la visita presso l'IML, e pagare la prima rata.
Il costo totale, compreso di un anno di iscrizione all'aeroclub, 110 ore di corso teorico, 45 ore di volo pratico (di cui 10 in solitaria), tutto il materiale didattico necessario è di 11500 euro.
Per adesso ho pagato il 30%, in attesa della visita, che sostanzialmente confermerà la mia iscrizione. Il corso comincia a settembre esattamente quando io sarò in America, ma non ci saranno problemi.
Mi hanno già anche consegnato un po' di materiale, che mi servirà per il corso. Sono 7 volumi della Oxford Aviation Training, in inglese. I titoli dei volumi sono:
Inoltre nella borsa ci sono
Nei prossimi giorni andrò a Milano per la visita, che è all'aeroporto di Linate. Ne approfitterò per una spottata pomeridiana. Prenderò tutto il giorno di ferie, e metterò insieme la visita, il pomeriggio di spotting, e magari anche un giro con i kart a Rozzano con annessa cena con Nadia.
p.s. ho deciso di tenere il diario di tutti i passi che farò fino all'ottenimento della Licenza di Pilota Privato. Magari stringato, magari rapido, in dipendenza dal tempo e dalla voglia, ma penso che terrò aggiornato questo spazio ad ogni lezione sia teorica che pratica.
Stamattina sono andato all'aeroclub, per formalizzare l'iscrizione, prenotare la visita presso l'IML, e pagare la prima rata.
Il costo totale, compreso di un anno di iscrizione all'aeroclub, 110 ore di corso teorico, 45 ore di volo pratico (di cui 10 in solitaria), tutto il materiale didattico necessario è di 11500 euro.
Per adesso ho pagato il 30%, in attesa della visita, che sostanzialmente confermerà la mia iscrizione. Il corso comincia a settembre esattamente quando io sarò in America, ma non ci saranno problemi.
Mi hanno già anche consegnato un po' di materiale, che mi servirà per il corso. Sono 7 volumi della Oxford Aviation Training, in inglese. I titoli dei volumi sono:
- Air Law
- Human performance
- Navigation
- Meteorology
- Principles of Flight
- Aeroplanes
- Radiotelephony
Inoltre nella borsa ci sono
- Un regolo calcolatore con le miglia nautiche, statutarie e i km per le carte 1:500.000, o 1:250.000
- un goniometro per calcolare gli heading sulle carte
- un "computer" di volo, computer tra virgolette perché è computer nel senso di regolo calcolatore. sono una serie di cerchi che girano, e una parte che scorre in una guida. Ovviamente non ho la più pallida idea di come usarlo, e anche le sigle che ci sono scritte sono per lo più sconosciute.
- Un cd rom (per windows, groan) per la preparazione dell'esame
- un Pilots Flying Logbook, che sarebbe il diario dei voli fatti
- una cartellina porta-fogli
Nei prossimi giorni andrò a Milano per la visita, che è all'aeroporto di Linate. Ne approfitterò per una spottata pomeridiana. Prenderò tutto il giorno di ferie, e metterò insieme la visita, il pomeriggio di spotting, e magari anche un giro con i kart a Rozzano con annessa cena con Nadia.
p.s. ho deciso di tenere il diario di tutti i passi che farò fino all'ottenimento della Licenza di Pilota Privato. Magari stringato, magari rapido, in dipendenza dal tempo e dalla voglia, ma penso che terrò aggiornato questo spazio ad ogni lezione sia teorica che pratica.
venerdì 4 giugno 2010
Volo di ambientamento
È da un po' che mi frulla in testa la voglia di provare a pilotare un piccolo aereo da turismo. Dopo ore e ore di simulazione e di letture di aeronautica (accident report compresi), ho deciso di provare a vedere com'è il mondo da un piccolo monomotore a elica.
Visto che abito a pochi km da un aeroporto, che è dotato di aeroclub, e anche di una aeroscuola, ho provato a contattarli via mail, quasi per scherzo, pensando che mai mi avrebbero risposto.
Invece dopo pochissimo, la segretaria dell'aeroclub mi risponde alla mail, e con qualche scambio di mail fissiamo un volo di ambientamento, ovvero un primo assaggio di cosa è il volo con aerei da turismo.
Il 3 giugno quindi è il mio battesimo dell'aria. Mi incontro all'aeroclub con il direttore della scuola di volo, e, dopo aver scambiato quattro chiacchere, nonostante il tempo non sia dei migliori (c'è un temporale in corso sul lago, quindi niente giro sul lago) decidiamo di fare un paio di giri di campo per vedere un po' com'è la storia.
Passati i controlli di sicurezza (in aerostazione, come passeggeri qualunque), siamo andati all'hangar dell'aeroclub, dove abbiamo preso in consegna l'aereo (un piper PA28 - marche I-SIVI).
Quindi controllato livello di carburante nei due serbatoi alari e livello dell'olio (tutti i voli, mica ogni 10000km come si fa con l'auto), siamo saliti in cabina.
È MICROSCOPICA! Sarà che io sono un toro, sarà che anche il pilota non era uno smilzo, ma non ci si stava!
Gli strumenti (come è logico) sono tutti per il sedile di sinistra, io dal sedile di destra li guardo un po' di traverso, due pedaliere, due volantini.
Si esegue la checklist pre-accensione (accendi l'interruttore qua, premi il pulsante là, controlla che le superfici alari rispondano ai comandi ecc.) poi, di concerto con il ragazzo a terra, girare i magneti (con la chiave) e accensione.
Accesi i motori si contatta la torre di controllo, che dopo i contatti di rito, ci assegna un appellativo (che non ricordo) e ci chiede le nostre intenzioni, invitandoci poi a ricontattarla quando pronti al rullaggio.
Finita la checklist pre-rullaggio e contattata la torre (che ci dice le condizioni del vento, e la pista in uso, la 14) togliamo il freno di parcheggio, e via in rullaggio. Arrivati al punto di ingresso in pista, si ricontatta la torre, che ci ripete le condizioni meteo, e ci informa che siamo autorizzati a fare quanto detto prima e che siamo l'unico traffico in campo. Quindi ci si porta in testata pista, checklist pre-decollo e via. Freni giù, motori al massimo e poi via.
L'accelerazione è notevole, pari a quella di un liner, forse anche di più. Ovviamente però la corsa di decollo è ridicola rispetto alla quantità di pista disponibile, tant'è che prima di metà pista siamo già in una veloce cabrata. Si sale intorno ai 5-8 piedi al secondo, vedendo il variometro.
A questo punto il pilota mi dice di mettere le mani sulla cloche e provare a pilotare un po' io. Eravamo circa a metà della prima inversione, e l'aereo era abbastanza piegato a sinistra. Cerco di mantenere il bank che l'aereo aveva già e mi riesce senza troppe difficoltà e senza toccare il timone. La "pallina" dello sbandometro è abbastanza centrale, quindi non me ne preoccupo troppo. L'aereo risponde con una rapidità inaspettata, anche se non è che io muova i comandi di molto. Riporto l'aereo in orizzontale, in parallelo alla pista, e continuando a guardarmi in giro. Passata la soglia pista il pilota attiva un cronometro. Dopo trenta secondi inizia a scendere e inizia la virata (sempre in contatto con la torre di controllo che ci autorizza a un touch and go) per riportarci sulla pista. L'atterraggio lo fa il pilota, anche se mi invita a tenere le mani sulla cloche senza contrastarlo.
Dopo esserci quasi fermati, si tolgono i flaps, e si ridà potenza ai motori per un nuovo decollo. Non capisco quanto agisca sulla pedaliera, ma non mi sembra ci dia dentro particolarmente.
Durante il secondo atterraggio si chiede l'autorizzazione al backtrack (l'aeroporto non è dotato di raccordi intermedi, e non è il caso di pipparci 3+3km di pista+taxiway inutilmente. Così atterrati a centro pista ci portiamo a destra e poi facciamo inversione (ci si sta comodi: la pista è larga almeno 30 metri e noi siamo meno di 10, quindi non abbiamo problemi. Ad attenderci al raccordo c'è un marshall con un pick-up e un cartello luminoso che dice "Follow me" e ci accompagna verso l'hangar, quasi non sapessimo la strada.
Arrivati e spento il motore, un paio di controlli prima di lasciare la cabina.
Pagato il conquibus, rientriamo in aeroclub passando dall'area arrivi nazionali, ci salutiamo e si ritorna a casa.
Le impressioni?
prossimamente...
Visto che abito a pochi km da un aeroporto, che è dotato di aeroclub, e anche di una aeroscuola, ho provato a contattarli via mail, quasi per scherzo, pensando che mai mi avrebbero risposto.
Invece dopo pochissimo, la segretaria dell'aeroclub mi risponde alla mail, e con qualche scambio di mail fissiamo un volo di ambientamento, ovvero un primo assaggio di cosa è il volo con aerei da turismo.
Il 3 giugno quindi è il mio battesimo dell'aria. Mi incontro all'aeroclub con il direttore della scuola di volo, e, dopo aver scambiato quattro chiacchere, nonostante il tempo non sia dei migliori (c'è un temporale in corso sul lago, quindi niente giro sul lago) decidiamo di fare un paio di giri di campo per vedere un po' com'è la storia.
Passati i controlli di sicurezza (in aerostazione, come passeggeri qualunque), siamo andati all'hangar dell'aeroclub, dove abbiamo preso in consegna l'aereo (un piper PA28 - marche I-SIVI).
Quindi controllato livello di carburante nei due serbatoi alari e livello dell'olio (tutti i voli, mica ogni 10000km come si fa con l'auto), siamo saliti in cabina.
È MICROSCOPICA! Sarà che io sono un toro, sarà che anche il pilota non era uno smilzo, ma non ci si stava!
Gli strumenti (come è logico) sono tutti per il sedile di sinistra, io dal sedile di destra li guardo un po' di traverso, due pedaliere, due volantini.
Si esegue la checklist pre-accensione (accendi l'interruttore qua, premi il pulsante là, controlla che le superfici alari rispondano ai comandi ecc.) poi, di concerto con il ragazzo a terra, girare i magneti (con la chiave) e accensione.
Accesi i motori si contatta la torre di controllo, che dopo i contatti di rito, ci assegna un appellativo (che non ricordo) e ci chiede le nostre intenzioni, invitandoci poi a ricontattarla quando pronti al rullaggio.
Finita la checklist pre-rullaggio e contattata la torre (che ci dice le condizioni del vento, e la pista in uso, la 14) togliamo il freno di parcheggio, e via in rullaggio. Arrivati al punto di ingresso in pista, si ricontatta la torre, che ci ripete le condizioni meteo, e ci informa che siamo autorizzati a fare quanto detto prima e che siamo l'unico traffico in campo. Quindi ci si porta in testata pista, checklist pre-decollo e via. Freni giù, motori al massimo e poi via.
L'accelerazione è notevole, pari a quella di un liner, forse anche di più. Ovviamente però la corsa di decollo è ridicola rispetto alla quantità di pista disponibile, tant'è che prima di metà pista siamo già in una veloce cabrata. Si sale intorno ai 5-8 piedi al secondo, vedendo il variometro.
A questo punto il pilota mi dice di mettere le mani sulla cloche e provare a pilotare un po' io. Eravamo circa a metà della prima inversione, e l'aereo era abbastanza piegato a sinistra. Cerco di mantenere il bank che l'aereo aveva già e mi riesce senza troppe difficoltà e senza toccare il timone. La "pallina" dello sbandometro è abbastanza centrale, quindi non me ne preoccupo troppo. L'aereo risponde con una rapidità inaspettata, anche se non è che io muova i comandi di molto. Riporto l'aereo in orizzontale, in parallelo alla pista, e continuando a guardarmi in giro. Passata la soglia pista il pilota attiva un cronometro. Dopo trenta secondi inizia a scendere e inizia la virata (sempre in contatto con la torre di controllo che ci autorizza a un touch and go) per riportarci sulla pista. L'atterraggio lo fa il pilota, anche se mi invita a tenere le mani sulla cloche senza contrastarlo.
Dopo esserci quasi fermati, si tolgono i flaps, e si ridà potenza ai motori per un nuovo decollo. Non capisco quanto agisca sulla pedaliera, ma non mi sembra ci dia dentro particolarmente.
Durante il secondo atterraggio si chiede l'autorizzazione al backtrack (l'aeroporto non è dotato di raccordi intermedi, e non è il caso di pipparci 3+3km di pista+taxiway inutilmente. Così atterrati a centro pista ci portiamo a destra e poi facciamo inversione (ci si sta comodi: la pista è larga almeno 30 metri e noi siamo meno di 10, quindi non abbiamo problemi. Ad attenderci al raccordo c'è un marshall con un pick-up e un cartello luminoso che dice "Follow me" e ci accompagna verso l'hangar, quasi non sapessimo la strada.
Arrivati e spento il motore, un paio di controlli prima di lasciare la cabina.
Pagato il conquibus, rientriamo in aeroclub passando dall'area arrivi nazionali, ci salutiamo e si ritorna a casa.
Le impressioni?
prossimamente...
venerdì 9 aprile 2010
Vorrei...
- ... un corpo nuovo
- ... una testa nuova
- ... una persona speciale
- ... qualcuno che possa ascoltarmi, e magari consigliarmi, oltre a chi ho già
- ... capire le persone che ho intorno
- ... non illudermi per nulla
- ... leggere nella testa della gente
- ... che le parole e i gesti di chi mi sta intorno siano coerenti con i pensieri
- ... tornare adolescente
ma cosa costa sognarle?
sabato 27 marzo 2010
Da 18 anni, 5 mesi, 4 giorni...
Portavo gli occhiali, poi ho fatto l'operazione di riduzione della miopia. Ma non solo. Il fatto di portare gli occhiali e non le lenti, porta a una serie di piccole noie, nulla di drammatico, ma che voglio riportare qui a memoria di quando portavo gli occhiali...
Ho volutamente evitato le cose più hard, visto che non ho avuto ancora occasione...
Se gli amici ex orbi vogliono integrare, avanti c'è posto!
- Mi vedo i piedi quando faccio la doccia
- Vedo sia il barbiere che la mia testa quando mi tagliano i capelli (immancabilmente partono dalle tempie, quindi ti fanno togliere gli occhiali. Potresti rimetterli ma non lo fai mai...)
- Vedo la pasta nello scolapaste quando scolo la pasta
- Vedo le persone dentro un locale quando ci entro l'inverno
- Riesco a vedere ovunque quando in posizione da contorsionista sto con la testa dentro un rack (con gli occhiali lo sguardo in posizioni strane rischia di cadere FUORI dalle lenti)
- Riesco a leggere a letto, appoggiato su un fianco senza sentire male alla tempia o tenere il libro a una spanna dal naso
Ho volutamente evitato le cose più hard, visto che non ho avuto ancora occasione...
Se gli amici ex orbi vogliono integrare, avanti c'è posto!
martedì 2 marzo 2010
Voti alle olimpiadi
Voto 10:
A Petra Majdic. Solo una sciagurata organizzazione può lasciare una voragine all'esterno della curva più pericolosa della pista della sprint. La sfortuna è stata di rompersi 4 costole, ma con la grinta della campionessa, vince un bronzo che vale oro.
Voto 9:
A Silvia Rupil. Di più, non può. Fin dalla prima gara, si capisce che è la più in forma. Batte sempre Valbusa, in un crescendo di forma (5 secondi nella 10, 20 secondi nella pursuit, e 30 nella staffetta), mantenendo a galla la staffetta Italiana. Peccato per lei non andare a medaglia.
Voto 8:
A Magda Genuin. Tiene a galla la staffetta sprint, con una Follis assolutamente fuori forma. Grande prova nella sprint: se fosse stata a tecnica libera, la medaglia sarebbe stata sicura.
Voto 7:
al buon Razzoli. Far piangere Alberto Tomba non è di tutti i giorni. Salva con l'oro la spedizione italiana. Speriamo che questo oro non tarpi le ali alla necessità di cambiamento dello sport italiano...
Voto 6 di incoraggiamento:
Ad Alessandro Pittin. Tiene in alto da solo il nome di un movimento del salto italiano, che conterà qualche decina di appassionati. Una speranza per il domani.
Voto 5:
ai tecnici del fondo Italiani. La scelta di far disputare la staffetta alla Valbusa, solo perché è la sua ultima olimpiade è stata una scelta sciagurata e ha fatto perdere la possibilità di una medaglia a chi, molto più giovane, è sempre stata davanti. Forse un po' più di intelligenza avrebbe portato le giovani a medaglia, e sarebbe stata una spinta incredibile per continuare a faticare...
Voto 4:
Alla copertura televisiva RAI. Si era tenuta sulla sufficienza, solo per la presenza di RaiSportPiù. Avranno sì fatto centinaia di ore di diretta, ma praticamente solo di notte, senza nessuna riproposizione in fascia pomeridiana o mattutina.
Il fondo è stato toccato nella 50km maschile. Dopo 2 ore di diretta, si sono persi gli ultimi 5 km, per passare la linea al tg2, lasciando gli spettatori a bocca asciutta. Ok che si è passati sul digitale, ma i digital-divisi???
Voto 3:
A Carolina Kostner. Manca sempre negli appuntamenti importanti ed è un peccato per la campionessa che è. Rovinata dalla enorme responsabilità dell'essere portabandiera in casa, non si è ancora ripresa...
Voto 2:
Allo stilista dei Norvegesi del Curling. I pantaloni a rombi bianchi rossi e blu sono semplicemente deliranti. Poi le prendono dal Canada in finale...
Voto 1:
Alla regia televisiva. In una 10km non è pensabile avere un rilevamento a 1,2km e a 8,7km. Impensabile che a un'olimpiade ci siano minuti e minuti di proposizione di classifiche perché non ci sono immagini da mostrare...
Voto 0:
All'organizzazione. Sempre in ritardo sui problemi. La pista di slittino uccide un povero georgiano, è colpa sua, la pista non c'entra. Però viene cambiata. Hanno eliminato al primo tentativo la povera Petra Majdic, una delle protagoniste, lasciando in maniera assurda scoperto una voragine all'esterno di una curva pericolosa, poco prontamente coperta. Disastri per gli spettatori del bordercross, le piste di sci alpino pericolose e inadeguate. Insomma, un disastro...
A Petra Majdic. Solo una sciagurata organizzazione può lasciare una voragine all'esterno della curva più pericolosa della pista della sprint. La sfortuna è stata di rompersi 4 costole, ma con la grinta della campionessa, vince un bronzo che vale oro.
Voto 9:
A Silvia Rupil. Di più, non può. Fin dalla prima gara, si capisce che è la più in forma. Batte sempre Valbusa, in un crescendo di forma (5 secondi nella 10, 20 secondi nella pursuit, e 30 nella staffetta), mantenendo a galla la staffetta Italiana. Peccato per lei non andare a medaglia.
Voto 8:
A Magda Genuin. Tiene a galla la staffetta sprint, con una Follis assolutamente fuori forma. Grande prova nella sprint: se fosse stata a tecnica libera, la medaglia sarebbe stata sicura.
Voto 7:
al buon Razzoli. Far piangere Alberto Tomba non è di tutti i giorni. Salva con l'oro la spedizione italiana. Speriamo che questo oro non tarpi le ali alla necessità di cambiamento dello sport italiano...
Voto 6 di incoraggiamento:
Ad Alessandro Pittin. Tiene in alto da solo il nome di un movimento del salto italiano, che conterà qualche decina di appassionati. Una speranza per il domani.
Voto 5:
ai tecnici del fondo Italiani. La scelta di far disputare la staffetta alla Valbusa, solo perché è la sua ultima olimpiade è stata una scelta sciagurata e ha fatto perdere la possibilità di una medaglia a chi, molto più giovane, è sempre stata davanti. Forse un po' più di intelligenza avrebbe portato le giovani a medaglia, e sarebbe stata una spinta incredibile per continuare a faticare...
Voto 4:
Alla copertura televisiva RAI. Si era tenuta sulla sufficienza, solo per la presenza di RaiSportPiù. Avranno sì fatto centinaia di ore di diretta, ma praticamente solo di notte, senza nessuna riproposizione in fascia pomeridiana o mattutina.
Il fondo è stato toccato nella 50km maschile. Dopo 2 ore di diretta, si sono persi gli ultimi 5 km, per passare la linea al tg2, lasciando gli spettatori a bocca asciutta. Ok che si è passati sul digitale, ma i digital-divisi???
Voto 3:
A Carolina Kostner. Manca sempre negli appuntamenti importanti ed è un peccato per la campionessa che è. Rovinata dalla enorme responsabilità dell'essere portabandiera in casa, non si è ancora ripresa...
Voto 2:
Allo stilista dei Norvegesi del Curling. I pantaloni a rombi bianchi rossi e blu sono semplicemente deliranti. Poi le prendono dal Canada in finale...
Voto 1:
Alla regia televisiva. In una 10km non è pensabile avere un rilevamento a 1,2km e a 8,7km. Impensabile che a un'olimpiade ci siano minuti e minuti di proposizione di classifiche perché non ci sono immagini da mostrare...
Voto 0:
All'organizzazione. Sempre in ritardo sui problemi. La pista di slittino uccide un povero georgiano, è colpa sua, la pista non c'entra. Però viene cambiata. Hanno eliminato al primo tentativo la povera Petra Majdic, una delle protagoniste, lasciando in maniera assurda scoperto una voragine all'esterno di una curva pericolosa, poco prontamente coperta. Disastri per gli spettatori del bordercross, le piste di sci alpino pericolose e inadeguate. Insomma, un disastro...
giovedì 31 dicembre 2009
10 motivi...
... per cui questo è un capodanno di merda
- perché la mia macchina è sola soletta in germania
- perché ha sia il pieno di benzina che il pieno di metano
- perché mi fa male il collo
- perché ho ragione e non so se e quando e soprattutto quanti soldi mi risarciranno
- perché è andata a monte una 5 giorni a Praga
- perché abbiamo rischiato di farci veramente male
- perché ha scoperto che anche in germania (nonostante l'immagine che ne abbiamo noi) sono un po' cazzari
- perché ha scoperto che anche in germania ci sono persone che non parlano l'inglese
- perché a Rosenheim, cittadina della bassa baviera, a portata di scarpe dalla stazione non c'è una birreria degna di questo nome (in realtà neanche indegna, proprio non c'è un cazzo)
- perché anche nelle stazioni tedesche non ci sono gli ascensori tra il sottopasso e il binario...
... per cui questo è un bel capodanno
- perché nessuno si è fatto male
- perché poteva tranquillamente essere in germania in un letto di ospedale con il femore rotto
- perché ho due amiche fantastiche, che non mi hanno fatto pesare la cosa
- perché ha scoperto che la Grande Punto, con il controllo elettronico della velocità si guida da Dio
- perché ha fatto 453km con meno di 25 euro di metano
- perché, tutto sommato, la Grande Punto è una grande macchina
- perché ha preso il treno di cui tutti parlano, ovvero il DB-OBB che fa Monaco-Verona (ma anche Milano e Bologna)
- perché il poliziotto tedesco è gentile, parla l'inglese e ha pure il senso dell'umorismo...
- perché alla fine ha incontrato anche persone gentili
- perché ci saranno altre occasioni per altri viaggi, per altri amici, per altre esperienze...
- perché Praga è ancora lì, e nessuno la porta via. Perché la Brenner Autobahn, è ancora lì, pronta per essere percorsa, in su e in giù. Perché il Marriott Courtyard Flora ci sta ancora aspettando. Perché le guide le abbiamo ancora, e non abbiamo perso la voglia di viaggiare, di conoscere e di girare il mondo....
Evvai....
venerdì 20 novembre 2009
Birthday wishlist
Alla moda americana, visto che si appropinqua a larghi passi il mio compleanno, propongo a chiunque fosse così magnanimo da volere festeggiare l'evento facendomi un regalo, una wishlist, ovvero una lista di cose che vorrei, tipo lista nozze, in modo da togliere l'imbarazzo di un regalo sbagliato. Questo evita anche l'obbligo mio di apprezzare ogni regalo. Se non sta nella lista, vi prendete il vostro rischio...
Quindi, dettagliando in questo modo:
Se volete prenotare uno dei regali basta commentare la nota su Facebook, o mandarmi una mail!!!
Quindi, dettagliando in questo modo:
- una borsa da fotografo, a baule, in grado di trasportare due corpi macchina, due teleobiettivi grossi, un flash, e due obiettivi normali. È molto opportuno (quasi indispensabile) che le macchine possano stare entrambe dentro con l'obiettivo montato.
- una radiosveglia. Non è importante che sia radio, e neanche che sia sveglia. L'importante è che proietti sul soffitto o sul muro (o ovunque io lo voglia) almeno l'ora. Se poi si regola da sola con il segnale radio...
- un cavalletto. Visto l'acquisto compulsivo del teleobiettivo, si è reso indispensabile un cavalletto serio, dato che l'obiettivo da solo pesa quasi un chilo...
- Maurizio Pallante, La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal PIL, Edizioni per la decrescita felice, 2009
- Tina Merlin, Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso Vajont, Cierre Edizioni, 2001
- Giovanni Cenacchi, Lino Lacedelli, K2. Il prezzo della conquista, Mondadori, 2006
- Enzo Iacchetti, Chiedo scusa al Signor Gaber, Edel Music, 2009
- Elio e le storie tese, Gattini, Sony BMG Music Ent., 2009
- Claudio Bisio racconta La buona novella, Einaudi, 2002
Se volete prenotare uno dei regali basta commentare la nota su Facebook, o mandarmi una mail!!!
giovedì 22 ottobre 2009
Tango?
Mi invitano a una show di tango. Ore 22.50, in una "balera" poco distante da Brescia.
La mia testa bacata, e tarata dalla voglia di musica dal vivo, pensa a:
- una band che suona dal vivo
- delle luci all'altezza
- magari un impianto dedicato, vista la statura (presunta) dei ballerini.
Qualcosa di sostanzialmente normale nei miei canoni comunque.
Arriviamo al locale, parcheggio comodo, si sale le scale e ci consegnano la drink card. Fin qui normale, quando entrando vedo la solita struttura a balera: divanetti disposti ad anello intorno a una pista rettangolare abbastanza lunga. Evidentemente il posto è nato già latino americano, per il liscio una pista così sarebbe un grosso casino.
Su uno dei lati corti (quello opposto all'ingresso c'è un micropalchetto con in DJ... (nulla contro i dj, in generale, ma aspettandomi un gruppetto che suona...)
Abbastanza casino, gente che balla, musica a un volume decente (quasi basso). Stranamente non c'è l'equalizzazione a sorriso tipica delle discoteche (bassi pompati ma l'impianto non li regge, e alti sparatissimi), anzi, i medio-alti sono un po' spenti, quasi tagliati...
Assorbita la delusione dell'assenza del gruppo che suona (e anche niente impianto dedicato, ovviamente), prendiamo qualcosa da bere. Raramente (men che meno in una discoteca) ho bevuto una piña colada buona, tanto che di solito mi rifugio in un cuba libre o in un semplice coca e whisky. Ma visto che il cocktail-guy sembrava abile ho optato per la piña. Oh, veramente buona...
Arrivano le 22.50, parte l'animazione. Animazione? ma non c'era il Tango? Va bé, sarà l'apertura... Tutti in pista a ballare (tipo ballo del villaggio) una (dico UNA) canzone. 4 minuti. Poi tutto torna come prima.
Dopo un po' c'è il pizza party: pizza gratis per tutti! Come cavallette, il mondo ballerino si fionda al bancone dove divora in pochi minuti le teglie di pizza disponibili. In altrettanti pochi minuti il mondo ballerino ritorna a ballare sulla pista, probabilmente rinfrancato dalle calorie assunte con la pizza.
Alché comincio a preoccuparmi: è quasi mezzanotte, e a parte gli annunci periodici del dj, del tango nessuna traccia. Nella mia testa c'era ancora l'oretta abbondante di spettacolo, per cui, fatti due conti due, la cosa sarebbe andata parecchio per le lunghe.
Dopo un po' (non ricordo gli orari precisi, ma non troppo prima di mezzanotte) tutti fuori dalla pista e arrivano i ballerini.
Odio, ballerini, lei abbastanza carina, ma non statuaria, senza la classica acconciatura "tutta indietro" delle ballerine (che mi fa tanto tanto sexy). Lui. Lui? Un nano, sarà 1,60.... Praticamente con il naso è all'altezza delle tette di lei (e secondo me ci spia dentro). Assomiglia vagamente al padrino. Quasi inquietante nel completo grigio antracite (camicia compresa) e cravatta bordeaux.
Ballano un tango (tremendamente noioso, statico, non c'è un movimento più veloce di quello di un bradipo assonnato.
Applauso scrosciante. Saluto di lui. Saluto di lei. Secondo tango. Decisamente meglio, più dinamico, con delle parti di chitarra e di fisa interessanti (ma devastate dall'impianto palesemente non all'altezza della musica). Applauso, si spengono le luci, riparte il dj, il popolo ballerino ritorna a saltare in pista.
MA COME? TUTTO QUI? Cioè mi sono sciroppato due ore di quattro quarti incalzante (mai un sei ottavi, o qualcosa di diverso), per DUE TANGHI di cui uno PALLOSISSIMO?
Ci beviamo su un altro cocktail (cuba libre fatto ad arte) e ce ne torniamo a casa.
La mia testa bacata, e tarata dalla voglia di musica dal vivo, pensa a:
- una band che suona dal vivo
- delle luci all'altezza
- magari un impianto dedicato, vista la statura (presunta) dei ballerini.
Qualcosa di sostanzialmente normale nei miei canoni comunque.
Arriviamo al locale, parcheggio comodo, si sale le scale e ci consegnano la drink card. Fin qui normale, quando entrando vedo la solita struttura a balera: divanetti disposti ad anello intorno a una pista rettangolare abbastanza lunga. Evidentemente il posto è nato già latino americano, per il liscio una pista così sarebbe un grosso casino.
Su uno dei lati corti (quello opposto all'ingresso c'è un micropalchetto con in DJ... (nulla contro i dj, in generale, ma aspettandomi un gruppetto che suona...)
Abbastanza casino, gente che balla, musica a un volume decente (quasi basso). Stranamente non c'è l'equalizzazione a sorriso tipica delle discoteche (bassi pompati ma l'impianto non li regge, e alti sparatissimi), anzi, i medio-alti sono un po' spenti, quasi tagliati...
Assorbita la delusione dell'assenza del gruppo che suona (e anche niente impianto dedicato, ovviamente), prendiamo qualcosa da bere. Raramente (men che meno in una discoteca) ho bevuto una piña colada buona, tanto che di solito mi rifugio in un cuba libre o in un semplice coca e whisky. Ma visto che il cocktail-guy sembrava abile ho optato per la piña. Oh, veramente buona...
Arrivano le 22.50, parte l'animazione. Animazione? ma non c'era il Tango? Va bé, sarà l'apertura... Tutti in pista a ballare (tipo ballo del villaggio) una (dico UNA) canzone. 4 minuti. Poi tutto torna come prima.
Dopo un po' c'è il pizza party: pizza gratis per tutti! Come cavallette, il mondo ballerino si fionda al bancone dove divora in pochi minuti le teglie di pizza disponibili. In altrettanti pochi minuti il mondo ballerino ritorna a ballare sulla pista, probabilmente rinfrancato dalle calorie assunte con la pizza.
Alché comincio a preoccuparmi: è quasi mezzanotte, e a parte gli annunci periodici del dj, del tango nessuna traccia. Nella mia testa c'era ancora l'oretta abbondante di spettacolo, per cui, fatti due conti due, la cosa sarebbe andata parecchio per le lunghe.
Dopo un po' (non ricordo gli orari precisi, ma non troppo prima di mezzanotte) tutti fuori dalla pista e arrivano i ballerini.
Odio, ballerini, lei abbastanza carina, ma non statuaria, senza la classica acconciatura "tutta indietro" delle ballerine (che mi fa tanto tanto sexy). Lui. Lui? Un nano, sarà 1,60.... Praticamente con il naso è all'altezza delle tette di lei (e secondo me ci spia dentro). Assomiglia vagamente al padrino. Quasi inquietante nel completo grigio antracite (camicia compresa) e cravatta bordeaux.
Ballano un tango (tremendamente noioso, statico, non c'è un movimento più veloce di quello di un bradipo assonnato.
Applauso scrosciante. Saluto di lui. Saluto di lei. Secondo tango. Decisamente meglio, più dinamico, con delle parti di chitarra e di fisa interessanti (ma devastate dall'impianto palesemente non all'altezza della musica). Applauso, si spengono le luci, riparte il dj, il popolo ballerino ritorna a saltare in pista.
MA COME? TUTTO QUI? Cioè mi sono sciroppato due ore di quattro quarti incalzante (mai un sei ottavi, o qualcosa di diverso), per DUE TANGHI di cui uno PALLOSISSIMO?
Ci beviamo su un altro cocktail (cuba libre fatto ad arte) e ce ne torniamo a casa.
mercoledì 14 ottobre 2009
Ikariam, browsergame
Per un breve periodo, ho ricominciato un Browser Game.
L'esperienza di anni fa di Ogame prima e di Travian poi, seppur molto gratificante, era stata interrotta per brutale mancanza di tempo.
Però un po' mi mancava e quindi un giorno di cazzeggio, ho deciso di cercarmi un nuovo Browser game per dilettarmi un po'. Ravanando qua e là, ho trovato un gioco che, a leggere dalle recensioni, sembrava altrettanto avvincente, ma un po' più lento nello sviluppo. Ovvero un gioco che non necessitasse di più di un paio di visite al giorno.
Tre, due, uno, detto fatto. Registrato al gioco. Una scorsa al regolamento mi fa già girare i maroni: devi segnalare se ti colleghi con rete mobile o da reti aziendali per evitare multiaccount. Sta roba a me sta un po' sulle balle, perché non è che sia una cosa poco comune, al giorno d'oggi, anzi nella pratica non serve a nulla perché se uno fa multiaccount, lo fa segnalando che lo fa.
Cominciamo:
il mondo è un insieme di isole, e tu fondi una cittadina. Le risorse sono legno, vino, cristallo, marmo e zolfo, ma sull'isola ne trovi solo uno. Quindi risulta impossibile vivere in totale autarchia, neanche nei primi tempi. Va bé, mercato, navi mercantili e via.
Però proviamo anche a fare qualche razzia, visto che ci sono degli inattivi. Dopo un paio di razzie, però, qualcuno ha deciso di razziare me, ammazzandomi tutte le mie truppe faticosamente create. Quindi niente 7 giorni di immunità per crescere un po'.
Poi, non sempre si trova in tempi ragionevoli chi commercia con te, quindi crescere è un casotto.
Quindi ho deciso di fondare una colonia. Appena fondata ha una corruzione del 50% (che cazzo vuol dire?), comunque basta creare un paio di cose e la cosa va a posto.
La cigliegina sulla torta è stato quando un mio vicino di isola ha deciso allegramente di mettere 20 soldati a guardia della mia città, mangiando e bevendo a mie spese, facendomi costare i soldati per scacciarli il doppio.
Quindi ho deciso che il gioco non era per niente divertente, e ho semplicemente smesso di giocare.
Riassumendo:
Fattori negativi:
- non posso giocare da solo. Forse il primo giorno sì, ma poi cominci ad avere bisogno di risorse che non puoi avere se non con il commercio.
- non c'è un periodo di immunità: fin dal primo giorno si può essere soggetti a razzie, e il magazzino protegge una quantità infinitesima di materiale
- alcune procedure sono macchinose e secondo me inutile. Per impedire il multiaccount ci sono ben altre procedure, per esempio: tasso fisso (o calmierato) per gli scambi e nessuno scambio fuori mercato.
- pagare dei soldi dà effettivi vantaggi nel gioco. Ovvero hai dei bonus di produzione, puoi acquistare merci da un "banco" (e non da un altro giocatore) e non solo alcune visioni di insieme o la coda di produzione.
Quindi un'esperienza un po' deludente, assolutamente non al livello né di Travian né di Ogame. Comunque è un gioco veloce (alla faccia di chi diceva essere un gioco lento) almeno a livello di Travian, forse un po' meno, ma comunque non è possibile collegarsi solo un paio di volte al giorno.
Sto pensando di progettarne uno io. Tanto in php so programmare, un minimo di esperienza di gioco ce l'ho, un grafico che mi faccia la grafica lo trovo, metto su un server e chi vuole ci gioca...
L'esperienza di anni fa di Ogame prima e di Travian poi, seppur molto gratificante, era stata interrotta per brutale mancanza di tempo.
Però un po' mi mancava e quindi un giorno di cazzeggio, ho deciso di cercarmi un nuovo Browser game per dilettarmi un po'. Ravanando qua e là, ho trovato un gioco che, a leggere dalle recensioni, sembrava altrettanto avvincente, ma un po' più lento nello sviluppo. Ovvero un gioco che non necessitasse di più di un paio di visite al giorno.
Tre, due, uno, detto fatto. Registrato al gioco. Una scorsa al regolamento mi fa già girare i maroni: devi segnalare se ti colleghi con rete mobile o da reti aziendali per evitare multiaccount. Sta roba a me sta un po' sulle balle, perché non è che sia una cosa poco comune, al giorno d'oggi, anzi nella pratica non serve a nulla perché se uno fa multiaccount, lo fa segnalando che lo fa.
Cominciamo:
il mondo è un insieme di isole, e tu fondi una cittadina. Le risorse sono legno, vino, cristallo, marmo e zolfo, ma sull'isola ne trovi solo uno. Quindi risulta impossibile vivere in totale autarchia, neanche nei primi tempi. Va bé, mercato, navi mercantili e via.
Però proviamo anche a fare qualche razzia, visto che ci sono degli inattivi. Dopo un paio di razzie, però, qualcuno ha deciso di razziare me, ammazzandomi tutte le mie truppe faticosamente create. Quindi niente 7 giorni di immunità per crescere un po'.
Poi, non sempre si trova in tempi ragionevoli chi commercia con te, quindi crescere è un casotto.
Quindi ho deciso di fondare una colonia. Appena fondata ha una corruzione del 50% (che cazzo vuol dire?), comunque basta creare un paio di cose e la cosa va a posto.
La cigliegina sulla torta è stato quando un mio vicino di isola ha deciso allegramente di mettere 20 soldati a guardia della mia città, mangiando e bevendo a mie spese, facendomi costare i soldati per scacciarli il doppio.
Quindi ho deciso che il gioco non era per niente divertente, e ho semplicemente smesso di giocare.
Riassumendo:
Fattori negativi:
- non posso giocare da solo. Forse il primo giorno sì, ma poi cominci ad avere bisogno di risorse che non puoi avere se non con il commercio.
- non c'è un periodo di immunità: fin dal primo giorno si può essere soggetti a razzie, e il magazzino protegge una quantità infinitesima di materiale
- alcune procedure sono macchinose e secondo me inutile. Per impedire il multiaccount ci sono ben altre procedure, per esempio: tasso fisso (o calmierato) per gli scambi e nessuno scambio fuori mercato.
- pagare dei soldi dà effettivi vantaggi nel gioco. Ovvero hai dei bonus di produzione, puoi acquistare merci da un "banco" (e non da un altro giocatore) e non solo alcune visioni di insieme o la coda di produzione.
Quindi un'esperienza un po' deludente, assolutamente non al livello né di Travian né di Ogame. Comunque è un gioco veloce (alla faccia di chi diceva essere un gioco lento) almeno a livello di Travian, forse un po' meno, ma comunque non è possibile collegarsi solo un paio di volte al giorno.
Sto pensando di progettarne uno io. Tanto in php so programmare, un minimo di esperienza di gioco ce l'ho, un grafico che mi faccia la grafica lo trovo, metto su un server e chi vuole ci gioca...
sabato 10 ottobre 2009
Prostitute
Fai il tecnico? Giri spesso per l'Italia per andare dai clienti? Ti sei chiesto se qualcuno ti sta sfruttando? La risposta è si. Il tuo lavoro è l'evoluzione informatica del lavoro più antico del mondo.
Lavori a degli orari bizzarri
Come le prostitute
Sei pagato per rendere felice il tuo cliente
Come le prostitute
Il tuo cliente paga tanto, ma è il tuo padrone che intasca
Come le prostitute
Sei pagato all'ora, ma i tuoi orari non arrivano fino a quando il lavoro è finito
Come le prostitute
Anche se sei bravo, non sei mai fiero di quello che fai
Come le prostitute
Sei ricompensato se soddisfi le fantasie del cliente
Come le prostitute
Ti è difficile avere e mantenere una famiglia
Come le prostitute
Quando ti domandano in che cosa consiste il tuo lavoro, tu non puoi spiegarlo
Come le prostitute
I tuoi amici si allontanano da te e resti solo con gente del tuo tipo
Come le prostitute
È il cliente che paga l'hotel e le ore di lavoro
Come le prostitute
Il tuo padrone ha una gran bella macchina
Come le prostitute
Quando vai in "missione" da un cliente, arrivi con un gran sorriso
Come le prostitute
Ma quando è finito, sei di cattivo umore
Come le prostitute
Per valutare le tue capacità ti sottopongono a dei terribili test
Come le prostitute
Il cliente vuole pagare sempre meno e tu devi fare delle meraviglie
Come le prostitute
Quando ti alzi dal letto dici "Non posso fare questo per tutta la vita"
Come le prostitute
Lavori a degli orari bizzarri
Come le prostitute
Sei pagato per rendere felice il tuo cliente
Come le prostitute
Il tuo cliente paga tanto, ma è il tuo padrone che intasca
Come le prostitute
Sei pagato all'ora, ma i tuoi orari non arrivano fino a quando il lavoro è finito
Come le prostitute
Anche se sei bravo, non sei mai fiero di quello che fai
Come le prostitute
Sei ricompensato se soddisfi le fantasie del cliente
Come le prostitute
Ti è difficile avere e mantenere una famiglia
Come le prostitute
Quando ti domandano in che cosa consiste il tuo lavoro, tu non puoi spiegarlo
Come le prostitute
I tuoi amici si allontanano da te e resti solo con gente del tuo tipo
Come le prostitute
È il cliente che paga l'hotel e le ore di lavoro
Come le prostitute
Il tuo padrone ha una gran bella macchina
Come le prostitute
Quando vai in "missione" da un cliente, arrivi con un gran sorriso
Come le prostitute
Ma quando è finito, sei di cattivo umore
Come le prostitute
Per valutare le tue capacità ti sottopongono a dei terribili test
Come le prostitute
Il cliente vuole pagare sempre meno e tu devi fare delle meraviglie
Come le prostitute
Quando ti alzi dal letto dici "Non posso fare questo per tutta la vita"
Come le prostitute
lunedì 5 ottobre 2009
IGNobel
"La Scienza che prima fa ridere e poi pensare"
Sono stati assegnati gli IGNobel 2009. Sono premi che vengono assegnati ad Harvard ogni anno alla vigilia della consegna dei premi Nobel, ma le ricerche qui premiate non sono meno serie, magari solo più divertenti e più inutili.
Ecco quindi i premi di quest'anno:
Sono stati assegnati gli IGNobel 2009. Sono premi che vengono assegnati ad Harvard ogni anno alla vigilia della consegna dei premi Nobel, ma le ricerche qui premiate non sono meno serie, magari solo più divertenti e più inutili.
Ecco quindi i premi di quest'anno:
- PREMIO PER LA MEDICINA VETERINARIA a Catherine Douglas e Peter Rowlinson della Newcastle University, che hanno mostrato che le mucche che hanno un nome producono più latte di quelle che non ce l'hanno (il nome)
- PREMIO PER LA PACE: Stephan Bolliger, Steffen Ross, Lars Oesterhelweg, Michael Thali e Beat Kneubuehl dell'università di Berna per la determinazione in via sperimentale del fatto che sia meglio ricevere una bottiglia di birra in testa piena o vuota.
- PREMIO PER L'ECONOMIA ai direttori delle quattro banche Islandesi (protagoniste di un crack senza precedenti) che hanno dimostrato che le banche piccole possono essere rapidamente trasformate in grandi banche e viceversa e per la dimostrazione che la stessa cosa si può fare con una intera economia nazionale.
- PREMIO PER LA MEDICINA a Donald L. Unger, di Thousand Oaks, California, USA, per lo studio di una possibile causa dell'artrite alle dita, scrocchiandosi le dita della sola mano sinistra (ma mai della destra) ogni giorno per più di SESSANTA (60, sei zero) anni.
- PREMIO PER LA FISICA: Katherine K. Whitcome dell'Università di Cincinnati, USA, Daniel E. Lieberman della Harvard University, USA, e Liza J. Shapiro della Università del Texas, USA, per la dimostrazione analitica del motivo per cui le donne incinte non si ribaltano.
- PREMIO PER LA LETTERATURA alla polizia Irlandese, che ha dato più di 50 multe al signor Prawo Jazdy, che in polacco vuol dire PATENTE DI GUIDA
- PREMIO PER LA PROTEZIONE CIVILE: Elena N. Bodnar, Raphael C. Lee, e Sandra Marijan di Chicago, Illinois, USA, che hanno inventato un reggiseno che in emergenza possa essere convertito in due maschere antigas, una per la proprietaria del reggiseno e una per qualcuno vicino.
- PREMIO PER LA MATEMATICA: Gideon Gono, governatore della Banca Centrale dello Zimbabwe, per l'insegnametno di una grande quantità di numeri dal molto piccolo al molto grande, stampando con la propria banca banconote da un centesimo di dollaro ($0,01) a centomila miliardi di dollari ($100,000,000,000,000).
- PREMIO PER LA BIOLOGIA: Fumiaki Taguchi, Song Guofu, e Zhang Guanglei della Kitasato University di Sagamihara, Japan, per la dimostrazione che i rifiuti umidi possono essere ridotti del 90% in massa usando batteri estratti dalle feci dei panda giganti.
- IGNobel per la nutrizione 2008; Massimiliano Zampini aveva dimostrato che alterando elettronicamente il suono prodotto dalla masticazione delle patatine, queste sembravano fresche anche se erano asciutte
- IGNobel per la psicologia 2003: la Sapienza di Roma ha effettuato uno studio sulle semplici e uniche personalità dei politici.
- IGNobel per la chimica 2000 l'Università di Pisa ha scoperto che dal punto di vista biochimico l'amore provoca le stesse reazioni di un disturbo ossessivo-compulsivo.
Facebook in Latino
Quelli di Facebook non hanno proprio una sega da fare: hanno tradotto tutti i loro testi in latino!!!
Carina l'idea, anche se bisognerebbe chiarire almeno un paio di cose:
Carina l'idea, anche se bisognerebbe chiarire almeno un paio di cose:
- come coniugare i termini non traducibili in latino, per esempio i nomi propri o i cognomi? Come faccio a dire la casa di Johnny? Oppure La traduzione latina di Facebook?
- come tradurre "indietro" i termini nati dopo il latino? Con i termini italiani ok (quasi sempre), ma con le tante contaminazioni inglesi della lingua italiana come si fa? Vi prego non traducetemi mouse con mus, o muscŭlus...
- Come cazzo si fa con la tastiera italiana a mettere le brevi e le lunghe?
giovedì 17 settembre 2009
Grande Punto, grande comfort
Ed eccoci a parlare del grande comfort della Grande Punto. Se devo riassumere la sensazione di guida della GP in una parola, questa è morbidezza.
Grazie al servosterzo elettroattuato, si guida con un dito in ogni situazione, in manovra come in autostrada. È facile da guidare, non si comporta mai in maniera brusca anche se sollecitata pesantemente. In alcuni casi, tirata veramente a canna, nelle curve della strada Edolo-Vezza, tende un po' al sottosterzo, ma anche in quei casi in maniera progressiva. Un leggero aumento della angolatura dello sterzo risolve il problema senza patemi. Ed ora i dettagli:
Un motore estremamente parco nei consumi (a metano più di 25 km con un euro di gas) non può essere brillante. Quindi non aspettatevi partenze a razzo o accelerazioni brucianti. Complice anche una frizione un po' difficile da gestire (forse arrivando da una frizione alta e di lunga corsa come quella della Punto vecchia, è anche un po' colpa dell'autista) le riprese sono tranquille. Soffre un po' in salita, ma tenendola allegra (sopra i 3000, per intenderci) reagisce bene. Fatica parecchio nelle riprese in velocità (ci mette una vita dai 100 ai 130), ma da una macchina pesante rispetto alla cavalleria era da aspettarselo.
Dotazione e assemblaggio
Le plastiche sono di buona qualità assemblate bene. Per ora non scricchiola nulla, neanche sul pavé e neanche premendo su ogni parte della plancia. La dotazione di serie della versione migliore a metano è buona, ma mancano i vetri posteriori elettrici e il bracciolo sul sedile anteriore, che sarebbe veramente comodo, soprattutto sui viaggi lunghi. Inoltre gli specchi non si ritraggono automaticamente, ma "alla vecchia" tirandoli con una mano. La cosa può essere scomoda in situazioni di passaggi stretti in solitaria
Blue and sound
Che dire, quasi il miglior pacchetto audio e multimedia che si possa pensare. Utilizzando un sistema embedded con montato Windows Mobile 6.0 fornisce in un botto solo:
Disposizione dei comandi
Qui qualche appunto si può portare. I comandi di specchi e alzacristalli elettrici anteriori lato guidatore sono un po' scomodi, e quasi difficili da raggiungere. Sarebbe opportuno che tutti si mettessero d'accordo sulla posizione reciproca di tachimetro e contagiri. Sulla Zafira e sulla Punto sono invertiti rispetto alla GP. Non che la cosa sia drammatica, ma abbasserebbe di molto il tempo di adattamento tra una auto e l'altra.
Comoda sia la posizione dell'autoradio che quella del clima manuale, raggiungibile comodamente sia dal guidatore che dal passeggero.
Due parole invece sulla presa USB del sistema Blue and sound. Cazzo, funziona solo con il cassettino aperto! Devo trovare una presa USB a pipa in modo da riuscire a lasciare il chiavettone nel bauletto...
In conclusione
Sono soddisfatto dell'acquisto. Non sono uno sportivo dentro e la macchina corrisponde sostanzialmente ai requisiti che mi ero dato, che sostanzialmente erano 2: bassi consumi, comodità. Ci siamo, con entrambi!
Grazie al servosterzo elettroattuato, si guida con un dito in ogni situazione, in manovra come in autostrada. È facile da guidare, non si comporta mai in maniera brusca anche se sollecitata pesantemente. In alcuni casi, tirata veramente a canna, nelle curve della strada Edolo-Vezza, tende un po' al sottosterzo, ma anche in quei casi in maniera progressiva. Un leggero aumento della angolatura dello sterzo risolve il problema senza patemi. Ed ora i dettagli:
Motore
1.4 litri, aspirato, ibrido benzina-metano. 77Cv, in entrambe le configurazioni, la sensazione è che a metano la coppia massima sia leggermente inferiore.Un motore estremamente parco nei consumi (a metano più di 25 km con un euro di gas) non può essere brillante. Quindi non aspettatevi partenze a razzo o accelerazioni brucianti. Complice anche una frizione un po' difficile da gestire (forse arrivando da una frizione alta e di lunga corsa come quella della Punto vecchia, è anche un po' colpa dell'autista) le riprese sono tranquille. Soffre un po' in salita, ma tenendola allegra (sopra i 3000, per intenderci) reagisce bene. Fatica parecchio nelle riprese in velocità (ci mette una vita dai 100 ai 130), ma da una macchina pesante rispetto alla cavalleria era da aspettarselo.
Dotazione e assemblaggio
Le plastiche sono di buona qualità assemblate bene. Per ora non scricchiola nulla, neanche sul pavé e neanche premendo su ogni parte della plancia. La dotazione di serie della versione migliore a metano è buona, ma mancano i vetri posteriori elettrici e il bracciolo sul sedile anteriore, che sarebbe veramente comodo, soprattutto sui viaggi lunghi. Inoltre gli specchi non si ritraggono automaticamente, ma "alla vecchia" tirandoli con una mano. La cosa può essere scomoda in situazioni di passaggi stretti in solitariaBlue and sound
Che dire, quasi il miglior pacchetto audio e multimedia che si possa pensare. Utilizzando un sistema embedded con montato Windows Mobile 6.0 fornisce in un botto solo:- connettività bluetooth con ogni telefono compatibile, quindi vivavoce a manetta
- legge i messaggi in arrivo (ma non con tutti i telefoni)
- ha un sistema di gestione vocale, quindi basta premere un bottone e dire "chiama gino" perché il sistema cerchi Gino nella rubrica e, se presente, lo chiami.
- un media player, con tutte le funzioni tipiche di un media player, a partire dalla riproduzione di file mp3, alla ricerca ecc. ecc. il tutto attuato, volendo, con comandi vocali.
Disposizione dei comandi
Qui qualche appunto si può portare. I comandi di specchi e alzacristalli elettrici anteriori lato guidatore sono un po' scomodi, e quasi difficili da raggiungere. Sarebbe opportuno che tutti si mettessero d'accordo sulla posizione reciproca di tachimetro e contagiri. Sulla Zafira e sulla Punto sono invertiti rispetto alla GP. Non che la cosa sia drammatica, ma abbasserebbe di molto il tempo di adattamento tra una auto e l'altra.Comoda sia la posizione dell'autoradio che quella del clima manuale, raggiungibile comodamente sia dal guidatore che dal passeggero.
Due parole invece sulla presa USB del sistema Blue and sound. Cazzo, funziona solo con il cassettino aperto! Devo trovare una presa USB a pipa in modo da riuscire a lasciare il chiavettone nel bauletto...
In conclusione
Sono soddisfatto dell'acquisto. Non sono uno sportivo dentro e la macchina corrisponde sostanzialmente ai requisiti che mi ero dato, che sostanzialmente erano 2: bassi consumi, comodità. Ci siamo, con entrambi!
martedì 15 settembre 2009
Il parto del cambio auto...
Problema: devo andare a Milano in macchina. La punto, con all'attivo 170000km non può reggere 190 km/giorno+200/settimana per molto.
Soluzione a breve termine: Uso la Zafira dei miei
Soluzione a lungo termine: Cercare una macchina.
I "requisiti di progetto" erano:
Per il requisito uno, la scelta è cascata su una macchina a gas, metano o GPL, che permette anche di usufruire di una pila di incentivi stato-regionali.
Quindi, dopo un rapido giro su Internet è partito il giro (meno rapido, visti anche i miei orari di maggio) delle concessionarie.
Nell'ordine più o meno cronologico:
21000 di listino, 3000 di sconto metano, 1500 di sconto rottamazione, il resto sconto di concessionario e casa.
A presto la recensione...
Soluzione a breve termine: Uso la Zafira dei miei
Soluzione a lungo termine: Cercare una macchina.
I "requisiti di progetto" erano:
- bassi consumi (e relativo basso inquinamento)
- una certa sicurezza in autostrada (quindi niente citycar o similia)
- possibilità di avere il cruise control (indispensabile per i tragitti in autostrada)
- comodità anche per eventuali ride di tanti chilometri in pochi giorni (vedi le vacanze fatte in Spagna e Croazia)
Per il requisito uno, la scelta è cascata su una macchina a gas, metano o GPL, che permette anche di usufruire di una pila di incentivi stato-regionali.
Quindi, dopo un rapido giro su Internet è partito il giro (meno rapido, visti anche i miei orari di maggio) delle concessionarie.
Nell'ordine più o meno cronologico:
- Citroen: se gli avessi lasciato lì la Punto e 11900 euri, mi avrebbero allegramente quando immediatamente consegnato una C3 1200GPL, full optional. Ma se fossi tornato il giorno dopo non avrei trovato quella macchina, sicuramente non a quel prezzo. Sottinteso c'era che quasi quasi non avrei trovato neanche la concessionaria...
- Chrysler: ci sono andato solo perché era attaccata alla Citroen. Mi ha sconvolto la bassa qualità delle plastiche degli interni, senza costare significativamente meno della Citroen.
- Ford: la Fiesta GPL avrebbe potuto essere una valida alternativa. Prezzo onesto, qualità costruttiva, ma un danno: tempi di consegna eterni. Ovvero niente macchina fino ai primi di ottobre. Decisamente troppo
- Opel: la Corsa non mi dispiaceva, ma non non c'era il colore che volevo (o meglio c'era, ma solo la versione metallizzata che rendeva il rosso praticamente un bordeaux...)
- Peugeot: mica male il 207, ma anche qui, con i tempi di consegna non c'eravamo: metà settembre...
- Renault: molto gentili, ma anche lì le offerte non erano definitive, i prezzi non troppo chiari, mancava un preventivo ufficiale, ma solo qualche cifra scarabocchiata su un preventivo fatto su una macchina non gpl...
- Fiat: la cosa che più mi ha attirato della Grande Punto è stato il motore. Un motore progettato ibrido benzina-metano, non un motore a benzina con l'impianto a metano (o a GPL), come praticamente tutti gli altri. La stessa Matiz, propagandata in Italia come dotata di serie di impianto a GPL, arriva in Italia come auto a benzina e gli viene montato successivamente l'impianto a gas. Mi piaceva il colore, mi piace la linea, anche se non mi convince eccessivamente il frontale.
21000 di listino, 3000 di sconto metano, 1500 di sconto rottamazione, il resto sconto di concessionario e casa.
A presto la recensione...
lunedì 7 settembre 2009
Trasporti e treni inglesi, a confronto con i treni italiani
Essendo di viaggio a Londra, e stante la mia passione per i parchi di divertimento, come il primo articolo della serie recita, ho deciso di andare a Thorpe Park per una giornata al parco.
Come ci si arriva?
Il sito, chiarissimo, riporta le alternative possibili.
Una era in treno. Si dice, treno da Londra ogni mezz'ora, poi l'autobus ogni mezz'ora. Andata e ritorno nello stesso giorno 12,5£, poco meno di 15 euro.
Arriviamo al confronto. Arrivo in stazione Waterloo alle 8. La biglietteria è di fronte all'uscita della metropolitana. Una voce sintetica annuncia il primo cassiere libero (per inciso, 8 casse aperte, su 16 disponibili, coda di 15 minuti). Chiedo i biglietti, 2 minuti dopo sono fuori, il cassiere mi dice che se corro (sono nel frattempo le 8.17) riesco a prendere il treno in partenza alle 8.20 e mi dice anche il binario. Io devo aspettare il resto del mondo che viene con me, quindi prenderemo non il treno dopo ma quello dopo ancora.
Una volta deciso di partire, il tabellone (sarà largo come minimo 40 metri, alto 3) riporta, oltre alla destinazione finale, in maniera chiara e in una botta sola, la destinazione, il binario, l'orario di partenza e tutte (dico tutte) le destinazioni intermedie del treno.
Trovato il binario (con 20 minuti di anticipo) è arrivato il treno, la gente è scesa dal binario OPPOSTO, e siamo saliti noi.
Il treno era praticamente deserto, con alcuni gruppetti palesemente diretti a Thorpe Park. Nonostante non fosse troppo necessario l'aria condizionata funzionava. Il treno non aveva finestrini apribili. I sedili erano puliti, non c'era la puzza di morto dei treni italiani.
Una cosa che mi ha incuriosito molto: niente linea aerea, ma terza rotaia a lato dei due binari "principali". Arrivo in orario, molte frecce per la direzione del parco, 3 autobus che ci hanno caricato tutti senza stiparci in maniera schifosa.
Adesso facciamo lo stesso viaggio, da Milano a Peschiera per Gardaland.
Arrivi in metropolitana, stazione centrale. Devi farti 4 piani di scale (poche scale mobili). Capiti in una sorta di cattedrale, praticamente deserta, dove cominci a guardarti in giro, non trovi la biglietteria. Vedi un microcartello, che ti indica la biglietteria. Non ho mai frequentato la biglietteria della Centrale, ma dubito ci siano sistemi fichi per segnalare il primo sportello libero. Ti fanno il biglietto, ti fanno strane domande sul tipo di treno, comunque per una andata e ritorno ti scuciono quasi 30 euro. Soprattutto devi dirgli a che ora vuoi partire, e a che ora vuoi tornare. Sali altri 3 piani di scale (utilizzando dei tappeti obliqui, che ti costringono a un inutile zig zag. Ti trovi in un atrio, enorme. Non vedi uno straccio di pannello informativo, e non vedi neanche i treni (e, memore delle rampe di scale fatte, ti chiedi se dovrai farne ancora). Seguendo la folla, trovi i treni. Il tabellone delle partenze (5m x7m, a 10 metri da terra) è dalla parte opposta della stazione. Il tuo treno parte, nella migliore delle ipotesi con 10 minuti di ritardo, e ne accumulerà altri 10 in un'ora di viaggio. È sporco, non va l'aria condizionata e non ci sono finestrini da aprire. Al tuo posto prenotato c'è un pendolare incazzato, che si deve alzare per farti posto, e comincia a parlarti male delle ferrovie italiane, e dei guasti che i treni hanno tutti i giorni, provocando la convergenza dei tuoi arti superiori in zona inguinale.
Se per caso arrivi a Peschiera dopo le dieci e prima delle 7, devi prendere un taxi, perché dell'autobus gratuito, neanche traccia...
Come ci si arriva?
Il sito, chiarissimo, riporta le alternative possibili.
Una era in treno. Si dice, treno da Londra ogni mezz'ora, poi l'autobus ogni mezz'ora. Andata e ritorno nello stesso giorno 12,5£, poco meno di 15 euro.
Arriviamo al confronto. Arrivo in stazione Waterloo alle 8. La biglietteria è di fronte all'uscita della metropolitana. Una voce sintetica annuncia il primo cassiere libero (per inciso, 8 casse aperte, su 16 disponibili, coda di 15 minuti). Chiedo i biglietti, 2 minuti dopo sono fuori, il cassiere mi dice che se corro (sono nel frattempo le 8.17) riesco a prendere il treno in partenza alle 8.20 e mi dice anche il binario. Io devo aspettare il resto del mondo che viene con me, quindi prenderemo non il treno dopo ma quello dopo ancora.
Una volta deciso di partire, il tabellone (sarà largo come minimo 40 metri, alto 3) riporta, oltre alla destinazione finale, in maniera chiara e in una botta sola, la destinazione, il binario, l'orario di partenza e tutte (dico tutte) le destinazioni intermedie del treno.
Trovato il binario (con 20 minuti di anticipo) è arrivato il treno, la gente è scesa dal binario OPPOSTO, e siamo saliti noi.
Il treno era praticamente deserto, con alcuni gruppetti palesemente diretti a Thorpe Park. Nonostante non fosse troppo necessario l'aria condizionata funzionava. Il treno non aveva finestrini apribili. I sedili erano puliti, non c'era la puzza di morto dei treni italiani.
Una cosa che mi ha incuriosito molto: niente linea aerea, ma terza rotaia a lato dei due binari "principali". Arrivo in orario, molte frecce per la direzione del parco, 3 autobus che ci hanno caricato tutti senza stiparci in maniera schifosa.
Adesso facciamo lo stesso viaggio, da Milano a Peschiera per Gardaland.
Arrivi in metropolitana, stazione centrale. Devi farti 4 piani di scale (poche scale mobili). Capiti in una sorta di cattedrale, praticamente deserta, dove cominci a guardarti in giro, non trovi la biglietteria. Vedi un microcartello, che ti indica la biglietteria. Non ho mai frequentato la biglietteria della Centrale, ma dubito ci siano sistemi fichi per segnalare il primo sportello libero. Ti fanno il biglietto, ti fanno strane domande sul tipo di treno, comunque per una andata e ritorno ti scuciono quasi 30 euro. Soprattutto devi dirgli a che ora vuoi partire, e a che ora vuoi tornare. Sali altri 3 piani di scale (utilizzando dei tappeti obliqui, che ti costringono a un inutile zig zag. Ti trovi in un atrio, enorme. Non vedi uno straccio di pannello informativo, e non vedi neanche i treni (e, memore delle rampe di scale fatte, ti chiedi se dovrai farne ancora). Seguendo la folla, trovi i treni. Il tabellone delle partenze (5m x7m, a 10 metri da terra) è dalla parte opposta della stazione. Il tuo treno parte, nella migliore delle ipotesi con 10 minuti di ritardo, e ne accumulerà altri 10 in un'ora di viaggio. È sporco, non va l'aria condizionata e non ci sono finestrini da aprire. Al tuo posto prenotato c'è un pendolare incazzato, che si deve alzare per farti posto, e comincia a parlarti male delle ferrovie italiane, e dei guasti che i treni hanno tutti i giorni, provocando la convergenza dei tuoi arti superiori in zona inguinale.
Se per caso arrivi a Peschiera dopo le dieci e prima delle 7, devi prendere un taxi, perché dell'autobus gratuito, neanche traccia...
mercoledì 2 settembre 2009
Gardaland, Gardaland, era meglio se andavamo tutti quanti a Gardaland!
Ovvero, un confronto tra i parchi di divertimento che ho visitato quest'estate.
Tipico parco in zona marina. I giochi d'acqua sono veramente d'acqua (nel senso che non si limitano a qualche spruzzo, ma si scende veramente lavati) e "allegato" al parco, anche se a pagamento c'è un abbozzo di acquapark con spiaggia, piscine e scivoli, a mio parere poco più di una Proof of Concept (una prova per vedere se vale la pena investire lì).
Sicuramente superiore a Gardaland nei Roller Coaster, ma manca della storia che Gardaland ha alle sue spalle, come parco di ambientazione. Manca una dark ride a livello dei Corsari (assolutamente imbattibile) e manca una zona bambini degna di questo nome.
Fantastica l'ambientazione di Reset (ambientata in una New York devastata da una guerra atomica) ma l'attrazione in sé non è sto gran ché. Le pistole hanno un laser in punta, ma manca un po' di fumo per rendere visibile fascio del laser.
Lungo, veloce ed eccitante. L'inverted roller coaster più veloce d'Italia, ha dalla sua alcune figure acrobatiche molto esaltanti. Spettacolare il cobra roll e l'inline twist partendo dalla salita in uscita dal primo loop.
Che dire, il migliore launched roller coaster italiano. 0-100 in 2.3, propulsione elettronica grazie a un motore sincrono lineare. Un po' bastardo, perché il primo metro si fa con tranquillità e il motore lineare si inserisce dopo un secondo circa da quando si comincia a muoversi. Bello il top hat iniziale, peccato non abbia i 270° in discesa, e anche i salti a zero-g. Tutto sommato soddisfacente, anche se soffre parecchio di gioventù, è stato parecchio fermo nei due giorni della mia visita al parco...
Parco interessante, costa poco, soprattutto se si sfrutta la possibilità dell'ingresso gratis il secondo giorno. Mappa come al solito confusionaria, e anche alcuni passaggi all'interno del parco non sono sufficientemente ampi e segnalati.
Ambientazione pari a zero, nulla che neanche ricordi da distante l'area old-west o l'albero di Prezzemolo di Gardaland. È chiaro che qui si viene solo ed esclusivamente per l'adrenalina, e il parco è rivolto praticamente solo agli adrenalinici. L'unica dark ride (X:\no way out) è in realtà un piccolo roller coaster in retromarcia, completamente chiuso al buio. Peccato che però non puoi stare senza le luci di emergenza delle uscite, percui l'effetto buio completo vada abbondantemente a troie... Spettacolare per accelerazione e sensazioni "Rush", una riedizione potenziata della vecchia altalena (25 metri, 80 km/h, 4 g). Eterne le code, come minimo 45 minuti. Nulla di particolare l'inverted (Nemesis Inferno).
Che dire dell'edizione europea di Kingda-ka. Gli manca metà della velocità e dell'altezza, ma è fantastica. L'accelerazione idraulica è persino più cattiva di quella elettronica di i-Speed, e il top hat (7 metri più alto e con un passaggio più lento) permette di spaziare intorno con la vista, e di cagarsi addosso abbastanza quando scendendo non vedi la pista davanti a te...
Saw - the ride
Ci hanno dato dentro con l'ambientazione, a partire dalla coda... Spettacolare la prima parte, in dark ride, con dei faretti messi in posizioni tattiche, che danno la sensazione (anche dalla seconda fila) di finire dentro le scene del film... Niente di ché invece il tuffo oltre i 90 gradi, troppo breve per accorgersi di essere oltre la verticale...
Gardaland
Prima che parco adrenalinico, è un parco di ambientazione. Impagabile l'area corsari e l'area old-west. Secondo me imbattibile la dark ride dei corsari, e ricordiamo che Magic Mountain è stato il primo roller coaster con inversioni in Italia. Nel 1985. Con i nuovi treni è aumentata la comodità, e secondo me anche un po' di scorrevolezza. Blue Tornado (con il suo doppio inline in uscita dal sidewinder) sempre spettacolare. Risente un po' del cambio di proprietà, ma è cadidato per rimanere il miglior parco di divertimenti italiano, anche perché pare che la nuova proprietà stia già pensando a un roller coaster per il 2011...
Mirabilandia
Tipico parco in zona marina. I giochi d'acqua sono veramente d'acqua (nel senso che non si limitano a qualche spruzzo, ma si scende veramente lavati) e "allegato" al parco, anche se a pagamento c'è un abbozzo di acquapark con spiaggia, piscine e scivoli, a mio parere poco più di una Proof of Concept (una prova per vedere se vale la pena investire lì).
Sicuramente superiore a Gardaland nei Roller Coaster, ma manca della storia che Gardaland ha alle sue spalle, come parco di ambientazione. Manca una dark ride a livello dei Corsari (assolutamente imbattibile) e manca una zona bambini degna di questo nome.
Fantastica l'ambientazione di Reset (ambientata in una New York devastata da una guerra atomica) ma l'attrazione in sé non è sto gran ché. Le pistole hanno un laser in punta, ma manca un po' di fumo per rendere visibile fascio del laser.
Katun
Lungo, veloce ed eccitante. L'inverted roller coaster più veloce d'Italia, ha dalla sua alcune figure acrobatiche molto esaltanti. Spettacolare il cobra roll e l'inline twist partendo dalla salita in uscita dal primo loop.
i-Speed
Che dire, il migliore launched roller coaster italiano. 0-100 in 2.3, propulsione elettronica grazie a un motore sincrono lineare. Un po' bastardo, perché il primo metro si fa con tranquillità e il motore lineare si inserisce dopo un secondo circa da quando si comincia a muoversi. Bello il top hat iniziale, peccato non abbia i 270° in discesa, e anche i salti a zero-g. Tutto sommato soddisfacente, anche se soffre parecchio di gioventù, è stato parecchio fermo nei due giorni della mia visita al parco...
Conclusioni
Parco interessante, costa poco, soprattutto se si sfrutta la possibilità dell'ingresso gratis il secondo giorno. Mappa come al solito confusionaria, e anche alcuni passaggi all'interno del parco non sono sufficientemente ampi e segnalati.
Thorpe park
Ambientazione pari a zero, nulla che neanche ricordi da distante l'area old-west o l'albero di Prezzemolo di Gardaland. È chiaro che qui si viene solo ed esclusivamente per l'adrenalina, e il parco è rivolto praticamente solo agli adrenalinici. L'unica dark ride (X:\no way out) è in realtà un piccolo roller coaster in retromarcia, completamente chiuso al buio. Peccato che però non puoi stare senza le luci di emergenza delle uscite, percui l'effetto buio completo vada abbondantemente a troie... Spettacolare per accelerazione e sensazioni "Rush", una riedizione potenziata della vecchia altalena (25 metri, 80 km/h, 4 g). Eterne le code, come minimo 45 minuti. Nulla di particolare l'inverted (Nemesis Inferno).
Stealth
Che dire dell'edizione europea di Kingda-ka. Gli manca metà della velocità e dell'altezza, ma è fantastica. L'accelerazione idraulica è persino più cattiva di quella elettronica di i-Speed, e il top hat (7 metri più alto e con un passaggio più lento) permette di spaziare intorno con la vista, e di cagarsi addosso abbastanza quando scendendo non vedi la pista davanti a te...
Saw - the ride
Ci hanno dato dentro con l'ambientazione, a partire dalla coda... Spettacolare la prima parte, in dark ride, con dei faretti messi in posizioni tattiche, che danno la sensazione (anche dalla seconda fila) di finire dentro le scene del film... Niente di ché invece il tuffo oltre i 90 gradi, troppo breve per accorgersi di essere oltre la verticale...
Conclusioni
Ne stiano alla larga i deboli di cuore e i sofferenti di vertigini. Nulla che possa fare al caso loro, ma avanti chi vuole l'adrenalina. Non sono riuscito a fare almeno tre attrazioni che voglio fare, quindi dovrò tornarci...Gardaland
Prima che parco adrenalinico, è un parco di ambientazione. Impagabile l'area corsari e l'area old-west. Secondo me imbattibile la dark ride dei corsari, e ricordiamo che Magic Mountain è stato il primo roller coaster con inversioni in Italia. Nel 1985. Con i nuovi treni è aumentata la comodità, e secondo me anche un po' di scorrevolezza. Blue Tornado (con il suo doppio inline in uscita dal sidewinder) sempre spettacolare. Risente un po' del cambio di proprietà, ma è cadidato per rimanere il miglior parco di divertimenti italiano, anche perché pare che la nuova proprietà stia già pensando a un roller coaster per il 2011...
martedì 1 settembre 2009
Considerazioni dalle ferie
è da quando sono in ferie, causa cambio lavoro (ovvero dal 24 di luglio), che rimugino su un po' di cose da scrivere, su qualche considerazione da fare, su qualche opinione-recensione da condividere.
Ora che le ferie sono quasi finite, anche le pensate hanno raggiunto un livello di maturità tale da poter essere condivise.
Non tutte in una volta, però.
Una alla settimana, con calma.
Giusto per essere un po' bastardo, vi anticipo i titoli, poi in ordine sparso le cose verranno.
Ora che le ferie sono quasi finite, anche le pensate hanno raggiunto un livello di maturità tale da poter essere condivise.
Non tutte in una volta, però.
Una alla settimana, con calma.
Giusto per essere un po' bastardo, vi anticipo i titoli, poi in ordine sparso le cose verranno.
- Gardaland, Gardaland, era meglio se andavamo tutti quanti a Gardaland!
- Grande punto, grande comodità
- Londra, da turista
- Trasporti e treni inglesi, a confronto con i treni italiani
martedì 23 giugno 2009
Amiche per l'abruzzo
A parte la finalità benefica (pare che siano stati raccolti circa 1.500.000 euro), era un concerto da non mancare.
E, a parte alcuni momenti, ha confermato le attese.
Partiamo dagli appunti (pochi).
Il primo è per gli artisti. Non è che il fonico della Pausini sia un cane e non sa tirare fuori il suono di una batteria. Insomma, se non è la tua batteria (o il tuo ampli di basso o chitarra, o la tua tastiera) è comunque uno strumento di alto livello, amplificato come si deve. Insomma, hanno praticamente cambiato tutta la strumentazione a ogni cambio palco, lasciando ogni volta qualche minuto di pausa. Un plauso ai tecnici che si sono dati da fare alla stragrande, ma questo si poteva evitare.
Il secondo è per San Siro. Non è largo abbastanza per montare un palco girevole che avrebbe agevolato non poco tecnici e artisti, anche se mi dicono che riduca di molto lo spazio di chi suona.
Il terzo (e ultimo) per Anna Oxa. Uno spettacolo pessimo, pezzi e arrangiamenti incomprensibili e totalmente fuori luogo. Fischiatissima, e con piena ragione, dal pubblico. Ha anche richiesto 20 minuti di tempo per il cambio palco, metà dei quali spesi dai suoi musicisti ad accordare gli strumenti.
Ora le note positive.
La prima: i duetti-terzetti-quartetti-quintetti. Assolutamente spettacolare. La Nannini che canta "La solitudine" e le si addice alla stragrande. "E poi" cantato da Giorgia ed Elisa. Coraggioso il terzetto Marina Rei (batteria), Carmen Consoli (basso), Paola Turci (chitarra). Hanno tenuto il palco per 20 minuti come grandi musiciste, oltre che come grandi cantanti.
La seconda: chi ha messo nome e faccia, ma non è venuta. Penso a Iva Zanicchi, Wilma de Angelis, Amanda Lear, Milva, Nilla Pizzi. Tutta gente famosa ma un po' vecchia (non ne abbiano a male) che avrebbero fatto molto probabilmente la figura che ha fatto la Oxa (vedi sopra). i può appoggiare una iniziativa senza volere per forza esserci.
E tre: chi, pur non avendo mai visto uno spettacolo tipo San Siro neanche lontanamente ha saputo tenere il palco. Penso a Irene Fornaciari (che voce), Karima, L'aura (che aveva già sentito San Siro aprendo il concerto del Liga, anche se fischiatissima), Arisa (sebbene tutti la snobbano, ha cantato con tutto lo stadio, da pelle d'oca, senza sbagliare un attacco). Complimenti.
Quarto. L'idea, grandiosa ma quasi irrealizzabile, di un evento del genere. A chi l'ha inventato, progettato e realizzato grazie. Un concerto che entrerà nella storia della musica italiana.
E io c'ero!
Aggiornamento
Marco, che fa il fonico professionista e che ci ha aiutato nelle feste dell'estate, era SUL PALCO a gestire i cambi palco.
In merito all'appunto uno, mi ha fatto notare che tutto era fatto in modo che, soprattutto i grandi nomi, non potessero lamentarsi di nulla. Ovvero 13 mixer di sala, 8 mixer di palco, 10m x3m di cablaggi. Ogni top name aveva la sua produzione (fatta di fonico di sala, fonico di palco, strumenti, amplificatori, microfoni ecc.). I suoni gestiti da ogni mixer di sala, come L-R finivano dentro una matrice che mixava il tutto e lo mandava al PA. Ovviamente V-DOSC, ovviamente Agorà.
E, a parte alcuni momenti, ha confermato le attese.
Partiamo dagli appunti (pochi).
Il primo è per gli artisti. Non è che il fonico della Pausini sia un cane e non sa tirare fuori il suono di una batteria. Insomma, se non è la tua batteria (o il tuo ampli di basso o chitarra, o la tua tastiera) è comunque uno strumento di alto livello, amplificato come si deve. Insomma, hanno praticamente cambiato tutta la strumentazione a ogni cambio palco, lasciando ogni volta qualche minuto di pausa. Un plauso ai tecnici che si sono dati da fare alla stragrande, ma questo si poteva evitare.
Il secondo è per San Siro. Non è largo abbastanza per montare un palco girevole che avrebbe agevolato non poco tecnici e artisti, anche se mi dicono che riduca di molto lo spazio di chi suona.
Il terzo (e ultimo) per Anna Oxa. Uno spettacolo pessimo, pezzi e arrangiamenti incomprensibili e totalmente fuori luogo. Fischiatissima, e con piena ragione, dal pubblico. Ha anche richiesto 20 minuti di tempo per il cambio palco, metà dei quali spesi dai suoi musicisti ad accordare gli strumenti.
Ora le note positive.
La prima: i duetti-terzetti-quartetti-quintetti. Assolutamente spettacolare. La Nannini che canta "La solitudine" e le si addice alla stragrande. "E poi" cantato da Giorgia ed Elisa. Coraggioso il terzetto Marina Rei (batteria), Carmen Consoli (basso), Paola Turci (chitarra). Hanno tenuto il palco per 20 minuti come grandi musiciste, oltre che come grandi cantanti.
La seconda: chi ha messo nome e faccia, ma non è venuta. Penso a Iva Zanicchi, Wilma de Angelis, Amanda Lear, Milva, Nilla Pizzi. Tutta gente famosa ma un po' vecchia (non ne abbiano a male) che avrebbero fatto molto probabilmente la figura che ha fatto la Oxa (vedi sopra). i può appoggiare una iniziativa senza volere per forza esserci.
E tre: chi, pur non avendo mai visto uno spettacolo tipo San Siro neanche lontanamente ha saputo tenere il palco. Penso a Irene Fornaciari (che voce), Karima, L'aura (che aveva già sentito San Siro aprendo il concerto del Liga, anche se fischiatissima), Arisa (sebbene tutti la snobbano, ha cantato con tutto lo stadio, da pelle d'oca, senza sbagliare un attacco). Complimenti.
Quarto. L'idea, grandiosa ma quasi irrealizzabile, di un evento del genere. A chi l'ha inventato, progettato e realizzato grazie. Un concerto che entrerà nella storia della musica italiana.
E io c'ero!
Aggiornamento
Marco, che fa il fonico professionista e che ci ha aiutato nelle feste dell'estate, era SUL PALCO a gestire i cambi palco.
In merito all'appunto uno, mi ha fatto notare che tutto era fatto in modo che, soprattutto i grandi nomi, non potessero lamentarsi di nulla. Ovvero 13 mixer di sala, 8 mixer di palco, 10m x3m di cablaggi. Ogni top name aveva la sua produzione (fatta di fonico di sala, fonico di palco, strumenti, amplificatori, microfoni ecc.). I suoni gestiti da ogni mixer di sala, come L-R finivano dentro una matrice che mixava il tutto e lo mandava al PA. Ovviamente V-DOSC, ovviamente Agorà.
mercoledì 10 giugno 2009
Segretario? Tanto sbattimento e pochi riconoscimenti...
Ritorno al lavoro devastante dopo la tre giorni elettorale.
Facile fare un bilancio, ampiamente negativo.
Ma, con l'ottimismo che mi ha sempre caratterizzato (ma che negli ultimi tempi si è un po' nascosto), voglio raccontare prima le cose positive.
La prima è comunque una esperienza umana formante, il confronto anche con quella "politica" che sembra così distante dai cittadini, e che invece nei seggi (nella forma e nelle persone dei rappresentanti di lista) si avvicina ai cittadini, e che fondamentalmente rende uguali tutti i posti, mare o montagna, città o piccoli paesi, i seggi sono tutti grandi uguali e hanno tutti la stessa importanza.
Gli scrutatori erano gente conosciuta, con cui è stato piacevole chiaccherare e anche i piccoli incidenti di seggio (il tizio che non trovava una scheda che aveva in mano, l'elettore che voleva inserire la matita nell'urna, pensando peraltro di fare una battuta carina, i conteggi comunque complicati, con almeno 42 casi diversi) e l'inesperienza (obbligata, visto che era la prima volta) sono state accolte comunque con comprensione.
Però, c'è sempre un però, e in questo caso è enorme.
Tanta tensione. I conti che non tornano. Il terrore di non aver conteggiato correttamente i casi speciali. Comunque la prospettiva (ricordata praticamente ad ogni pagina delle istruzioni) di strascichi penali. Le ore ed ore passate a scrivere cose in duplice, triplice, quadruplice copia, che comunque mai nessuno leggerà.
Il tutto per 170 miseri euro, fortunatamente esentasse.
Insomma, non ne vale la pena.
Facile fare un bilancio, ampiamente negativo.
Ma, con l'ottimismo che mi ha sempre caratterizzato (ma che negli ultimi tempi si è un po' nascosto), voglio raccontare prima le cose positive.
La prima è comunque una esperienza umana formante, il confronto anche con quella "politica" che sembra così distante dai cittadini, e che invece nei seggi (nella forma e nelle persone dei rappresentanti di lista) si avvicina ai cittadini, e che fondamentalmente rende uguali tutti i posti, mare o montagna, città o piccoli paesi, i seggi sono tutti grandi uguali e hanno tutti la stessa importanza.
Gli scrutatori erano gente conosciuta, con cui è stato piacevole chiaccherare e anche i piccoli incidenti di seggio (il tizio che non trovava una scheda che aveva in mano, l'elettore che voleva inserire la matita nell'urna, pensando peraltro di fare una battuta carina, i conteggi comunque complicati, con almeno 42 casi diversi) e l'inesperienza (obbligata, visto che era la prima volta) sono state accolte comunque con comprensione.
Però, c'è sempre un però, e in questo caso è enorme.
Tanta tensione. I conti che non tornano. Il terrore di non aver conteggiato correttamente i casi speciali. Comunque la prospettiva (ricordata praticamente ad ogni pagina delle istruzioni) di strascichi penali. Le ore ed ore passate a scrivere cose in duplice, triplice, quadruplice copia, che comunque mai nessuno leggerà.
Il tutto per 170 miseri euro, fortunatamente esentasse.
Insomma, non ne vale la pena.
giovedì 4 giugno 2009
The show must go on
è sempre brutto quando una esperienza finisce. Ma spesso conoscere i motivi e pilotare il modo con cui finisce, aiuta a superare la discontinuità.
Ci si può preparare psicologicamente ad affrontare il cambiamento.
Quando le cose vengono calate dall'alto, con motivazioni futili, nella migliore delle ipotesi, senza spiegazioni né comunicazioni decenti.
Quando non ci sono né se, né ma, quando non puoi proprio farci niente.
In questi casi la malinconia, quasi la depressione è d'obbligo.
Sembra quasi che nulla di quello che si è costruito, programmato e pensato si potrà fare, perché qualcuno ha deciso così.
Ma "the show must go on".
Le persone conosciute stanno ancora bene, e non abitano distante.
Esistono i telefonini, la mail, skype e Facebook.
Brescia è piccola e ci sono tanti posti belli per un aperitivo.
Le piste ciclabili si possono fare ancora in gruppetto.
Sarà un occasione per conoscere nuove persone, e perché no, anche magari una persona che diventi speciale.
Quindi, aprite il sipario e che lo spettacolo continui: ce ne deve essere (e ce ne sarà) per tutti (di spettacolo)!
Ci si può preparare psicologicamente ad affrontare il cambiamento.
Quando le cose vengono calate dall'alto, con motivazioni futili, nella migliore delle ipotesi, senza spiegazioni né comunicazioni decenti.
Quando non ci sono né se, né ma, quando non puoi proprio farci niente.
In questi casi la malinconia, quasi la depressione è d'obbligo.
Sembra quasi che nulla di quello che si è costruito, programmato e pensato si potrà fare, perché qualcuno ha deciso così.
Ma "the show must go on".
Le persone conosciute stanno ancora bene, e non abitano distante.
Esistono i telefonini, la mail, skype e Facebook.
Brescia è piccola e ci sono tanti posti belli per un aperitivo.
Le piste ciclabili si possono fare ancora in gruppetto.
Sarà un occasione per conoscere nuove persone, e perché no, anche magari una persona che diventi speciale.
Quindi, aprite il sipario e che lo spettacolo continui: ce ne deve essere (e ce ne sarà) per tutti (di spettacolo)!
mercoledì 3 giugno 2009
Trasloco e pulizie
Ieri devastazione!
Spostato letti, pulito tutto un appartamento, comprato una marea di minchiate e ci siamo resi conto di avere un occhio "metrico" che funziona malissimo! Abbiamo preso una prolunga di 5 metri che doveva essere almeno di 10, e la copertura della terrazza che pensavamo essere 3*2 era esattamente 6*3, quindi al posto di un rotolo di stuoina bisognava prenderne due!
Comunque tutto ok, la casa nuova è spettacolare (a parte le 8 rampe di scale).
Non ho provato il panettiere sotto casa, per paura che faccia le brioches troppo buone e io riesca a separarmene!!!
Spostato letti, pulito tutto un appartamento, comprato una marea di minchiate e ci siamo resi conto di avere un occhio "metrico" che funziona malissimo! Abbiamo preso una prolunga di 5 metri che doveva essere almeno di 10, e la copertura della terrazza che pensavamo essere 3*2 era esattamente 6*3, quindi al posto di un rotolo di stuoina bisognava prenderne due!
Comunque tutto ok, la casa nuova è spettacolare (a parte le 8 rampe di scale).
Non ho provato il panettiere sotto casa, per paura che faccia le brioches troppo buone e io riesca a separarmene!!!
lunedì 1 giugno 2009
Cambiamenti in corso
Era ormai diventata una routine, quasi noiosa.
Sveglia, colazione, autobus, treno, stazione, casino, lavoro...
Poi passeggiata, metropolitana, stazione, corsa sulle scale della Centrale, treno, autobus, cena, nanna.
Un po' alienante, ma efficace. E un bello stipendio a fine mese sul conto.
Poi la Regione ha deciso di metterci un po' di pepe. E anche don Amerigo. E anche i miei datori di lavoro.
Ma non tutti insieme... Prima la Regione, poi don Amerigo, poi i miei capi.
Prima cambio orario, delirio, ritardi, treni soppressi, incontri (inutili) in regione.
Poi don Fabio che va via, e serve cercare una casa nuova.
Poi il progettino impegnativo: 67 ore di straordinario in meno di due mesi. Sabati, domeniche, primo maggio.
Quindi si decide di comprare una macchina nuova, che consumi poco e si pensa a come e dove spendere i giorni di ferie guadagnati in due mesi di straordinari.
La prima idea è Londra, ma poi mi piacerebbe visitare Berlino, Vienna, Madrid. E perché no, tornare a Parigi, Siviglia...
Poi dove al mare? e soprattutto con chi?
Sveglia, colazione, autobus, treno, stazione, casino, lavoro...
Poi passeggiata, metropolitana, stazione, corsa sulle scale della Centrale, treno, autobus, cena, nanna.
Un po' alienante, ma efficace. E un bello stipendio a fine mese sul conto.
Poi la Regione ha deciso di metterci un po' di pepe. E anche don Amerigo. E anche i miei datori di lavoro.
Ma non tutti insieme... Prima la Regione, poi don Amerigo, poi i miei capi.
Prima cambio orario, delirio, ritardi, treni soppressi, incontri (inutili) in regione.
Poi don Fabio che va via, e serve cercare una casa nuova.
Poi il progettino impegnativo: 67 ore di straordinario in meno di due mesi. Sabati, domeniche, primo maggio.
Quindi si decide di comprare una macchina nuova, che consumi poco e si pensa a come e dove spendere i giorni di ferie guadagnati in due mesi di straordinari.
La prima idea è Londra, ma poi mi piacerebbe visitare Berlino, Vienna, Madrid. E perché no, tornare a Parigi, Siviglia...
Poi dove al mare? e soprattutto con chi?
sabato 23 maggio 2009
Perché faccio paura?
Va bé che sono grande e grosso, va bé che ero anche stanco morto e un po' incazzato, ma non pensavo di fare quell'effetto....
Giovedì sera alla festa di primavera, nel mezzo del casino, tutti con cocktail in mano, può capitare di andare a sbattere contro qualcuno, ma non puoi passare il tempo a chiedere scusa.
Beh, ben 4 persone, pur avendo sbattuto contro di me senza versare quello che avevo in mano (anzi 2 mi hanno sgomitato a sinistra, dove non avevo il bicchiere), hanno chiesto scusa con fare intimorito.
Io non sono cattivo....
Giovedì sera alla festa di primavera, nel mezzo del casino, tutti con cocktail in mano, può capitare di andare a sbattere contro qualcuno, ma non puoi passare il tempo a chiedere scusa.
Beh, ben 4 persone, pur avendo sbattuto contro di me senza versare quello che avevo in mano (anzi 2 mi hanno sgomitato a sinistra, dove non avevo il bicchiere), hanno chiesto scusa con fare intimorito.
Io non sono cattivo....
giovedì 30 aprile 2009
e alla fine l'ho rivista.
Dopo tanto tempo sono riuscito a prendere il treno delle 18.05.
Dopo tanto tempo ho ripreso la metro alle 17.45.
Dopo tanto tempo eravamo sulla stessa metro.
Non so come mai mi avesse colpito, allora, forse i capelli mossi, con i colpi di sole, forse il viso simpatico, l'aria un po' trasognata e un po' stressata...
Per molte sere ho pensato se fosse il caso provare un approccio,ma la mia tremenda timidezza mi ha bloccato.
E a questo punto la domanda:
meglio un tentativo culminato in un due di picche o un non tentativo affatto??
Dopo tanto tempo ho ripreso la metro alle 17.45.
Dopo tanto tempo eravamo sulla stessa metro.
Non so come mai mi avesse colpito, allora, forse i capelli mossi, con i colpi di sole, forse il viso simpatico, l'aria un po' trasognata e un po' stressata...
Per molte sere ho pensato se fosse il caso provare un approccio,ma la mia tremenda timidezza mi ha bloccato.
E a questo punto la domanda:
meglio un tentativo culminato in un due di picche o un non tentativo affatto??
martedì 24 giugno 2008
Rieccomi
Torno dopo una lunghissima assenza: troppi impegni mi hanno preso in questo periodo, e voglio riassumerli qui:
- ho fatto il sito della Red Rock Sky Marathon, maratona in montagna (42km su e giù per la Val Grande)
- sono andato a Roma per installare BDNA, soluzione di asset inventory americana, che ha senso usato in una realtà con più di 2000 pc.
- ho installato un sistema di statistiche di accesso ai miei siti in php+mysql: PhpMyVisits.
- sono andato un weekend al mare con la kikka, sono stato a San Marino e Ravenna.
- ho fatto un bel periodo di attività puramente sistemistica, ovvero controllo dei log (con Logwatch), backup incrementale serio (con Duplicity). Mi manca un sistema di heartbeating, ma lo farò prima o poi.
- abbiamo fatto una cosa mai vista prima: uno spettacolo teatrale completamente dal vivo: banda, i bambini delle elementari, luci e impiantone della miseria. Spettacolo.
- la festa di Santicolo: nuovo impianto X-treme Xmisi, 20 teste mobili, 8 par, accecatori e strobo. Morale della favola: sabato sera Radio Adamello, ordinaria amministrazione, domenica sera Diapason Band, con un tecnico delle luci vero. Spettacolo triplo.
- ho fatto il sito della Red Rock Sky Marathon, maratona in montagna (42km su e giù per la Val Grande)
- sono andato a Roma per installare BDNA, soluzione di asset inventory americana, che ha senso usato in una realtà con più di 2000 pc.
- ho installato un sistema di statistiche di accesso ai miei siti in php+mysql: PhpMyVisits.
- sono andato un weekend al mare con la kikka, sono stato a San Marino e Ravenna.
- ho fatto un bel periodo di attività puramente sistemistica, ovvero controllo dei log (con Logwatch), backup incrementale serio (con Duplicity). Mi manca un sistema di heartbeating, ma lo farò prima o poi.
- abbiamo fatto una cosa mai vista prima: uno spettacolo teatrale completamente dal vivo: banda, i bambini delle elementari, luci e impiantone della miseria. Spettacolo.
- la festa di Santicolo: nuovo impianto X-treme Xmisi, 20 teste mobili, 8 par, accecatori e strobo. Morale della favola: sabato sera Radio Adamello, ordinaria amministrazione, domenica sera Diapason Band, con un tecnico delle luci vero. Spettacolo triplo.
giovedì 7 febbraio 2008
Costumi di carnevale
A perenne memoria, le idee postume (post-carnevale) per i costumi, magari in gruppo:
- i KISS (facce bianche con rossetto e disegni neri, abbigliamento metal, chitarra a tracolla)
- i Village People (operaio, motociclista, cowboy, indiano)
- il vecchio e inossidabile Fred Flintstone
- qualche personaggio tipo favole-film
mercoledì 19 dicembre 2007
Più e meno (più o meno a casaccio...)
+ nuovo contratto di lavoro
- gli amici che ci sono quando hanno bisogno e non ci sono quando hai bisogno tu
+ gli amici ritrovati
- poche ferie da gennaio a oggi
+ 15 giorni di "ferie" da venerdì all'epifania
+ i treni in anticipo la mattina
- i treni in ritardo la sera
+ chi ha inventato i taxi, quando hai mal di piedi
- il mio fisico di merda
+ la birra bianca
+ Internet che ti fa ritrovare gli amici che hai lasciato anni fa
- chi non risponde o chi non legge le mail (cosa ce l'hai a fare?)
- che bisogna comprare scarpe nuove, che sembra che vadano bene e poi fanno le vesciche il primo giorno
+ gamma, il nuovo server... e tre
+ un portatile con 4 GB di RAM, Red Hat Enterprise Edition e Windows Server 2003 virtualizzato
- devo migrare tutto sul suddetto portatile
- finisco di lavorare per Consoft
+ finisco di lavorare per V***** (che non paga le fatture e che vuole un rapportino in word a settimana e un rapportino mensile via web)
+ mio nonno che ha ancora voglia di vivere
- gli stupidi film di natale
+ la apple che fa uno shop fichissimo
- la apple che ha cambiato l'ipod nano, inciccito per mettere uno schermo di ben 2 pollici
- la apple che non fa un ipod shuffle da 2 GB
+ l'ipod che ho regalato a mia sorella, che dopo due anni va ancora come un orologio svizzero
- i complottisti 11/9
+ i debunker 11/9
+ il lugbs ritrovato (pota.lugbs.linux.it)
+ il lugbs che ha "acquistato" una ragazza
- che fa lavorare tutti... (pure gelmini...)
+ chi ha voglia di giocarsi in una impresa semi-disperata
- chi critica, senza sapere cosa c'è dietro
+ youtube, che tiene memoria del meglio della televisione
- la televisione che non ne approfitta
+ le radio via internet: la musica che vuoi, gratis e senza pubblicità
- le radio normali, che usano l'mp3
+ l'impianto del Gian
+ l'impiantone del Coki
- il mio impiantino (ma che rispetto alla norma è grasso che cola)
- la censura su Internet
- la censura e basta (cieca e stupida)
+ il balletto con Silvia
- pochi spettacoli a Brescia...
+ la divina commedia in musical a Roma
- solo a roma....
- gli amici che ci sono quando hanno bisogno e non ci sono quando hai bisogno tu
+ gli amici ritrovati
- poche ferie da gennaio a oggi
+ 15 giorni di "ferie" da venerdì all'epifania
+ i treni in anticipo la mattina
- i treni in ritardo la sera
+ chi ha inventato i taxi, quando hai mal di piedi
- il mio fisico di merda
+ la birra bianca
+ Internet che ti fa ritrovare gli amici che hai lasciato anni fa
- chi non risponde o chi non legge le mail (cosa ce l'hai a fare?)
- che bisogna comprare scarpe nuove, che sembra che vadano bene e poi fanno le vesciche il primo giorno
+ gamma, il nuovo server... e tre
+ un portatile con 4 GB di RAM, Red Hat Enterprise Edition e Windows Server 2003 virtualizzato
- devo migrare tutto sul suddetto portatile
- finisco di lavorare per Consoft
+ finisco di lavorare per V***** (che non paga le fatture e che vuole un rapportino in word a settimana e un rapportino mensile via web)
+ mio nonno che ha ancora voglia di vivere
- gli stupidi film di natale
+ la apple che fa uno shop fichissimo
- la apple che ha cambiato l'ipod nano, inciccito per mettere uno schermo di ben 2 pollici
- la apple che non fa un ipod shuffle da 2 GB
+ l'ipod che ho regalato a mia sorella, che dopo due anni va ancora come un orologio svizzero
- i complottisti 11/9
+ i debunker 11/9
+ il lugbs ritrovato (pota.lugbs.linux.it)
+ il lugbs che ha "acquistato" una ragazza
- che fa lavorare tutti... (pure gelmini...)
+ chi ha voglia di giocarsi in una impresa semi-disperata
- chi critica, senza sapere cosa c'è dietro
+ youtube, che tiene memoria del meglio della televisione
- la televisione che non ne approfitta
+ le radio via internet: la musica che vuoi, gratis e senza pubblicità
- le radio normali, che usano l'mp3
+ l'impianto del Gian
+ l'impiantone del Coki
- il mio impiantino (ma che rispetto alla norma è grasso che cola)
- la censura su Internet
- la censura e basta (cieca e stupida)
+ il balletto con Silvia
- pochi spettacoli a Brescia...
+ la divina commedia in musical a Roma
- solo a roma....
lunedì 29 ottobre 2007
Allarme virus!
Attenzione. Questo non è la solita bufala di non accettare il contatto di qua o la mail che ti brucia il disco fisso.
è un allarme che coinvolge le chiavette usb e il demente modo di gestirle di Windows, ovvero di eseguire qualunque cosa stia dentro autorun.inf nei dispositivi rimovibili.
Il software, catalogato dal mio antivirus come un trojan, si chiama DiskKnight, e appare come un antivirus automaticamente installato per chiavette. Appare nel system tray con la stessa icona del centro sicurezza pc di windows.
Il funzionamento non pare dannoso (Sophos lo classifica come PUA ovvero Potentially Unwanted Application), e non è molto stealth (lo si trova nel Task Manager come knight.exe).
Pare che si stia diffondendo a macchia d'olio negli ambiti universitari, ricchi di chiavette e pc "di tutti".
Quasi nessun antivirus lo becca: AVG e Avast non lo prendono, McAffee Enterprise sì, per diretta esperienza.
Pare che kaspersky lo intercetti, e qualcuno sosteneva che Avast era in grado di stopparlo, ma a me non è successo.
Mi mancano tutti gli altri (da Norton a Clamav).
Ripeto per adesso non è dannoso, ma non si può mai sapere: l'idea di trasferirsi su chiavetta, sommata al senso di sicurezza che dà una icona di Windows è decisamente geniale.
Ci sono dei tool per la rimozione, che io ho usato con discreto successo.
Ne do il link, ma non mi assumo la responsabilità che questo sia un altro virus. McAffee lo dichiara pulito.
Ulteriori informazioni nel blog di Stefano Frambi (in italiano fonte preziosa delle informazioni che riferisco), nella pagina di un wiki di un giornalista canadese e il già citato sito di Sophos.
Fatelo girare, tenendo conto di queste piccole istruzioni, perchè non diventi l'ennesimo appello virus bufala:
è un allarme che coinvolge le chiavette usb e il demente modo di gestirle di Windows, ovvero di eseguire qualunque cosa stia dentro autorun.inf nei dispositivi rimovibili.
Il software, catalogato dal mio antivirus come un trojan, si chiama DiskKnight, e appare come un antivirus automaticamente installato per chiavette. Appare nel system tray con la stessa icona del centro sicurezza pc di windows.
Il funzionamento non pare dannoso (Sophos lo classifica come PUA ovvero Potentially Unwanted Application), e non è molto stealth (lo si trova nel Task Manager come knight.exe).
Pare che si stia diffondendo a macchia d'olio negli ambiti universitari, ricchi di chiavette e pc "di tutti".
Quasi nessun antivirus lo becca: AVG e Avast non lo prendono, McAffee Enterprise sì, per diretta esperienza.
Pare che kaspersky lo intercetti, e qualcuno sosteneva che Avast era in grado di stopparlo, ma a me non è successo.
Mi mancano tutti gli altri (da Norton a Clamav).
Ripeto per adesso non è dannoso, ma non si può mai sapere: l'idea di trasferirsi su chiavetta, sommata al senso di sicurezza che dà una icona di Windows è decisamente geniale.
Ci sono dei tool per la rimozione, che io ho usato con discreto successo.
Ne do il link, ma non mi assumo la responsabilità che questo sia un altro virus. McAffee lo dichiara pulito.
Ulteriori informazioni nel blog di Stefano Frambi (in italiano fonte preziosa delle informazioni che riferisco), nella pagina di un wiki di un giornalista canadese e il già citato sito di Sophos.
Fatelo girare, tenendo conto di queste piccole istruzioni, perchè non diventi l'ennesimo appello virus bufala:
- Datate il vostro messaggio (con la data di ricezione e inoltro)
- Non perdete i link (che io ho fatto in html, espandeteli con "copia indirizzo")
- Mantenetevi aggiornati sulle evoluzioni (sul sito di Stefano Frambi oppure qui)
- Aggiornate l'antivirus e gli antispyware, anche se questo potrebbe essere non sufficiente)
- Attenti al social engineering, quasi quasi ci cascavo anche io.
- Se ci siete cascati, cercate di risalire a chi avete infettato e avvisatelo, e cercate di risalire anche a chi ha infettato voi e fate lo stesso!
giovedì 25 ottobre 2007
martedì 16 ottobre 2007
Ipse dixit
"Caro Papa così non va bene: sono troppi i tuoi figli che non vanno in vacanza, perché tu ti possa permettere una vacanza da un milione di euro!"
Don Armando Trevisiol - Parrocchia di Carpenedo - Mestre (VE)
Don Armando Trevisiol - Parrocchia di Carpenedo - Mestre (VE)
lunedì 8 ottobre 2007
Pensierino 2
"Se non c'e' su Google vuol dire che non esiste, ma se non c'e' su
Google Earth vuol dire che e' nascosto bene"
(citato da Punto Informatico)
Google Earth vuol dire che e' nascosto bene"
(citato da Punto Informatico)
giovedì 27 settembre 2007
Pensierino
Ubuntu è una antica parola africana che vuol dire "Debian è troppo difficile da installare"
venerdì 24 agosto 2007
Motori di ricerca
Il servizio di contatore al quale sono iscritto (www.sitemeter.com) fornisce, oltre al mero contatore, una serie di informazioni su chi contatta il sito.
Si va dal sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, dallo User Agent del browser all'indirizzo IP. A volte contiene il referring URL, ovvero l'indirizzo dal quale si è cliccato per arrivare sul blog. Se si proviene da un motore di ricerca consente di vedere quali sono le chiavi di ricerca più comuni tra i visitatori del blog.
Ci sono delle chiavi che richiamano direttamente a post del blog (tipo "Tannoy Eyris 3" oppure "Fuerteventura settembre"), alcuni cross-posting ovvero con una parola riferita a un post e una riferita a un altro ("cernobil centrale google map"), e poi ci sono una serie di ricerche fantasiose.
Io mi chiedo: ma cosa pensa uno che fa queste ricerche? Cosa pensa di trovare uno che cerca "è finita"? Quando io faccio una ricerca, ho già una idea di quello che troverò. Se cerco "Tannoy Eyris 3", mi aspetto di trovare nell'ordine:
Comunque pubblico qui di seguito un elenco delle 10 migliori chiavi di ricerca con le quali sono arrivati al mio piccolo blog.
10) la mia ragazza ha paura della distanza (anche la mia l'aveva, infatti non sta più con me...)
9) produzione tessere forze dell'ordine (cosa sono, un falsario?)
8) sulla neve (sulla neve cosa? Sciare, slittare, altro?)
7) io lavoro in accenture (davvero? io no, non mi hanno voluto)
6) ragazze di vezza (come se fossi un esperto)
5) la mia ragazza (quale?)
4) divano le coccole (ma cosa pensi di trovare? qualcuna che viene con te sul divano?)
3) "ho conosciuto una ragazza" milano lavoro (anche io, piacere....)
2) 90 teste mobili in un concerto (tante o poche dipende, la Pausini a San Siro ne aveva più di 350... e poi perchè 90 e non 100?)
Si va dal sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, dallo User Agent del browser all'indirizzo IP. A volte contiene il referring URL, ovvero l'indirizzo dal quale si è cliccato per arrivare sul blog. Se si proviene da un motore di ricerca consente di vedere quali sono le chiavi di ricerca più comuni tra i visitatori del blog.
Ci sono delle chiavi che richiamano direttamente a post del blog (tipo "Tannoy Eyris 3" oppure "Fuerteventura settembre"), alcuni cross-posting ovvero con una parola riferita a un post e una riferita a un altro ("cernobil centrale google map"), e poi ci sono una serie di ricerche fantasiose.
Io mi chiedo: ma cosa pensa uno che fa queste ricerche? Cosa pensa di trovare uno che cerca "è finita"? Quando io faccio una ricerca, ho già una idea di quello che troverò. Se cerco "Tannoy Eyris 3", mi aspetto di trovare nell'ordine:
- il sito ufficiale con i datasheet tecnici
- qualche sito di venditori on-line del prodotto
- qualche commento non ufficiale sull'uso-funzionamento del prodotto.
Comunque pubblico qui di seguito un elenco delle 10 migliori chiavi di ricerca con le quali sono arrivati al mio piccolo blog.
10) la mia ragazza ha paura della distanza (anche la mia l'aveva, infatti non sta più con me...)
9) produzione tessere forze dell'ordine (cosa sono, un falsario?)
8) sulla neve (sulla neve cosa? Sciare, slittare, altro?)
7) io lavoro in accenture (davvero? io no, non mi hanno voluto)
6) ragazze di vezza (come se fossi un esperto)
5) la mia ragazza (quale?)
4) divano le coccole (ma cosa pensi di trovare? qualcuna che viene con te sul divano?)
3) "ho conosciuto una ragazza" milano lavoro (anche io, piacere....)
2) 90 teste mobili in un concerto (tante o poche dipende, la Pausini a San Siro ne aveva più di 350... e poi perchè 90 e non 100?)
1) è finita (anche il post...)
Aggiornamento: oggi, proprio oggi: come tapezzare un divano (ma come ha fatto a finire qui?)
Aggiornamento: oggi, proprio oggi: come tapezzare un divano (ma come ha fatto a finire qui?)
lunedì 21 maggio 2007
Homo minor
"Ubi maior, minor cessat" dice la saggezza latina... Ma, aggiungo io, non è bene essere sempre minor... Anzi è decisamente pesante... Quando giustamente vieni dopo la morosa, il moroso, la partita, lo studio... Ma le foto devono venire prima del lavoro, dello studio, della serata in giro... Non capisco, anzi forse capisco troppo bene... Ho bisogno di essere maior per qualcuno,e di avere qualcuno, che non siano lavoro e fotografie, come maior... Non che stia accusando qualcuno, anzi hanno tutti (ok, quasi tutti) una buona ragione per avere un maior, ma io mi sento solo...
martedì 1 maggio 2007
Roma
Ponte del primo maggio, quale migliore occasione per fermarsi qualche giorno... Visto che don Oscar organizza un pellegrinaggio parrocchiale e che ci son posti liberi, quale migliore occasione per rivisitare la città eterna?
Viaggio tranquillo, con sosta a Civita Bagno Regio, antico borgo posto su un colle di tufo che si sta sgretolando. Poi Roma, l'Angelus con il Papa, le corse lungo le strade del centro per non perdersi nulla di quanto la città può dare.. poi non capire se osare, se tentare, oppure se non rischiare di mandare all'aria un'amicizia per una notte romana...
Roma di sera in ciò è infamie, bastarda, perché porta con se un romanticismo intrinseco al quale neanche la persona più insensibile può resistere. Se poi la persona in questione e' una delle persone più sensibili, ma riservate e introverse che conosca, la magia compie miracoli... Quindi non si capisce se i gesti siano dettati da una forte affinità che diventa voglia di passeggio per i fori imperiali, o voglia di fuga per vedere san Pietro, oppure se la mia mente malata veda in gesti innocenti e normali qualcosa di più che sta pero' solo nella mia mente... Poi una serie infinita di sfighe, mista a convenzioni sociali, mi ha impedito anche di darle un bacino della buona notte, e non si capisce mai (o meglio sono io che non lo capisco) se l'occasione non e' stata colta deliberatamente oppure se semplicemente non e' stata notata.
Buonanotte, Roma
Viaggio tranquillo, con sosta a Civita Bagno Regio, antico borgo posto su un colle di tufo che si sta sgretolando. Poi Roma, l'Angelus con il Papa, le corse lungo le strade del centro per non perdersi nulla di quanto la città può dare.. poi non capire se osare, se tentare, oppure se non rischiare di mandare all'aria un'amicizia per una notte romana...
Roma di sera in ciò è infamie, bastarda, perché porta con se un romanticismo intrinseco al quale neanche la persona più insensibile può resistere. Se poi la persona in questione e' una delle persone più sensibili, ma riservate e introverse che conosca, la magia compie miracoli... Quindi non si capisce se i gesti siano dettati da una forte affinità che diventa voglia di passeggio per i fori imperiali, o voglia di fuga per vedere san Pietro, oppure se la mia mente malata veda in gesti innocenti e normali qualcosa di più che sta pero' solo nella mia mente... Poi una serie infinita di sfighe, mista a convenzioni sociali, mi ha impedito anche di darle un bacino della buona notte, e non si capisce mai (o meglio sono io che non lo capisco) se l'occasione non e' stata colta deliberatamente oppure se semplicemente non e' stata notata.
Buonanotte, Roma
martedì 13 febbraio 2007
Microsoft alla frutta?
Lunedì mattina, nell'entrare in stazione per andare a Milano al lavoro, ho avuto un conato di vomito. Il pavimento della stazione era tappezzato di pubblicità del mirabolante Windows Vista, con tutte le "novità" che altri sistemi operativi hanno già da anni.
A questo punto mi è sorta una riflessione: per sponsorizzare un sistema operativo devo tappezzare una stazione? Pescando a caso nell'audience di gente semi-assonnata e che, per la maggior parte i computer li subisce? Ma un amministratore di sistema, o un informatico, si fa influenzare dalla pubblicità in stazione per la scelta del sistema operativo? Ovvero non fa una minimo conto costi-benefici?
Facciamo una divisione del mercato pc che ci può essere di aiuto nella riflessione:
A questo punto mi è sorta una riflessione: per sponsorizzare un sistema operativo devo tappezzare una stazione? Pescando a caso nell'audience di gente semi-assonnata e che, per la maggior parte i computer li subisce? Ma un amministratore di sistema, o un informatico, si fa influenzare dalla pubblicità in stazione per la scelta del sistema operativo? Ovvero non fa una minimo conto costi-benefici?
Facciamo una divisione del mercato pc che ci può essere di aiuto nella riflessione:
- utenti "casuali" ovvero chi non usa il pc in azienda. Va a comprarsi il portatile o il fisso nuovo, vede in negozio che c'è Vista, è indottrinato dal commesso-commerciale Microsoft, non può fare altro se non uscirsene dal negozio con il suo pc con Vista OEM, di solito convinto che il sistema operativo sia regalato con il pc, o magari anche che non ci sia alternativa. Per questa gente la pubblicità in stazione è inutile, perchè se la trova in negozio.
- utenti "corporate" ovvero chi usa il pc aziendale. Qui, a meno di manager "illuminati", c'è un sistemista o un informatico che decide, e "impone", dopo un'attenta analisi costi-benefici cosa installare, quindi non viene influenzato dalla pubblicità della stazione.
- utenti Windows tecno-fighetti: sono giocatori incalliti, hanno xbox, ps1-2-3, gamecube, wii e un pc collegato a un plasma 42'' con una scheda video che nemmeno gli studios della Pixar. Legge su Internet e il giorno che esce va in negozio a comprare Vista (insieme a un paio di banchi di ram e un hard disk). Anche per questo la pubblicità non serve.
venerdì 26 gennaio 2007
Giornata della memoria
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Questo è l'articolo 1 della legge 211/2000, con la quale il Parlamento italiano ha istituito la giornata della memoria.
Vorrei far notare che si parla di:
Ok gli ebrei, ma i rom, gli zingari, i nomadi?
Ok gli ebrei, ma gli omosessuali?
Ok gli ebrei, ma i disabili, i malati mentali, gli anziani?
Ok gli ebrei, ma i militari italiani o i prigionieri di guerra di altre nazioni?
Ok gli ebrei, ma i comunisti e i dissidenti?
Con ciò non voglio essere, e non sono antisemita.
Credo solo che ci sia una sproporzione tra la tragedia, seppur immane, che ha colpito il popolo ebreo, e le tragedie singole che hanno colpito alcune categorie, sterminandone una parte percentuale più alta.
Con questo non voglio sminuire lo sterminio degli ebrei.
Voglio solo far notare due cose:
Questo è l'articolo 1 della legge 211/2000, con la quale il Parlamento italiano ha istituito la giornata della memoria.
Vorrei far notare che si parla di:
Ok gli ebrei, ma i rom, gli zingari, i nomadi?
Ok gli ebrei, ma gli omosessuali?
Ok gli ebrei, ma i disabili, i malati mentali, gli anziani?
Ok gli ebrei, ma i militari italiani o i prigionieri di guerra di altre nazioni?
Ok gli ebrei, ma i comunisti e i dissidenti?
Con ciò non voglio essere, e non sono antisemita.
Credo solo che ci sia una sproporzione tra la tragedia, seppur immane, che ha colpito il popolo ebreo, e le tragedie singole che hanno colpito alcune categorie, sterminandone una parte percentuale più alta.
Con questo non voglio sminuire lo sterminio degli ebrei.
Voglio solo far notare due cose:
Mio nonno è stato deportato e ha fatto quasi due anni di prigionia.
E' stato ferito (e decorato) durante la campagna di Russia, e i postumi della ferita se li portava ancora appresso.
Leggere i diari che ha tenuto, e portato a casa è stata una esperienza allucinante, proprio perché non c'è mediazione o riflessioni successive...
Credo che lo scopo dei nazisti fosse di distruggere psicologicamente i prigionieri, visto che non volevano ucciderli (oppure avevano altri da uccidere prima...).
Spostamenti continui, condizioni igieniche precarie, cibo e acqua di qualità pessima, nessun riparo dal freddo, dalla pioggia e dalla neve.
Una tragedia quasi peggiore della morte, perchè è una tragedia che rimane per tutta la vita...
P.S. non scrivetemi che sono antisemita, antisionista o razzista. Non lo sono. I razzisti sono altri. Per esempio quelli che hanno ammazzato, deportato, schiavizzato. E quelli che non ricordano tutta la portata di questa tragedia, contribuiscono a renderla più lontana
giovedì 11 gennaio 2007
Lavoro!
Come nessuno avrà notato, è sparita dalla parte destra della pagina la voce relativa al laboratorio di robotica della tesi. È stata sostituita dal link alla consoft, l'azienda con la quale ho firmato un Co.Co.Pro fino alla fine dell'anno. Guadagno un po' poco, soprattutto i primi mesi, ma poi la prospettiva è quella di passare a un contratto a tempo indeterminato. Il gruppo fa anche domotica, e non è detto che non possa scaturire qualcosa anche in quel campo. Non è detto che non possa divertirmi per un periodo a sviluppare interfacce totally idiot proof...
lunedì 4 dicembre 2006
Casino, casino, casino
Se non ho casino non sono io.
A parte il fatto che non ricevo un messaggio da Milena da metà ottobre, a parte gli auguri per il mio compleanno, tramite un messaggio che ha fatto congelare il cellulare da tanto era freddo, e non le parlo dal fatidico 3 settembre.
E, tanto per complicare ulteriormente le cose, è tornata la Kikka. Sì, la ragazzina acerba con cui sono stato per quattordici mesi rischiando di finire in galera per pedofilia sei anni or sono. Dopo le varie peripezie della vita che hanno portato me a laurearmi e lei a stare per un po' con un ragazzo più vecchio sia di lei che di me, finendo la scuola e poi a costruirsi un posto di lavoro in Alpitour, ci siamo ritrovati.
Lei in pausa di lavoro, saltando la stagione invernale, io "in cerca di prima occupazione".
Ci siamo visti e sentiti, ci siamo trovati una sera fino alle tre a chiacchierare con amici, e ci siamo trovati a bere qualcosa una domenica pomeriggio al borgo.
Tutto intervallato da silenzi, da periodi senza sentirci.
La cosa era strana, perché sin dalla prima volta che l'ho vista mi è balzata involontariamente in testa una idea balzana, che ho anche messo in un messaggio, poi rimasto riservato, ma che recitava grosso modo così: "Chissà se adesso che siamo cresciuti possiamo recuperare quanto perso allora per gioventù e inesperienza.
Questa cosa mi è sempre rimasta lì sopita, ma il mio inconscio la rimuginava e mi portava, prima che io razionalmente potessi fermarlo a fare cose che cercavano di comunicare a lei questo pensiero.
Comunque la sera del mio compleanno l'ho invitata alla cena, e mi ha fatto molto piacere. Non so se altri se ne sono accorti, ma a parte che sono contentissimo del regalo che mi ha fatto, ma al momento di andarcene, c'è stato un momento di tenerezza inconsueto. Niente di ché, però c'è stato un bacino casto e puro sulla bocca.
E' uno di quei gesti che aspetti ma non vuoi che succedano. Ecco perché il titolo di questo post è Casino al cubo.
E' perché non mi capisco.
Non so come sarebbe la mia vita con la Kikka, ma l'astinenza forzata da rapporti (affettivi e fisici) fa fare cose strane.
Non ne ho parlato ancora con nessuno, ma con qualcuno prima o poi ne parlerò.
Capisco anche che di questo post si capisce poco, sia perché l'ho scritto senza rileggerlo, sia perché siccome sono incasinato io non si può pensare che non lo sia quello che scrivo.
Chi vivrà vedrà.
A parte il fatto che non ricevo un messaggio da Milena da metà ottobre, a parte gli auguri per il mio compleanno, tramite un messaggio che ha fatto congelare il cellulare da tanto era freddo, e non le parlo dal fatidico 3 settembre.
E, tanto per complicare ulteriormente le cose, è tornata la Kikka. Sì, la ragazzina acerba con cui sono stato per quattordici mesi rischiando di finire in galera per pedofilia sei anni or sono. Dopo le varie peripezie della vita che hanno portato me a laurearmi e lei a stare per un po' con un ragazzo più vecchio sia di lei che di me, finendo la scuola e poi a costruirsi un posto di lavoro in Alpitour, ci siamo ritrovati.
Lei in pausa di lavoro, saltando la stagione invernale, io "in cerca di prima occupazione".
Ci siamo visti e sentiti, ci siamo trovati una sera fino alle tre a chiacchierare con amici, e ci siamo trovati a bere qualcosa una domenica pomeriggio al borgo.
Tutto intervallato da silenzi, da periodi senza sentirci.
La cosa era strana, perché sin dalla prima volta che l'ho vista mi è balzata involontariamente in testa una idea balzana, che ho anche messo in un messaggio, poi rimasto riservato, ma che recitava grosso modo così: "Chissà se adesso che siamo cresciuti possiamo recuperare quanto perso allora per gioventù e inesperienza.
Questa cosa mi è sempre rimasta lì sopita, ma il mio inconscio la rimuginava e mi portava, prima che io razionalmente potessi fermarlo a fare cose che cercavano di comunicare a lei questo pensiero.
Comunque la sera del mio compleanno l'ho invitata alla cena, e mi ha fatto molto piacere. Non so se altri se ne sono accorti, ma a parte che sono contentissimo del regalo che mi ha fatto, ma al momento di andarcene, c'è stato un momento di tenerezza inconsueto. Niente di ché, però c'è stato un bacino casto e puro sulla bocca.
E' uno di quei gesti che aspetti ma non vuoi che succedano. Ecco perché il titolo di questo post è Casino al cubo.
E' perché non mi capisco.
Non so come sarebbe la mia vita con la Kikka, ma l'astinenza forzata da rapporti (affettivi e fisici) fa fare cose strane.
Non ne ho parlato ancora con nessuno, ma con qualcuno prima o poi ne parlerò.
Capisco anche che di questo post si capisce poco, sia perché l'ho scritto senza rileggerlo, sia perché siccome sono incasinato io non si può pensare che non lo sia quello che scrivo.
Chi vivrà vedrà.
mercoledì 13 settembre 2006
Fuerteventura
Una settimana per ricaricare le batterie.
Una settimana per ripartire con una parte nuova della mia vita.
Una settimana per riposare.
Mille eurini volati ma una settimana in un hotel 4 stelle, all inclusive, al caldo, al sole, al nullafacimento.
Ho riposato, ho anche riflettuto su quanto è successo tra me e Milena, e non sono riuscito a trovarne una spiegazione.
Comunque mi ha fatto bene, il riposo mi ha ritemprato, e mi ha anche fatto un po' ingrassare...
Mangiate alla grande, riposo totale...
C'era pure il bar dentro la piscina, neanche lo sforzo per uscire dalla piscina per bere qualcosa!
Se a qualcuno interessa il sito è www.princess.com e il posto si chiama Fuerteventura Hotel e si trova vicino a Morro Jable, nel sud dell'isola di Fuerteventura!
Merita, andateci!
Una settimana per ripartire con una parte nuova della mia vita.
Una settimana per riposare.
Mille eurini volati ma una settimana in un hotel 4 stelle, all inclusive, al caldo, al sole, al nullafacimento.
Ho riposato, ho anche riflettuto su quanto è successo tra me e Milena, e non sono riuscito a trovarne una spiegazione.
Comunque mi ha fatto bene, il riposo mi ha ritemprato, e mi ha anche fatto un po' ingrassare...
Mangiate alla grande, riposo totale...
C'era pure il bar dentro la piscina, neanche lo sforzo per uscire dalla piscina per bere qualcosa!
Se a qualcuno interessa il sito è www.princess.com e il posto si chiama Fuerteventura Hotel e si trova vicino a Morro Jable, nel sud dell'isola di Fuerteventura!
Merita, andateci!
Milena, è finita?
Non è più la mia ragazza.
Sebbene le abbia detto che la capivo, non ho bene cosa la tenga lontana da me.
Spero possa ripensarci, spero che il tempo possa ricucire e far ripartire quanto di bello e di buono c'è stato tra noi.
Non sono arrabbiato con lei, non ce la faccio...
Sebbene sia andato a Milano solo per sentirmi dire di no, non sono arrabbiato. Le voglio bene.
Qualcuno mi ha detto di "non perderci troppo tempo e di non lasciarmi far male più di quanto sia già stato."
Non mi va, spero davvero che si possa riavvicinarci.
Le voglio bene!
Sebbene le abbia detto che la capivo, non ho bene cosa la tenga lontana da me.
Spero possa ripensarci, spero che il tempo possa ricucire e far ripartire quanto di bello e di buono c'è stato tra noi.
Non sono arrabbiato con lei, non ce la faccio...
Sebbene sia andato a Milano solo per sentirmi dire di no, non sono arrabbiato. Le voglio bene.
Qualcuno mi ha detto di "non perderci troppo tempo e di non lasciarmi far male più di quanto sia già stato."
Non mi va, spero davvero che si possa riavvicinarci.
Le voglio bene!
mercoledì 23 agosto 2006
Milena, la mia ragazza
Il cielo di Vezza mi è stato amico e è stato spettatore del nostro primo bacio.
Grande serata con grande mangiata al Bonetti e poi su ai parcheggi delle teleferiche. Si scende e poi chiede perchè l'hai portata lì. E tu con un dito le alzi il viso verso il cielo. Quello è una stellata spettacolare, che a Milano l'hanno dimenticata dal 1830...
Poi chiacchere e coccole, e poi il sogno.
Ma non un minuto prima di quando lei si è decisa. Freddo, ma con il cuore a mille per l'emozione e la paura di fare, nonostante tutto, ancora una grande cazzata.
Poi siamo scesi a sederci sulle panchine dell'area picnic, perchè va bene tutto ma stare in piedi è sempre scomodo.
Anche qui coccole e chiacchere, con dolcissimi inframmezzi di baci...
Le ho detto la mia teoria sul panico, e ho verificato essere sbagliata.
Meglio così. Aveva anche lei paura di sbagliare qualche gesto...
Le voglio bene, e l'ho capito dalla voglia che ho di condividere questa gioia, e dal salto che il mio cuore ha fatto quando ha paventato il fatto di non poterci salutare stamattina...
E alla fine se ne è andata.
Il pullman se l'è caricata e adesso 150 km ci separano. Non che siano tanti, ma pesano. Grazie al telefono e a Internet, che ci permettono di accorciare queste distanze...
Ora l'ultimo lavoro e poi le ferie.
Ci vogliono, per riposare e rimettere a posto le idee...
Poi il 18 settembre sono a Milano per il colloquio da Accenture, e non staremo più nella pelle per la voglia di vederci.
Le voglio bene.
Il panico è sparito.
In un dolce bacio sotto le stelle...
Grande serata con grande mangiata al Bonetti e poi su ai parcheggi delle teleferiche. Si scende e poi chiede perchè l'hai portata lì. E tu con un dito le alzi il viso verso il cielo. Quello è una stellata spettacolare, che a Milano l'hanno dimenticata dal 1830...
Poi chiacchere e coccole, e poi il sogno.
Ma non un minuto prima di quando lei si è decisa. Freddo, ma con il cuore a mille per l'emozione e la paura di fare, nonostante tutto, ancora una grande cazzata.
Poi siamo scesi a sederci sulle panchine dell'area picnic, perchè va bene tutto ma stare in piedi è sempre scomodo.
Anche qui coccole e chiacchere, con dolcissimi inframmezzi di baci...
Le ho detto la mia teoria sul panico, e ho verificato essere sbagliata.
Meglio così. Aveva anche lei paura di sbagliare qualche gesto...
Le voglio bene, e l'ho capito dalla voglia che ho di condividere questa gioia, e dal salto che il mio cuore ha fatto quando ha paventato il fatto di non poterci salutare stamattina...
E alla fine se ne è andata.
Il pullman se l'è caricata e adesso 150 km ci separano. Non che siano tanti, ma pesano. Grazie al telefono e a Internet, che ci permettono di accorciare queste distanze...
Ora l'ultimo lavoro e poi le ferie.
Ci vogliono, per riposare e rimettere a posto le idee...
Poi il 18 settembre sono a Milano per il colloquio da Accenture, e non staremo più nella pelle per la voglia di vederci.
Le voglio bene.
Il panico è sparito.
In un dolce bacio sotto le stelle...
martedì 22 agosto 2006
Coccole
Coccole, due giorni di coccole!
Domenica, con la scusa del motomondiale da vedere sul 42 pollici e da sentire con le tannoy siamo stati mezzo pomeriggio abbracciati sul divano a scambiarci coccole... ieri invece abbiamo fatto una lunghissima passeggiata sempre chiaccherando e con lunghe soste su alcune panchine per coccole e ulteriori chiacchere.
Dice di avere chiaro quello che vuole, ma temo abbia paura che io sia uno stronzo, e non posso darle torto.
Ci conosciamo da poco più di una settimana, ma sento che tra noi c'è feeling.
Credo abbia anche paura della distanza che ci separa e del fatto che io faccia il gioco per stare con lei per le ferie e poi, quando la cosa si complica, me ne fugga svelto svelto.
Ma io, se fino a qualche giorno fa avevo un po' di dubbi, man mano che la conosco i dubbi e il panico va scemando, e più la conosco più mi piace. Più la conosco più mi sembra bella. Più la conosco più vorrei costruire qualcosa con lei.
Stasera si va a cena al bonetti.
Domani parte e la cosa mi dispiace.
Spero che il cielo di Vezza possa aiutarmi a convincerla che non sono uno stronzo e a sciogliere le sue remore.
Ma non voglio correre, né forzare i tempi. Se non nasce niente di più potrà restare una grande amicizia e il bel ricordo di queste giornate....
Domenica, con la scusa del motomondiale da vedere sul 42 pollici e da sentire con le tannoy siamo stati mezzo pomeriggio abbracciati sul divano a scambiarci coccole... ieri invece abbiamo fatto una lunghissima passeggiata sempre chiaccherando e con lunghe soste su alcune panchine per coccole e ulteriori chiacchere.
Dice di avere chiaro quello che vuole, ma temo abbia paura che io sia uno stronzo, e non posso darle torto.
Ci conosciamo da poco più di una settimana, ma sento che tra noi c'è feeling.
Credo abbia anche paura della distanza che ci separa e del fatto che io faccia il gioco per stare con lei per le ferie e poi, quando la cosa si complica, me ne fugga svelto svelto.
Ma io, se fino a qualche giorno fa avevo un po' di dubbi, man mano che la conosco i dubbi e il panico va scemando, e più la conosco più mi piace. Più la conosco più mi sembra bella. Più la conosco più vorrei costruire qualcosa con lei.
Stasera si va a cena al bonetti.
Domani parte e la cosa mi dispiace.
Spero che il cielo di Vezza possa aiutarmi a convincerla che non sono uno stronzo e a sciogliere le sue remore.
Ma non voglio correre, né forzare i tempi. Se non nasce niente di più potrà restare una grande amicizia e il bel ricordo di queste giornate....
lunedì 14 agosto 2006
Milena 2
Ok. Sabato o domenica ci siamo rivisti.
Ovviamente domenica, visto che il musical di Corteno che doveva essere venerdì è stato rinviato a sabato per un diluvio universale che si è abbattuto tra le otto e mezza e le undici, ovvero esattamente quando avrebbe dovuto esserci il musical...
Quindi:
giovedì sera concerto della banda, quindi nisba. Non so se c'era, avevano detto che sarebbero venuti ma io non li ho visti.
venerdì sera a Corteno sotto il diluvio
sabato sera schiarita e musical a Corteno. Non avendo io orari ho preferito glissare. Avrebbero tutti equivocato, se fossi arrivato insieme a una ragazza mai vista.
Insomma domenica, ovvero ieri c'erano i fuochi a Sonico. Perfetta scusa per fare un giro. Passo a prenderla alle 9.30 dopo doccia e profumo regolamentare, ma niente di troppo eclatante o eccezionale: jeans, maglietta della cape horn e maglioncino nero.
Anche lei niente di eccezionale ma un giusto mix tra eleganza e sportività.
Saluti a parenti e amici e poi via.
Prima tappa al Borgo con cocktail e lunga chiaccherata. Ci siamo persi via chiaccherando ancora e non siamo arrivati a Sonico in tempo per vedere i fuochi. Ma la cosa non è parsa troppo dispiacerle. Anzi.
Siamo poi finiti ai tre re dove uno dei ragazzi della protezione civile di Corteno ha fatto una gaffe abbastanza divertente. Dopo averci salutato la volo, è tornato chiedendomi se era la mia ragazza. Quando gli ho detto di no, ci è rimasto abbastanza male, ma ha insistito, con fare malizioso. Quando poi lei ha detto che non ci conosciamo da più di una settimana lui c'è rimasto ancora più male e ha detto sempre con fare malizioso "ma allora sei ancora a tempo...."
il discorso è caduto lì per fortuna...
È stata una serata tutto sommato divertente in cui si è chiaccherato tanto tanto tanto, e di tutto: rapporti con i genitori, di casa, di progetti di vita e di lavoro, di ferie e di sport, di teatri e lavori, miei e suoi.
Ha la capacità di mettemi a mio agio e di sopire il mio caratteristico ego che mi porta sempre a parlare molto di me.
Poi, tornando a casa, si fa vaiana e si finisce sulla strada del Bonetti a contemplare il paese illuminato in tutto il suo splendore.
Faceva freddo ma non troppo. Siamo poi stati un momento abbracciati, le ho fatto vedere tutte le cose che da lì si vedevano del paese eccetera.
Poi suonavano le due e per qualche secondi siamo stati abbracciati. Non so cosa ci sia tra noi. Non so proprio. Ma stasera sembra che ci sia sereno, quindi forse si andrà a vedere le stelle cadenti.
Chi può dire cosa succederà?
Stay tuned!!!
Ovviamente domenica, visto che il musical di Corteno che doveva essere venerdì è stato rinviato a sabato per un diluvio universale che si è abbattuto tra le otto e mezza e le undici, ovvero esattamente quando avrebbe dovuto esserci il musical...
Quindi:
giovedì sera concerto della banda, quindi nisba. Non so se c'era, avevano detto che sarebbero venuti ma io non li ho visti.
venerdì sera a Corteno sotto il diluvio
sabato sera schiarita e musical a Corteno. Non avendo io orari ho preferito glissare. Avrebbero tutti equivocato, se fossi arrivato insieme a una ragazza mai vista.
Insomma domenica, ovvero ieri c'erano i fuochi a Sonico. Perfetta scusa per fare un giro. Passo a prenderla alle 9.30 dopo doccia e profumo regolamentare, ma niente di troppo eclatante o eccezionale: jeans, maglietta della cape horn e maglioncino nero.
Anche lei niente di eccezionale ma un giusto mix tra eleganza e sportività.
Saluti a parenti e amici e poi via.
Prima tappa al Borgo con cocktail e lunga chiaccherata. Ci siamo persi via chiaccherando ancora e non siamo arrivati a Sonico in tempo per vedere i fuochi. Ma la cosa non è parsa troppo dispiacerle. Anzi.
Siamo poi finiti ai tre re dove uno dei ragazzi della protezione civile di Corteno ha fatto una gaffe abbastanza divertente. Dopo averci salutato la volo, è tornato chiedendomi se era la mia ragazza. Quando gli ho detto di no, ci è rimasto abbastanza male, ma ha insistito, con fare malizioso. Quando poi lei ha detto che non ci conosciamo da più di una settimana lui c'è rimasto ancora più male e ha detto sempre con fare malizioso "ma allora sei ancora a tempo...."
il discorso è caduto lì per fortuna...
È stata una serata tutto sommato divertente in cui si è chiaccherato tanto tanto tanto, e di tutto: rapporti con i genitori, di casa, di progetti di vita e di lavoro, di ferie e di sport, di teatri e lavori, miei e suoi.
Ha la capacità di mettemi a mio agio e di sopire il mio caratteristico ego che mi porta sempre a parlare molto di me.
Poi, tornando a casa, si fa vaiana e si finisce sulla strada del Bonetti a contemplare il paese illuminato in tutto il suo splendore.
Faceva freddo ma non troppo. Siamo poi stati un momento abbracciati, le ho fatto vedere tutte le cose che da lì si vedevano del paese eccetera.
Poi suonavano le due e per qualche secondi siamo stati abbracciati. Non so cosa ci sia tra noi. Non so proprio. Ma stasera sembra che ci sia sereno, quindi forse si andrà a vedere le stelle cadenti.
Chi può dire cosa succederà?
Stay tuned!!!
giovedì 10 agosto 2006
Milena
In quest'ultimo periodo non ho scritto su questo blog, ma molti impegni mi hanno distolto da questo "compito".
Gli impegni sono stati la fine della stesura della mia tesi di Laurea, con tutti gli annessi e connessi (compreso una mezza scena madre in tipografia per avere la stampa in tempi rapidi), la preparazione della presentazione (con l'affannosa ricerca di un pc con installato Office, o almeno Power Point, ma cosa gli costerebbe installare anche openoffice?). La festa a casa, con contemporaneamente e per tutta la serata Don Fabio e don Amerigo, e Pierangelo che arriva in orario.
Poi dritto nel lavoro con la Dona del Zuc, rassegna internazionale di Gruppi Folkloristici, con una settimana di preparazione e montaggi vari, e con un finale totalmente imprevisto, ovvero con un a tonsillite purulenta che mi ha abbattuto domenica pomeriggio e mi ha tenuto a letto con 40 di febbre fino a martedì sera, e mezzo rincoglionito fino a sabato.
Ma non è di questo che voglio parlare.
Ho conosciuto una ragazza.
Non nel senso di conoscenza biblica.
Non siamo maliziosi.
Lei è figlia di un amico di gioventù di mio papà, che per strana combinazione è tornato dopo 20 anni in alta valle, dalla quale era "scappato" per seguire la moglie malata dentro e fuori dagli ospedali.
La mamma poi è morta, e il papà si è risposato.
Hanno preso in affitto con una altra coppia di amici con due figli la casa dove stavano le suore, di proprietà dell'asilo, e ieri ce ne siamo andati in Baita per la solita mega-grigliata.
La giornata si presentava come la solita barba con i genitori che parlavano ricordando i vecchi tempi e noi alle 3 ce ne scappavamo alla svelta.
Invece, dopo la mangiata regolamentare, dopo aver mostrato la capanna sull'albero, ho cominciato a chiaccherare con Milena, l'ho portata a vedere i nostri fortini da bambini, il baitello del latte, e poi siamo finiti al piano di sotto a chiaccherare. Non so che cosa pensavano gli altri, ma non me ne frega un tubo. Abbiamo chiaccherato di tutto, di me, di lei, di Chiesa e di viaggi, di Ultimi dell'anno e di lavoro, di macchine preparate e di audiofilia.
Mi ha anche raccontato che gli stava prendendo la depressione i primi giorni qua a Vezza, e mi sono chiesto che cosa ho a fare una mamma che li conosce e che non mi ha detto di portarla a fare un giro per la vita notturna vezzese.
Comunque mi ha lasciato il numero e siamo d'accordo che sabato o domenica noi si va a fare un giro.
È stato come se fossimo grandi amici che non si vedevano da anni. Può anche daresi che ci conoscessimo, ma nessuno di noi due aveva più di 3 anni...
Non è la prima volta che con una persona che non conosco c'è questa sensazione. L'altra volta avevo fatto una cazzata e lei era una testa di ca**0. Questa volta spero vada un po' meglio!
Gli impegni sono stati la fine della stesura della mia tesi di Laurea, con tutti gli annessi e connessi (compreso una mezza scena madre in tipografia per avere la stampa in tempi rapidi), la preparazione della presentazione (con l'affannosa ricerca di un pc con installato Office, o almeno Power Point, ma cosa gli costerebbe installare anche openoffice?). La festa a casa, con contemporaneamente e per tutta la serata Don Fabio e don Amerigo, e Pierangelo che arriva in orario.
Poi dritto nel lavoro con la Dona del Zuc, rassegna internazionale di Gruppi Folkloristici, con una settimana di preparazione e montaggi vari, e con un finale totalmente imprevisto, ovvero con un a tonsillite purulenta che mi ha abbattuto domenica pomeriggio e mi ha tenuto a letto con 40 di febbre fino a martedì sera, e mezzo rincoglionito fino a sabato.
Ma non è di questo che voglio parlare.
Ho conosciuto una ragazza.
Non nel senso di conoscenza biblica.
Non siamo maliziosi.
Lei è figlia di un amico di gioventù di mio papà, che per strana combinazione è tornato dopo 20 anni in alta valle, dalla quale era "scappato" per seguire la moglie malata dentro e fuori dagli ospedali.
La mamma poi è morta, e il papà si è risposato.
Hanno preso in affitto con una altra coppia di amici con due figli la casa dove stavano le suore, di proprietà dell'asilo, e ieri ce ne siamo andati in Baita per la solita mega-grigliata.
La giornata si presentava come la solita barba con i genitori che parlavano ricordando i vecchi tempi e noi alle 3 ce ne scappavamo alla svelta.
Invece, dopo la mangiata regolamentare, dopo aver mostrato la capanna sull'albero, ho cominciato a chiaccherare con Milena, l'ho portata a vedere i nostri fortini da bambini, il baitello del latte, e poi siamo finiti al piano di sotto a chiaccherare. Non so che cosa pensavano gli altri, ma non me ne frega un tubo. Abbiamo chiaccherato di tutto, di me, di lei, di Chiesa e di viaggi, di Ultimi dell'anno e di lavoro, di macchine preparate e di audiofilia.
Mi ha anche raccontato che gli stava prendendo la depressione i primi giorni qua a Vezza, e mi sono chiesto che cosa ho a fare una mamma che li conosce e che non mi ha detto di portarla a fare un giro per la vita notturna vezzese.
Comunque mi ha lasciato il numero e siamo d'accordo che sabato o domenica noi si va a fare un giro.
È stato come se fossimo grandi amici che non si vedevano da anni. Può anche daresi che ci conoscessimo, ma nessuno di noi due aveva più di 3 anni...
Non è la prima volta che con una persona che non conosco c'è questa sensazione. L'altra volta avevo fatto una cazzata e lei era una testa di ca**0. Questa volta spero vada un po' meglio!
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